La Grande Bibbia Lomografica delle Pellicole: Edizione Negative a Colori

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Tante pellicole, e così poco tempo (e soldi). Il mondo analogico può sopraffare, a volte, ma noi siamo qui per aiutarvi con la prima parte della Bibbia Lomografica delle Pellicole. Iniziamo subito con una bella carrellata di tutti i tipi di pellicole negative a colori.

takuji

Cosa sono le pellicole negative a colori?
Le pellicole negative a colori sono le pellicole più comuni da trovare. E’ la pellicola più semplice, normale che il tuo lab (o tu stesso) possa sviluppare con i chimici C-41. Questa è roba che puoi portare al negozietto sotto casa per averla sviluppata in meno di un’ora – è veloce, divertente e perfetta per quei momenti in cui hai bisogno di scattare una foto subito.

Cosa sono gli ISO?
Il numero ISO che puoi trovare su ogni rullino indica la velocità della pellicola. Una pellicola con pochi ISO ha bisogno di più luce per produrre un’immagine bilanciata (motivo per cui queste pellicole sono spesso chiamate “pellicole daylight”, diurne), mentre una pellicola con un ISO più veloce, come 400 o 800, avrà bisogno di molta meno luce. Se hai una macchina fotografica dove sia possibile impostare gli ISO come una LC-A o una telemetro o una SLR, di solito sta a te impostare gli ISO a seconda della pellicola. Se scatti con una compatta o con una toy camera come una Diana o una Holga, sarà meglio valutare le condizioni di luce in cui scatterai per scegliere la pellicola più adatta.

Le pellicole più lente hanno anche una saturazione maggiore (cioè i colori saranno più carichi, brillanti, e in genere anche più densi). Di solito, più sono alti gli ISO, più grana avranno le tue foto.

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E le scale ASA, DIN & GOST che cosa sono?
Queste valgono solo per le pellicole prodotte prima del 1987, quando gli ISO divennero lo standard internazionale per misurare la velocità della pellicola. Prima, la velocità della pellicola veniva indicata dal numero di ASA in Nord America, con la scala DIN in Europa e con quella GOST in Unione Sovietica.

Gli ASA equivalgono agli ISO, quindi se trovi una vecchia pellicola utilizzala come se il numero indicato fosse in ISO. Lo stesso vale per le macchine fotografiche vintage: basta impostare la selezione degli ASA al corrispondente numero ISO, ma attenzione: un tempo le pellicole non erano tanto veloci, quindi molte macchine potrebbero essere state prodotte in un tempo in cui gli ASA più alti non arrivavano che a 200 o al massimo 400.

La scala DIN si misura in gradi, quindi dovrai cercare una tabella per calcolare l’ISO corrispondente e la stessa cosa vale per il sistema GOST sovietico. Visitata"qui":http://en.wikipedia.org/wiki/Film_speed e qui e troverete tutto quello che vi serve.

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Come utilizzare questa guida
Le pellicole sono state elencate in ordine alfabetico per marca e nome. Molte pellicole sono disponibili in diverse velocità, e spesso nel formato 35mm come nel 120, quindi faremo riferimento alle qualità generali della pellicola indicando dei link con gli esempi. In questa lista non sono presenti tutte le pellicole negative a colori che siano mai state prodotte. Se dovessi essere a conoscenza di una pellicola che secondo te merita di essere aggiunta, mandaci un’email a filmbible@lomography.com .

Pellicole scadute e fuori produzione
Nella lista abbiamo incluso anche pellicole scadute e fuori produzione, indicate con un asterisco. Per trovare queste vecchie gemme dovrete prepararvi ad un’attenta caccia, ma molte valgono davvero lo sforzo che si fa per trovarle. Ricorda che le pellicole scadute hanno spesso subito una degradazione anche pesante (molto dipende da come sono state conservate nel corso del tempo) e probabilmente produrranno variazioni nei colori, immagini danneggiate e altre stranezze che sono troppo diverse e imprevedibile per essere tutte incluse in questa guida.

