Una recensione della Holga 135BC
1 6 Share TweetDa tantissimo tempo grande appassionata di fotocamere di plastica, la scrittrice e fotografa argentina Lorraine Healy è l'autrice del manuale “Tricks With A Plastic Wonder,” che vi insegna come ottenere migliori risultati con una Holga. In questo articolo Healy ci spiega perchè è così favorevolmente impressionata dalle prestazioni della Holga 135BC.
Quando stavo scrivendo il mio eBook sulle fotocamere Holga, avevo in mente di illustrare tutti i modelli di Holga medio formato che potevo avere tra le mie mani, senza pensare alle versioni 35mm, che consideravo un ripiego e non in tema. Dopo tutto, non puoi neanche incidere le perforazioni della pellicola con esse, ed allora, perchè possedere una Holga 35mm? Proprio per questo motivo le ho ignorate, ad eccezione della divertente Holga mezzo formato.
Dopo circa un anno, ho ricevuto un commento gentilissimo da un Lomoamico, che aveva in progetto di leggere il mio libro per imparare qualcosa di più sulla sua fotocamera favorita, la Holga 135BC. Cosa? Sono subito andata a cercarla in internet ed ho scoperto che questo modello produce una vignettatura ai bordi (da cui le iniziali BC - black corner).
Mi sono subito sentita in imbarazzo di aver trascurato una macchina che non conoscevo, e subito me ne sono procurata una. Ne avevo trovata solo una usata, ma comunque abbastanza funzionante. Da tempo stavo lavorando ad un progetto a lungo termine costituito da foto di vetrine di vecchi negozi, ispirandomi ad un lavoro simile di James e Karla Murray a New York. Ho provato diverse fotocamere, alla ricerca della più indicata per il mio progetto. La mia prima scelta, la Holga 120, non era in effetti la miglior scelta per questa serie, perchè in generale il formato quadrato non rende giustizia all'inquadratura rettangolare necessaria, e richiede di essere tagliato, con grande spreco di fotogramma.
La Holga mezzo formato sembrava abbastanza affidabile per questo lavoro: potevo inquadrare in formato orizzontale o verticale a seconda delle esigenze, e permetteva di scattare un numero doppio di fotogrammi rispetto a quelli disponibili in un rullino. Tuttavia mancava qualcosa: cercavo un certo carattere nella foto, indefinibile a parole, ma che ero certa di riconoscere appena l'avrei trovato.
Portai con me la Holga 135BC in un viaggio a Portland, Oregon, all'inizio del 2016. Avevi deciso di utllizzarla per le foto delle vetrine e delle insegne, di cui Portland è ricca, ma allo stesso tempo l'ho utilizzata lungo la strada. Quando ho visto le immagini mi sono resa conto che era la macchina perfetta per il mio progetto! Finalmente avevo trovato che era adattissima per fotografare per questi luoghi (che stanno scomparendo) pieni di carattere e individualità.
La 135BC ha un semplice obiettivo di plastica da 47mm f/8, la stessa messa a fuoco su quattro zone come la 120, ed è caratterizzata dalla forte vignettatura indicata nelle iniziali del suo nome. Come per la sua sorella medio formato, l'immagine tende ad essere nitida al centro del fotogramma sfocando verso i bordi. Adoro la morbidezza di questo vecchio negozio di fotografia di Portrand, con una resa cromatica che costituisce l'elemento fondamentale della composizione. La magnifica riproduzione cromatica è una delle ragioni che mi porta a dire che la Holga 135BC è perfetta anche per lavori astratti, come nell'immagine seguente:
Di conseguenza la Holga 135BC è diventata la fotocamera principale per il mio progetto. La lente da 47mm (che secondo la mia impressione assomiglia in realtà più ad un 60mm) mi ha permesso anche di scattare dal finestrino dell'auto in quartieri dove era rischioso camminare a piedi, o dove non avevo tempo per parcheggiare. Quando mi trovavo di fronte un vecchio negozio o una vecchia insegna, scattavo con la mia Holga 135BC abbassando semplicemente il finestrino dell'auto. In oltre due anni di uso intensivo, ho potuto constatare che la pellicola Lomography Color Negativa 400 è l'ideale per questa macchina in diverse situazioni di luce; tuttavia in situazioni molto luminose ho optato per la Lomography Color Negative 100 (come ad esempio sulla Route 66 in Illinois nello scorso mese di giugno). Entrambi le pellicole lavorano perfettamente, quella da 100 ISO per la forte luce diurna, la 400 ISO per tutte le altre situazioni.
Il mio progetto sulle vetrine sta avendo successo, e sto pensando di continuarlo nella mia città Natale, Buenos Aires, ove sta avvenendo lo stesso fenomeno di scomparsa dei vecchi, caratteristici negozi non appartenenti alle catene commerciali, che vengono man mano rasi al suolo e sostituiti da centri commerciali ed edifici tutti simili in tutte le parti del mondo. Ma nel frattempo ho incontrato un problema: le strade più vecchie di Buenos Aires, ove si trovano i negozi più antichi sono così strette che praticamente mi trovo con la mia Holga 135BC troppo vicino alla vetrina, e di conseguenza sono costretta a spostarmi in mezzo alla strada (mettendo un po' a rischio la mia vita) per scattare. Penso che questo progetto richieda due o tre fotocamere differenti per essere completato, permettendomi di scattare a differenti distanze a secondo dei luoghi. Per questo motivo pensavo di utilizzare anche la Superheadz Slim & Wide, di cui parlerò in un prossimo articolo.
Lorraine Healy (@lorrainehealy) è una scrittrice e fotografa argentina che vive sulla parte nord della costa dell'Oceano Pacifico. Da tempo grande appassionata di fotocamere di plastica, è l'autrice del libro “Tricks With A Plastic Wonder,” un manuale che vi permette di ottenere foto ottimali con una fotocamera Holga; questo libro è disponibile come eBook su Amazon.com.
Scritto da Lorraine Healy il 2017-09-11 in #gear
tradotto da sirio174
Un Commento