Lomography for dummies: IL CROSS PROCESSING

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post rivolto ai lomografi inesperti: cos’è il CROSS PROCESSING e come ottenerlo.

Sì l’ennesimo post sul cross processing.
Perchè? perchè spesso se ne parla dando per scontate molte cose che purtroppo chi ha appena cominciato non sa o non può capire.
Quando mi sono approcciata alla lomografia avevo un sacco di confusione in testa ed avrei pagato per trovare qualcuno che mi spiegasse con chiarezza che cavolo era il cross processing (detto anche x-pro) e che cosa avrei dovuto chiedere al fotografo quando portavo i rullini a sviluppare.
Cercando nel web trovavo pareri discordanti e tanta confusione.

Ho notato che chi si è appena accostato alla lomografia ha tante domande e tanti dubbi così ho pensato di riproporre l’argomento cercando di spiegarlo nel modo più comprensibile possibile.
Non sarà uno di quei post sul “cosa puoi ottenere” se fai così o se fai colà con questa o quella pellicola, ma una spiegazione il più semlificata possibile per chi, come me quando ero agli inizi, ha queste due parole nella testa ma non riesce a capire fino in fondo di cosa si tratti!

Innanzitutto, per chi fosse meno esperto c’è da fare una premessa, perchè mi sono accorta che c’è molta confusione in merito: SVILUPPO e STAMPA sono due cose diverse.
Per capirci: sviluppare un rullino non significa ottenere le foto. sviluppare un rullino significa ottenere i NEGATIVI. dai negativi successivamente potremo ottenere le STAMPE che sono le immagini che c’erano sui negativi stampate su carta fotografica. quelle, per intenderci, da mettere in cornice!
spero di essere stata chiara.

Il CROSS PROCESSING riguarda lo SVILUPPO della pellicola.

Allora: quando portiamo a sviluppare il nostro benedetto rullino la pellicola che c’è dentro viene sottoposta a trattamenti chimici che renderanno visibili le immagini che la luce avrà impresso sull’emulsione fotografica di cui è cosparsa la suddetta pellicola.
E qui viene il bello:
Ci sono due tipi di pellicola NEGATIVA e DIAPOSITIVA (sì quelle che vengono messe nei telaietti e proiettate col proiettore).
Ognuna delle due ha bisogno di particolari agenti chimici per essere sviluppata, se vogliamo entrare nello specifico vediamo che:

PELLICOLA NEGATIVA -—————————> ha bisogno dell’ acido C-41
PELLICOLA DIAPOSITIVA -———————> ha bisogno dell’ acido E-6

Ora. il succo del cross processing è quello di chiedere di SVILUPPARE UNA PELLICOLA DIAPOSITIVA CON IL C-41 ANZICHE’ L’ E-6

Usando l’acido “sbagliato” si avranno effetti imprevedibili e sorpendenti e solitamente colori molto forti e contrastati

Di seguito posto alcuni esempi di pellicole trattate con il cross processing, come si può vedere i colori sono davvero d’effetto:

Quindi in pratica dovete:

1) Acquistare un rullino per DIAPOSITIVE
2) Montarlo sulla fotocamera e scattare le foto
3) Portarlo al laboratorio fotografico e dire: “VORREI SVILUPPATE QUESTE DIAPOSITIVE CON IL C41 ANZICHE’ L’E6

Non statela a menare nominando il Cross Processing perchè di solito nessuno sa cos’è e vi becchereste solo un’occhiataccia.
L’ unica speranza è di dire quanto scritto sopra…e auguri.