Un’ultima nota
Siamo tutti diversi. Le nostre macchine sono diverse. I nostri laboratori sono diversi e così anche i nostri scanner. Viviamo in parti diverse del pianeta, e la luce cambia in maniera profonda da Paese a Paese, da stagione a stagione, quindi considera questa guida come una guida generica. Ora esci e scatta!

boredbone

Le pellicole
legend: ^^ – discontinued/deadstock film

Agfa Optima – ^^
ISO: 100/200/400
Colori precisi, chiari e molto fedeli alla realtà sono le caratteristiche principali di questa pellicola ormai uscita di produzione. Con colori caldi e i caratteristici rossi tipici delle pellicole Agfa, la grana fine della Optima la rende perfetta per immagini nitide con colori naturali eccezionali che non sono eccessivamente saturi, ma comunque ricchi e profondi.

Foto:pamelaklaffke, pulex and ck_berlin

Agfa Portrait XPS – ^^
ISO: 160
Una pellicola assolutamente perfetta per i ritratti davvero! Questa pellicola fuori produzione vale assolutamente una lunga ricerca per i suoi colori delicati e onirici che rendono più bello qualsiasi soggetto. Per fotografie in esterni e in interni, Portrait produce immagini ricche ma al tempo stesso delicate con una resa perfetta dei toni della pelle. Questa pellicola può avere più grana rispetto ad altre pellicole per ritratti, ma come molte altre vecchie glorie Agfa, darà alle tue foto un tocco in più.

Foto: fivedayforecast, anarchy and pamelaklaffke

Agfa Ultra – ^^
ISO: 50/100
Un’altra pellicola fuori produzione di cui sentiamo davvero tanto la mancanza, la Agfa Ultra è nota per la sua vivace e deliziosa saturazione. Come molte pellicole Agfa, evidenzia specialmente i rossi e i blu (prova a utilizzarla in esterni con un bel cielo blu e rimarrai senza fiato davanti alle meraviglie che ne usciranno), e i colori ricordano molto di più la leggendaria Vista che non la più neutra Optima.

Foto: scootiepye, saviorjosh and idey

Agfa Vista
ISO: 100/400/800
Economica e divertente, i colori della Vista sono sempre nitidi, accesi e vivaci, a volte così tanto che le immagini posso passare per diapositive cross-processate, soprattutto quando si utilizza la 100 ISO in pieno sole. Colori saturi e un risultato completamente diverso dalle pellicole Fuji e Kodak, Vista è una pellicola adatta a qualsiasi scopo che non vi prosciugherà il conto in banca.

Foto: mio0221, zark and pamelaklaffke

Fuji NPL/ Fuji NLP – ^^
ISO: 160
Fuji NPL/NLP (stessa pellicola, diverso packaging, entrambe fuori produzione) è stata creata appositamente per le esposizioni lunghe e le luci al tungsteno. Non avete le luci al tungsteno? Siete troppo impazienti per le esposizioni lunghe? Che importa. Provatela comunque: i risultati, soprattutto per le foto diurne, possono essere davvero grandiosi, se non strani in un modo particolare, in un certo senso quasi paurosi, visti gli strani colori che potrete ottenere. Tende al blu di giorno, al rosso di notte. Se vi sentite in vena di sperimentare o volete una pellicola con cui produrre esposizioni lunghe memorabili sia diurne che notturne, questo è quello che fa per voi.

Foto: pamelaklaffke, lucyfields and leela_dark

Fuji NPC – ^^
ISO: 160
Questo antenato della Fuji Pro 160C è una pellicola da ritratto versatile e nitida che produce colori fantastici e una buona alternativa ad altre pellicole per ritratti.

Foto: lomosexual_manboy, lomomonnom and pamelaklaffke

Fuji NPS/ Fuji NSP – ^^
ISO: 160
Sembra che confonderci con i nomi dei loro prodotti sia il passatempo preferito in casa Fuji, e certo la Fuji NPS/NSP non fa eccezione. Ora nota con il nome di Fuji Pro 160S (la S sta per “sharp”, nitidezza; la C sta per “contrast”, contrasto), itè una vecchia versione ormai fuori commercio della stessa pellicola NPC, solo dal contrasto leggermente meno marcato.

