Pechegno: Energia di una giovane lomografa!

Ilaria, per la community di Lomography Pechegno, è una giovanissima lomografa dal 2015 che ha pian piano affinato le sue doti fotografiche regalandoci delle gran belle foto dove si evince la sua voglia di sperimentare e mettersi in gioco! Pechegno nella sua LomoHome ci dona energia.

Ciao Ilaria, ti presenti alla nostra community?
Ciao a tutti! Mi chiamo Ilaria, ho 22 anni e sono una studentessa di Lingue. Le mie grandi passioni sono la musica, il kung fu e ovviamente la fotografia analogica.

Come ti descriveresti in cinque parole?
Me ne vengono in mente solo 3: impulsiva, creativa, paziente.
Ho scelto queste perchè come lomografa mi piace sperimentare sempre cose nuove, stili diversi, creare foto particolari, aspettare il momento e la luce giusta e poi cogliere l'attimo!
Soprattutto mi piace osservare e poi raccontare storie.. di persone, luoghi, città.

Raccontaci del tuo rapporto con la fotografia, come è nata questa passione?

Sono entrata nel magico mondo della fotografia analogica circa 4 anni fa, quando ho comprato la mia prima macchinetta analogica: La Sardina Capri. Ovviamente il primo rullino fu un disastro ma pian piano ho imparato a sperimentare e i risultati cominciarono ad uscire. Quell'effetto vintage delle macchinette con lente in plastica come la Sardina mi hanno fatto innamorare e da lì ho iniziato a scattare sempre di più, a provare sempre più rullini e ad avere sempre più macchinette. Credo che la mia passione nasca anche dai miei genitori che come me alla mia età amavano immortalare situazioni e momenti importanti. Ho riscoperto la loro fantastica macchinetta, una Cosina CT1 Super di 30 anni fa con cui ho fatto alcuni dei miei migliori scatti. Il mio rapporto con la fotografia é senz'altro un rapporto d'amore, mi rende creativa. Mi fa pensare che tutto é possibile. La fotografia é per me sinonimo di memoria. La mente a volte può ingannare, può lasciare nell'oblio momenti importanti e la fotografia mi aiuta proprio a rendere eterne le situazioni, i viaggi, i sorrisi, le persone.

E di Lomography… cosa ci racconti?

Lomography é l'inizio di tutto. La mia prima macchinetta analogica é stata la Sardina Capri, colei che mi ha fatto entrare nel mondo della fotografia analogica. Negli anni poi ho sperimentato diverse macchinette Lomography come la Diana F+, la Konstruktor e soprattutto diversi rullini come il Redscale XR e il Lomography LomoChrome Turquoise che sono tutt'ora i miei preferiti. Faccio parte della community dal 2015, ho partecipato a diverse competizioni e conosciuto fantastici fotografi!

Quando hai scelto di andare in Portogallo, nella tua valigia quali macchine fotografiche hai portato con te e quali rullini?

Per il mio viaggio in Portogallo ho deciso di portare con me una sola macchinetta, una Canon Canonet 28 degli anni '70. L'ho acquistata qualche mese fa insieme ad una Canonet QL 17 da un signore che non le usava più e sono rimasta letteralmente stupita dalla loro qualità. Non vedevo l'ora di provarla con i miei rullini preferiti così ho deciso di portare un Redscale XR della lomography, un Il Ford 100 e un paio di Kodak color plus 200.

Durante il tuo viaggio in Portogallo hai utilizzato in particolare modo 3 rullini diversi: il kodak 200, Ilford e il Red scale. Come mai questa scelta?

Ho scelto questi tre rullini perchè ero curiosa di testare la mia macchinetta con stili differenti. Sono 3 rullini molto diversi tra loro e con caratteristiche ben specifiche e soprattuto sono tra i miei rullini preferiti! Il Portogallo ha dei paesaggi fantastici e volevo vedere come si sarebbe comportata la mia Canonet sia in bianco e nero che a colori, così ho deciso di portare con me diverse varietà di pellicole.

Avevi già testato Il Ford prima del tuo viaggio? Il paesaggio urbano che hai deciso di immortalare è più che altro street art* ed edifici urbani*. Credi che questo tipo di pellicola si presti meglio per questa tipologia di ambientazione?

Si, avevo già utilizzato un rullino Il Ford prima di questo viaggio ma non lo stesso; questa volta ho optato per un 100 in base alle caratteristiche della Canonet. Si, devo ammettere che questo rullino mi ha colpito molto grazie al contrasto altissimo tra bianco e nero che caratterizza tutte le foto. Avevo provato altri rullini in bianco e nero, anche di produzione artigianale e con grane differenti ma fino ad ora Il Ford 100 è quello che mi ha soddisfatto di più. Credo che la combinazione Il Ford 100 - Canonet 28 sia ottima. Per quanto riguarda i soggetti, in generale prediligo sempre ambientazioni urbane, street art e paesaggi, credo sia un po' una caratteristica della mia fotografia, ma ho scattato anche alcuni ritratti e credo che questa pellicola si comporti benissimo in qualsiasi tipo di ambientazione.

