Stereofotografia: Intervista con Brian May
2 Share TweetBrian May è famoso per essere il leggendario chitarrista e autore dei Queen. Ma scavando un po' più a fondo, scopriamo che è anche un fanatico della stereofotografia. Qui ci racconta di questa sua passione e ci mostra alcune foto del suo nuovo libro "Queen in 3-D", un viaggio intimo tra le fotografie stereoscopiche scattate da Brian e dai suoi amici che mostrano alcuni rari momenti delle registrazioni dei dischi e dei tour con l'iconica rock band.
Raccontaci un po' della 3D/stereofotografia e di come l'hai scoperta.
Avevo 12 anni, era il 1959. Sul tavolo da cucina fuori in giardino posizionai la mia fotocamera da sei penny di Woolworths (una ‘V.P. twin’ che utilizzava rullini da 127, producendo stampe a contatto poco più grandi di 35mm) rivolta verso la cucina. La porta di casa era aperta e mio padre era in piedi su una scala e pitturava il soffitto. Gli ho chiesto di stare fermo e scattai un'esposizione. Poi, spostai la fotocamera di circa 7cm verso destra, riavvolsi la pellicola e scattai di nuovo. Ero convinto che ciò mi avrebbe dato due immagini da poter attaccare su un pezzo di cartone per creare una carta stereo come quelle che stavo collezionando dalle confezioni di Weetabix.
Mio padre fece tutto, incluso lo sviluppo e la stampa di fotografie in bianco e nero. Mi ha insegnato come fare. Abbiamo fatto le stampe, le ho attaccate a un pezzo di carta su cui ho scritto il marchio “SEETHROO Ltd” e ho messo la carta nel visore stereo Weetabix (che avevo ricevuto per posta). WOW! Ha funzionato! Ecco mio padre immortalato in 3D, in un realismo sorprendente. Potete vedere i risultati nel mio libro (Queen in 3-D). Funziona ancora. Poi ho convinto mio padre a scattarmi fotografie in 3D, utilizzando la stessa tecnica sequenziale; nel libro potete vedere anche quelle! Fu emozionante allora e lo è ancora oggi. Sono contentissimo di poter condividere tutto ciò col mondo, insieme a tanti momenti della mia carriera coi Queen, tutti in 3D!
Possiedi una delle collezioni di foto stereografiche più grandi al mondo e gestisci la London Stereoscopic Company. Come sei diventato così appassionato di questa questa forma di fotografia?
È sempre stato magico per me, non mi stanca mai. Si impiegano alcuni secondi in più rispetto a una foto "piatta". Ma i risultati sono davvero soddisfacenti. C'è una differenza enorme tra guardare un normale scatto del tuo matrimonio in un album, e vedere la stessa scena in una steneoscopia: ti senti come se potessi rivivere quel momento e parlare con gli ospiti. È davvero magico. Abbiamo visto tutti quei film fantastici in 3D al cinema. Beh, puoi catturare i tuoi momenti più preziosi nello stesso realismo mozzafiato semplicemente con uno smartphone e un VR kit della London Stereoscopic Company! Il tuo cellulare viene convertito in uno steneoscopio e sarai in grado di vedere la scena che hai immortalato in pochissimi secondi.
Qual è il pezzo più inusuale che hai nella tua collezione?
Probabilmente il più prezioso è un dagherrotipo stereoscopico della Principessa Vicky, la figlia della regina Victoria, il giorno del suo 16esimo compleanno. È unico ed è stato ereditato dalla famiglia del principe prussiano che sposò. Il loro figlio divenne Guglielmo II, conosciuto come il Kaiser, l'uomo che dichiarò guerra all'Inghilterra, nella prima guerra mondiale. È un ritratto bellissimo, raro come il giorno in cui fu realizzato.
Recentemente hai scattato con la fotocamera Holga Stereo Pinhole, come ti trovi?
Mi piace. È molto simile alle fotocamere del 19° e 20° secolo che usavo in passato. C'è qualcosa di veramente emotivo nell'uso della pellicola invece del digitale (così come il tuo esercito di Lomografi sa benissimo! ) – ma con l'aggiunta della dimensione stereo è come dinamite. Non ci sono ovviamente problemi di messa a fuoco dal momento che non ci sono obiettivi, solo pinhole. E, anche se devi utilizzare esposizioni piuttosto lunghe, puoi stare certo di creare qualcosa di prezioso quando chiedi al tuo soggetto di stare fermo per alcuni secondi!
Quali pensi siano i progressi futuri che potrebbero accadere nel mondo della fotografia?
Amo la nuova moda della realtà virtuale, ma credo che abbiamo bisogno di qualcosa che sostituisca gli attuali hardware necessari per sperimentarla. A nessuno piace sedere con un visore claustrofobico per lunghi periodi, sudando e avendo la nausea. C'è bisogno di qualcosa di meno restrittivo. Il mio kit OWL VR supera alcuni di questi problemi perchè non ti isola da ciò che ti circonda: è un po' meno immersivo ma è più semplie e non affatica gli occhi. Nel frattempo, spero che i fan dei Queen ma anche altri supportino il mio nuovo libro "Queen in 3-D" - vi mostrerà tanti momenti intimi di me e dei miei outfit rock nel corso degli ultimi 50 anni. Il 3D Rocks!
Il libro Queen in 3-D di Brian May è pubblicato dalla The London Stereoscopic Company e presenta fotografie esclusive che coprono un periodo di oltre 50 anni.
Per ulteriori informazioni sul libro, visita www.queenin3-d.com. Segui Brian May su Twitter e The London Stereoscopic Company, anche su Facebook. E ovviamente non puoi non seguire i Queen!
Scritto da hannah_brown il 2017-07-21 in #cultura #news #persone
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