Foto: ethermoon, stoonja and cyan-shine

Fuji Pro 160C
Fuji Pro 160S
ISO: 160
La differenza tra la 160C e la 160S è sottile e a volte difficile da notare. Entrambe producono immagini nitide dai colori vivaci, ma ad un’analisi più attenta noterete che la saturazione e il contrasto della 160C sono più intensi rispetto a quelli prodotti dalla 160S. I toni della pelle sono generalmente più naturali, il che può tornare utile se state fotografando ritratti, mentre la 160F fa risplendere la vivacità delle foto in esterni, esaltando il cielo e i fiori con variazioni delle tonalità estreme.

Fuji Pro 160C shots:

Foto: blueskyandhardrock, doubleswithvicuna and ethermoon

Fuji Pro 160S shots:

Foto: ahleng90, naomac and jorgesato

Fuji Press
ISO: 800
Uno standard dei vecchi tempi del fotogiornalismo analogico, con colori nitidi, puliti, una pellicola veloce, spesso una delle più economiche in commercio, il che permette di far fuori qualche rullino in una sola serata ad una festa senza troppi rimorsi. Una pellicola eccellente per le notti in giro per la città o per gli scatti alle feste quando la luce scarseggia.

Foto: sumlom, tmmluis and quaisoir

Fuji Pro 400H/Fuji NPH
ISO: 400
Una pellicola da portare ovunque, sempre. Estremamente flessibile in qualsiasi condizione di luce, produce una grana fine e una riproduzione fedele dei colori e dei toni della pelle (se vi piacciono questo genere di cose). Inoltre, è abbastanza veloce per immortalare qualsiasi azione in movimento in cui possiate incappare.

Foto: unknownsoldier, yaypenny and stevesyd

Fuji Pro 800Z/Fuji NPZ
ISO: 800
Un classico per le feste, Fuji Pro 800Z è una pellicola notturna eccezionale, soprattutto per fotografare le persone. I colori e i toni della pelle rimangono fedeli alla realtà, anche con l’uso del flash. Più saturo e vivace del suo cugino per il consumo di massa, Superia 800/Fuji Press, NPZ è il compagno fidato con cui scattare in situazioni di scarsa luce senza perdere un’immagine dalla grana fine.

Foto: fabyen, troch and pamelaklaffke

Fuji Reala/ Fuji CS
ISO: 100
Una specie di via di mezzo tra Fuji 160S e 160C. Non dà tanto contrasto quanto il 160C ma comunque un po’ di più del 160S, e ovviamente è un pochino più lento di entrambi. E’ una pellicola che farà apparire i tuoi soggetti… beh, veri, non piatti. Niente trucchi qui: quello che vedi, è quello che prendi (il che alle volte non è affatto male).

Foto: dannyedwards, yoscolmi and jhunnie

Fuji Super G Plus – ^^
ISO: 100/200/400/800
Prima della serie Superia c’era una volta la gamma di pellicole Fuji Super G e Super G Plus. ALe differenze sono trascurabili, anche se per alcuni le Super Gs erano più delicate e davano meno contrasto rispetto alle nuove Superia.,

Foto: weihsuan, paper_doll and pamelaklaffke

Fuji Super HG 1600 – ^^
ISO: 1600
Il nonno del Superia 1600. Se ti piace la grana, questa negativa a colori ultra veloce potrebbe essere proprio quel che ti serve. Grande per il push-processing e fotografare di notte e al buio. O da utilizzare di giorno per vedere i colori esplodere in tanti granellini bianchi.

Foto: zoxmok and brett13

Fuji Super HQ
ISO: 100/200
Se stai cercando delle variazioni delle tonalità esagerate (soprattutto per i rossi e i verdi), e ogni possibile stranezza, questa curiosa pellicola un tempo venduta a buon mercato potrebbe interessarti. Cos’è? Un predecessore della Superia? Qualcosa di ancora più vecchio? E chi lo sa. E’ proprio questo il bello. Imprevedibile e veramente economia, è perfetta per fare esperimenti, ma certo stanne alla larga se stai cercando risultati di qualità.

Foto: cheeba, migueld and jblaze823

Fuji Super HR – ^^
ISO: 100/200/400
Qui occorre tornare indietro con la memoria, molto indietro, fino ai giorni in cui non esistevano le pellicole Superia, e nemmeno le Super G. Negli anni ‘80 la risposta Fuji ai negativi a colori per il mercato di massa furono le Super HR. Colori chiari, grana visibile ma non fuori controllo, era una pellicola per tutte le occasioni, giorno, notte, interni, esterni, e quindi i colori possono risultare un po’ troppo piatti.