E’ chiaro poi che a seconda dei tipi di pellicole diapositive si otterranno risultati diversi…sta a voi cominciare a sperimentare ;-)

Spero che la spiegazione sia chiara, l’argomento, almeno per me, non è stato dei più facili all’inizio :)

PIM

www.prettyinmad.com

Scritto da pretty_in_mad il 2011-12-02 in #lifestyle #cross-processing #sviluppo #acidi #pellicola-negativa #pellicola-diapositiva #lomography-for-dummies

10 Commenti

  1. t0h0e0j0o0e0
    t0h0e0j0o0e0 ·

    Lasciate perdere i laboratori, la causa principale del rifiuto è dovuto al fatto che loro sviluppano più pellicole alla volta per risparmiare sulla durata delle soluzioni chimiche e per paura di compromettere lo sviluppo generale preferiscono lavorare con pellicole omogenee, mentre alcuni accettano anche sviluppi singoli ma si rifanno sul prezzo! Provate a portare più pellicole, è probabile che accetano la commissione. I grossi centri hanno molte più entrate sia su sviluppi simili che in generale, quindi lavorano senza problemi anche su sviluppi singoli (ovviamente con sovraprezzo)
    Vi consiglio di sviluppare a casa, i migliori risultati si ottengono con le diapositive (il negativo è molto più sbiadito), i chimici costano poco, il DigiBase della Rollei è un ottimo ed economico kit c-41 e permette di lavorate a temperature più basse, anche a 20° per circa 25 min (il vero ostacolo del colore è mantenere costante i 38° dello sviluppo per 3.15 min, lo sbianca e il fissaggio è più tollerante agli sbalzi, ma si può rimediare poggiando la bacinella su una base di polistirolo oppure imbottire la superfice esterna con il poliuretano espanso per diminuire gli scambi di calore.) ma la cosa più divertente è che puoi lavorare come vuoi e quando vuoi, aggiungendo più sbianca si alterano ulteriormente i colori, aumentendo i cicli capovolgimenti per rimescolare le soluzioni si aumenta il contrasto, ecc...la camera oscura è un contatto carnale con la fotografia, ogni foto viene creata 2 volte, dallo scatto allo sviluppo!!

  2. tsingtao
    tsingtao ·

    Aspetto ancora qualcuno che spieghi x bene l'x-pro dei negativi.

  3. pretty_in_mad
    pretty_in_mad ·

    io non l'ho mai provato semplicemente perchè il ragazzo del laboratorio mi ha detto che sviluppando una pellicola negativa in E6 si rischia di bruciare tutto o di ottenere comuqneu risultati scarsi..perciò non ho mai voluto rischiare! questo è tutto ciò che so. considerando che l'x-pro più diffuso è quello delle diapo ho pensato che un motivo ci doveva essere e probabilmente è proprio quello!!

  4. gibri
    gibri ·

    Ottimo articolo per chi come me si sta orientando da poco verso l'x-pro!

  5. pretty_in_mad
    pretty_in_mad ·

    @gibri grazie mille mi fa piacere :)

  6. bombuzaka
    bombuzaka ·

    beh, per me che sono un assoluto neofita questo articolo è stato davvero illuminante! vado a sbirciare il tuo blog...

  7. ladysimmons
    ladysimmons ·

    Questo è un album
    con sviluppo in E6 di una pellicola negativa Redscale Negative 50-200. In effetti non ho mai provato il contrario, ed ero rimasta un po' "delusa" vedendo che il risultato non era "brillante" nei colori come la foto postata sopra.
    E confermo (anche se devo riuscire a trovare ancora un fotolaboratorio "degno" a Torino che non mi faccia tante storie.

  8. ladysimmons
    ladysimmons ·

    ah.. dimenticavo l'album www.lomography.it/homes/ladysimmons/albums/1781758-ghosts

  9. pretty_in_mad
    pretty_in_mad ·

    @bombuzaka mi fa super piacere grazie mille!!
    @ladysimmons grazie della tua testimonianza!! finalmente posso vedere un negativo sviluppato in E6!!

  10. paolandia
    paolandia ·

    Finalmente ho capito come funziona e dato che mi sto avvicinando allo sviluppo DIY credo che mi divertirò! <3 Grazie mille!

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