Lomo'Instant Wide di Albertino: l'antico incontra il nuovo
3 Share TweetDopo aver costruito una fotocamera istantanea coi Lego, il "mago della pellicola" Albertino di Hong Kong ci sorprende ancora.
Questa volta, ha messo alla prova le sue abilità con la Lomo'Instant Wide. Leggi le sue riflessioni su questa nuova creazione da lui denominata "Lomography Magic".
Secondo le mie ricerche, nessuno ha mai modificato una Lomo'Instant Wide così. In questo modo, è comparabile ad alcune leggendarie fotocamere del passato.
Questa Lomo'Instant Wide utilizza un obiettivo vintage Ross Ensign F3.5 105mm estratto da una Ensign Selfix 8-20 realizzata nel 1952.
Ha un'apertura di F3.5, molto più ampia se comparata con la F8 nell'originale Lomo'Instant Wide. Ciò significa che può scattare fantastiche immagini più facilmente anche in condizioni di scarsa illuminazione.
Prime impressioni della fotocamera
Il look non convenzionale della fotocamera attrae un sacco di spettatori ogni volta. Si domandano come mai sia così diversa rispetto ad altre fotocamere digitali pur avendo un aspetto professionale. Coloro che poi assistono alla creazione di un'istantanea rimangono impressionati, in particolare dai colori accesi e dallo sfondo deilcato, quasi fosse un dipinto a olio. Ciò accade grazie al sofisticato design dell'obiettivo in vetro e alla qualità delle pellicole Instax wide.
La Lomo'Instant Wide modificata è una sorta di bacchetta magica per fotografi
Questa versione della Lomo'Instant Wide libera la fotocamera dalla prigione moderna della modalità automatica di scatto. È una bacchetta magica che apre le porte a tutte le possibilità più magiche: puoi fare "light trail photography" (scie luminose) di notte in strada ma anche fotografare gente vestita in modo elegante in un ristorante illuminato in modo soffuso. Non c'è mai bisogno di uitlizzare il flash incorporato per le esposizioni. Inoltre è fantastico per realizzare ritratti avvolti in un morbido effetto bokeh. Credo proprio che in questo modo la fotocamera sia molto più vicina alle fotocamere su pellicola.
Dimenticati della modalità automatica e scatta come preferisci
È una fotocamera manuale che utilizza l'occhio interiore del fotografo per settare le giuste impostazioni di esposizione. Ovviamente, se il fotografo non è così esperto in modalità manuale può sempre fare affidamento a un'applicazione del cellulare per trovare la giusta esposizione. Dopo aver fotografato con la fotocamera Lomo modificata sento di aver sviluppato una storta di intuito per la luce e le distanze. Quasi come l'intuito dei prestigiatori: possono avvertire la carta scelta dallo spettatore solo osservando. Si stima che la messa a fuoco ottica sia la distanza del soggetto rispetto alla fotocamera, ed è possibile aggiustare l'anello di messa a fuoco in base a ciò. Le distanze di messa a fuoco più utilizzate sono 1 fino a 1.5m. Detto ciò, il fotografo può inoltre utilizzare un metro elettronico per misurare la giusta distanza, il che può essere utile quando si scatta con aperture ampie.
Utilizzo della fotocamera
Dopo aver messo a fuoco tramite la procedura appena menzionata, il fotografo può misurare e rilasciare l'otturatore dell'obiettivo. L'immagine esce fuori dall'originale bottone di espulsione sul corpo macchina. Si può notare come lo scatto e l'espulsione della pellicola siano separate in questa fotocamera modificata. È qui il bello. Puoi realizzare illimitate esposizioni multiple, illimitati scatti in modalità bulb e persino ritardare l'uscita della pellicola per un tempo illimitato.
Tutte le immagini e informazioni in questo articolo sono state fornite da Albertino e utilizzate con la sua autorizzazione. Per vedere altri suoi lavori visita il sito o seguilo su Instagram e sulla sua LomoHome.
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