Foto: novakmisi and abcdefuck

Fuji Superia
ISO: 100/200/400
Una delle migliori pellicole di consumo sul mercato. Superia è sempre affidabile per colori forti e versatilità. Se la famiglia delle 160C/160S e Reala sono troppo snob per voi, queste pellicole danno al contrasto e alla saturazione quel qualcosa in più senza esagerare. Inoltre, sono abbstanza economiche e si trovano praticamente ovunque.

Foto: sexyinred, alvik and dirklancer

Fuji Superia 1600 – ^^
ISO: 1600
Dopo il Fuji Super HG 1600, came this rebrand. If you’re going for grain, this super-fast, but discontinued, colour neg film may be just what you need. Great for shooting night and shadows. Or shoot daylight and watch colours blow out into bright white grainy goodness.

Foto: fash_on, stezmatic and scootiepye

Fuji Superia X-tra 800
ISO: 800
Gira voce che il Fuji Superia X-tra 800 sia la stessa identica emulsione dell’ormai defunto Super G Plus 800 nonché del vecchio Superia 800. Pur mostrando una grana maggiore rispetto al suo corrispettivo più professionale, il Fuji 800Z/NPZ, è comunque una buona scelta per il push-processing e per catturare immagini notturne. Non otterrai la profondità e la ricchezza di colori di una pellicola pro, ma la grana di questa emulsione darà una certa dosa di personalità ai tuoi scatti.

Foto: zoe191 and boredbone

Klick Max
ISO: 100/200
Questa pellicola economica è un vero affare, ed è la scelta ideale per quando hai intenzione di lanciarti in una missione fotografica ad alto numero di scatti e sperimentazione. E’ anche un’ottima scelta per i Lomografi novellini che non vogliano spendere troppo per scoprire le particolarità delle loro macchine. In realtà si tratta di un Fujicolor con un marchio diverso, in particolare la velocità 200 è ottima data la sua versatilità e la sua riproduzione fedele dei colori in esterni. In interni, invece tende a restituire tonalità giallo-arancio-rosso. Un vero affare davvero, soprattutto visto il prezzo!

Foto: theghostfactory, niki-tzi and fruehling

Kodak Color Plus 200
ISO: 200
Un’altra pellicola economica per il mercato di massa, il Color Plus è la risposta della Kodak per una pellicola generica che si presti a una gran varietà di usi (ma non aspettatevi un forte contrasto o una saturazione dei colori impressionante). Anche se può risultare slavato quando utilizzato al sole e se predilige i rossi e i blu, è l’ideale per le foto delle vacanze o per quando vuoi sperimentare con la tua macchina.

Foto: parnold827, hhjm and manfredkz

Kodak Ektar PHR 25 – ^^
Iso: 25
Quando questa pellicola dalla grana finissima e super-lenta andò fuori produzione molti fotografi piansero lacrime amare. Questa cara, vecchia pellicola era il sogno di chiunque volesse una negativa a colori super-satura. Da utilizzare di giorno o per lunghe esposizioni, o per suggestivi ritratti scuri e risultati straordinari. (*attenzione: questa NON è la stessa pellicola che la più recente Kodak Ektar 100.)

Foto: guiguiste and pamelaklaffke

Kodak Ektar 100
ISO: 100
Non è incredibile quanto la sua antenata dalla velocità bassissima, ma la nuova Kodak Ektar 100 è comunque una gran bella pellicola. Ha una grana finissima incredibile, e restituisce immagini sature di colore e nitide più vivaci rispetto alle sue cugine alla lontana della famiglia Portra. Se stai cercando una negativa a colori che ti regali colori vibranti manco fosse una diapositiva cross processata, hai appena trovato quello che cercavi.