Le foto sono ben esposte e i neri sono intensi, sei soddisfatta del risultato?

Si, personalmente sono molto molto soddisfatta dei risultati perchè adoro il forte contrasto e i neri intensi rispetto ad altre pellicole bianco e nero che potrebbero prediligere una scala di grigi. Proprio per questo lo considero il miglior rullino bianco e nero provato fino ad ora. Gli scatti all'esterno sono caratterizzati sempre da questo cielo bianchissimo in forte contrasto con i vari soggetti in un nero intenso come nel ritratto dei miei amici seduti sul ponte o nello scatto che riprende i tetti di Porto oppure in quello che riprende un' opera di street art dell'artista Bordalo: un coniglio fatto interamente con rifiuti presi dalla spazzatura. Anche negli ambienti interni la pellicola è stata impeccabile mantenendo le sue caratteristiche, come nella foto che ritrae i miei amici mentre cenano nel famoso Cafè Almada di Porto.

Un'altra pellicola molto particolare che hai scelto per qusto viaggio è la lomgraphy Redscale xr, come ti sei regolata con la luce? E' una pellicola versatile, con toni che vanno dal verde scuro al fresco blu, dal giallo all’arancio ed ovviamente quel rosso intenso che tutti noi adoriamo! Ti va di raccontarci?

La Lomography Redscale XR è una delle mie pellicole preferite proprio per la sua caratteristica versatilità. Mi sono divertita tantissimo a sperimetare le varie sfumature e in alcuni casi ho scattato lo stesso soggetto con ISO diversi proprio per vedere la differenza. Avevo già utilizzato più volte questo rullino ma sempre con ISO impostati a 200 per far risaltare il rosso intenso; i risultati mi erano piaciuti molto ma questa volta ho deciso di sperimentare ancora di più! Così ho impostato a 100, 200 e 50 ISO. La Torre di Belem per esempio é scattata a 200 e poi a 100 e si vede tantissimo la differenza di toni; la prima immersa nel caratteristico rosso intenso e la seconda più illuminata dai toni arancioni. Anche nelle due foto che ritraggono il Padrão dos Descobrimentos con il ponte 25 de Abril oppure quelle che ritraggono gli archi del Convento do Carmo (scattate a 100 e 50 ISO), si vede come la differenza di impostazione dia come risultato un'ambientazione e uno stile completamente diversi. In alcuni scatti come quello dell'Oceanario e dei due pinguini che si baciano si vedono i toni tipici del Redscale impostato a 50 ISO, con sfumature dal verde al celeste al giallo.
Non è stato un caso utilizzare questo rullino a Lisbona, avevo già in mente di portarlo con me perchè sapevo che questa città mi avrebbe offerto una varietà infinita di paesaggi e situazioni, in più le condizioni atmosferiche sono state perfette e ho potuto sfruttare la pellicola al meglio! Ovviamente c'è stato anche quel pizzico di fortuna che mi ha permesso di ritrarre soggetti come il pavone che apre la sua coda e il famoso Tram 28.

Sei giovane e vorremmo capire il tuo rapporto tra l'analogico e il digitale. Credi sia possibile una convivenza tra i due?

Sia in digitale che in analogico, la fotografia per me è simbolo di memoria, di cogliere l'attimo, di ricordi e credo sia questo ciò che le accomuna. Sono però due tipi di fotografia molto diversi. Personalmente da quando ho riscoperto la fotografia analogica non posso più farne a meno perchè mi rende creativa, mi fa pensare che possiamo essere come dei pittori che dipongono il proprio quadro poichè il risultato dello scatto sarà dato dalle impostazioni di luce, di tempi di scatto, dalla scelta di determinate pellicole e lenti, dall'utilizzo di tecniche come la doppia esposizione. Adoro mettermi alla prova con nuovi rullini e procedimenti, non si smette mai di imparare cose nuove ed è questa la parte che più mi ha fatto innamorare dell'analogico.Probabilmente è anche il mio modo di scappare dal mondo di oggi profondamente immerso nella tecnologia. Potrei creare degli effetti simili con una macchinetta digitale grazie a modifiche in post-produzione ma mi dà come l'impressione che sia qualcosa di non autentico. Preferisco che le mie foto abbiano delle imperfezioni ma che siano frutto di procedimenti manuali e di mie idee.
E poi l'emozione di sviluppare i rullini dopo un viaggio è impagabile!
Una convivenza tra le due é senz'altro possibile, credo sia solo una questione di gusti. Consiglio vivamente però a chi non ha ancora provato l'analogico di farlo! Sono sicura che vi divertirete!

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Grazie mille Ilaria per questa chiacchierata insieme!
Curioso di vedere i suoi prossimi scatti? Segui la sua LomoHome :)

2018-08-03

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