Foto: bravopires, life_on_mars and hippopo0838

Kodak Gold
ISO: 100/200/400
Un Kodak Gold a 400 ISO è abbastanza rara ai giorni nostri, ma le 100 e 200 sono ancora ampiamente disponibili e trasudano la loro ricchezza di colore. E’ una pellicola per le masse, il che significa che la grana non sarà certo fine quanto le pellicole per professionisti, ma se utilizzata di giornon o con un flash (in genere non dà risultati sorprendenti se la luce scarseggia), la Gold è una miniera di colori vivaci. (*NOTA: una emulsione uguale o almeno molto simile alla Kodak Gold 100 viene venduta fuori dal Giappone, dal Canada e dagli USA sotto il nome di Kodak Profoto 100.)

Foto: dandelion14, specialblewah and snapcracklepop

Kodak Portra NC/VC
ISO: 160/400/800
Per prima cosa, spieghiamo la storia del NC/VC. NC sta per “neutral colour”, quindi vi darà colori pi neutri, delicati, cremosi e onirici. VC sta invece per “vivid colour”, colori vividi, e direi che si spiega da sé. Ma sia che abbiate optato per toni più naturali con la NC o più esagerati cn la VC, la Portra vi darà sempre immagini chiare, nitide e nessuna sorpresa (che è una gran cosa quando dovete fare ritratti, matrimoni o nelle situazioni in cui è meglio evitare variazioni cromatiche inaspettate). La pellicola di scelta di molti professionisti, le Portra 100 e 400 VC sono tanto nitide quanto la Ektar 100, ma la saturazione del colore è molto più contenuta nella famiglia Portra. La NC ha una riproduzione fedelissima dei colori, mentre la VC li rende più accesi. Un cavallo di battaglia nei lavori in studio, la Portra è l’ideale per le foto che ritraggono persone, e la versione 800 ISO offre una discreta saturazione per una pellicola tanto veloce e mantiene una grana contenuta anche quando utilizzata di notte.

Kodak Portra NC

Foto: migueld, agentsprong and sibu_sen

Kodak Portra VC

Foto: nierere, kutshie and adbigmilk

Kodak Portra 800

Foto: blueskyandhardrock, dazb and poitr

Kodak Pro 100 (Kodak PRN) – ^^
ISO: 100
Facciamo un salto nel passato, un ritorno alle origini con questa pellicola pensata per l’uso diurno, e ormai purtroppo fuori produzione, negativa a colori. Colori naturali, fedeli al vero, con rossi accesi e deliziosi blu che esaltano il cielo e gli specchi d’acqua, la Kodak Pro 100 ha abbastanza saturazione da dare alle tue immagini quella profondità tanto difficile da replicare con il digitale.

Foto: r_i_b_u_l, the_fstops_here and irbypace

Kodak Pro 400 (Kodak PPF) – ^^
Questa pellicola pre-Portra ormai fuori produzione è una pellicola versatile, a metà strada tra il mercato di massa e quello dei professionisti, simile alla odierna Kodak Profoto 400 e non troppo distante dalla Portra 400 VC. Se dovesse capitarti tra le mani uno stock di PFF scaduto conservato in freezer, stai tranquillo che ti darà risultati fantastici sia di giorno che di notte. Puoi aspettarti un buon bilanciamento dei colori, ma niente di estremo. Se non è stato conservato nel modo appropriato… va bene lo stesso!

Foto: ijester and stonerfairy

Kodak Pro 400 MC (Kodak PMC) – ^^
ISO: 400
Il giorno in cui la Kodak decise di smettere di produrre il loro adorato 400 MC a favore delle nuove ma non necessariamente migliorate pellicola Portra 400, ci fu un bel po’ di fotografi si sentirono traditi. Non c’è niente come la 400 MC,che bilancia le luci pur accendendo moderatamente i colori. Non è delicata, non è troppo dura, è a metà, con un contrasto medio, che è perfetto quando sei stufo di colori esagerati, iper-saturi, ma allo stesso tempo non hai voglia di pellicole dal contrasto troppo limitato.

Kodak Profoto
ISO: 100/400
Okay, ora il discorso sulle pellicole Kodak inizia a diventare confuso. A volte commercializzano alcuni prodotti identici o molto simili con nomi diversi in parti diverse del mondo. Così, ad eccezione di Canada, USA e Giappone, la Kodak Gold 100 si chiama Kodak Profoto 100. Stessi colori allegri pronti a regalarti qualsiasi sorpresa possibile, il che lo rende uno dei classici per i Lomografi. La Profoto 400, però, non è la stessa cosa della Kodak Gold 400: è probabilmente più simile alla ormai defunta Kodak Pro 400 (PPF), che ha una consistenza del colore maggiore della Profoto 100, ma i suoi colori non sono altrettanto selvaggi.

Foto: neja and gleby

Kodak Vericolor – ^^
ISO: 100/160/400
Prima che quelli della Kodak impazzissero e iniziassero ad appiccicare il nome “Gold” su tantissimi dei loro prodotti, la parola chiave quando si parlava delle negative a colori Kodak era Vericolor. Ci sono tante diramazioni nella famiglia Vericolor e noterai che la maggior parte (se conservata in freezer per tutta la sua esistenza e quindi avendo subito solo un marginale deterioramento), sono pellicole dal contrasto e la saturazione medie, non tanto diverse dalla odierna Portra NC, ma con molta, molta più grana. Le pellicole Vericolor che non sono state conservate in freezer non invecchiano bene. Se dovessi incappare in qualche rullo non-congelato della Vericolor, aspettati variazioni esagerate dei colori, soprattutto con toni che tendono al blu, e immagini “slavate”.

Foto: christinelackey, breakphreak and elindutdut

Kodak Ultramax
ISO: 200/400/800
C’è una lunga diatriba tra gli appassionati della pellicola tra i sostenitori della Fuji Superia vs. Kodak Ultramax. Sono entrambe pellicole di consumo di prezzo contenuto, entrambe disponibili in una discreta varietà di velocità ed entrambe disponibili ovunque, dai negozi di souvenir ai laboratori professionali e hanno entrambe i propri sostenitori. Come spesso accade per le pellicole Kodak, i blu sono più accesi, mentre le Superia evidenziano i verdi. In sostanza, la Ultramax è una pellicola negativa a colori di base, con tratti semplici, il cui punto di forza è il prezzo contenuto.

Foto: hughh, frilly and wallflowersforjane

Konica VX Super – ^^
ISO: 100/400
Anche se ormai fuori produzione, le Konica VX Super scadute rimangono uno dei tesori più ambiti dai Lomografi in cerca di un vero affare. Il suo prezzo basso la rende interessante per la sperimentazione, e a differenza di altre marche, evidenzia di più i toni del rosa e del rosso anziché i blu e i verdi. Se stai cercando colori fedeli al vero, utilizzala in esterni, ma il vero spasso è utilizzarla in interni con un flash per risultati inaspettati e magnifici.

Foto: calmshot, panjihardjakaprabon and lomovan

Lomography CN
ISO: 100/400/800
Progettata su misura la Lomography per i Lomografi, le pellicole a marchio Lomography hanno tutto quello che state cercando per ottenere il look classico delle Lomografie, come i colori dalla forte vignettatura agli angoli, il focus delicato e una saturazione del colore dal gusto vintage come piace a te. Prova la lenta 100 ISO di giorno e vedrai i tuoi colori esplodere. Prova la ISO 400 per una versatilità che ti accompagni dal mattino alla sera o per esposizioni multiple che non sbiadiscano. Porta con te la ISO 800 a tutti i party che vuoi, e le tue foto non verranno mai sovraesposte!

Lomography CN 100

Foto: pan_dre, vicuna and tallgrrlrocks

Lomography CN 400

Foto: makny, singleelderly and naty_edenburg

Lomography CN 800

Foto: spoeker, eurydice and superlighter

Pamela Klaffke è una ex giornalista di quotidiani e riviste che ora lavora come scrittrice e fotografa. I suoi pezzi appaiono settimanalmente nella sezione Analogue Lifestyle del Lomography Magazine.

Scritto da pamelaklaffke il 2012-03-29 in #gear #tutorials #color #color-negative #films #tipster #negs #film-bible #411 #compendium #guida #top-tipster-techniques #bibbia #negative-a-colori #compendio #pellicole-negative

3 Commenti

  1. sirio174
    sirio174 ·

    un articolo super!

  2. toni78
    toni78 ·

    credo che opterò per acquistare o la AGFA Vista 100 o la Lomography CN 100, amo i colori vivaci ed in particolare un blu acceso!

  3. italida
    italida ·

    ohhh! cercavo giusto una guida del genere!!

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