Color Chronicles: l'orpimento

L' orpimento è una tonalità che si inserisce tra il giallo e l'arancio, un pigmento luminoso che può essere ricavato principalmente da alcuni minerali. Deriva dal solfato di arsenico, da cui proviene anche il colore del limone e altre tonalità gialle. I maggiori depositi naturali si trovano nella Tuchia (parte Kurda), in Russia e nella Repubblica della Georgia.

Il nome di questo colore deriva dal vocabolo latino auripigmentum, significante pigmento dorato.

Secondo il Natural Pigments, l'origine di questo colore deriva da un minerale proveniente dal realgar (solfuro di arsenico) e solitamente trovabile in quantità molto grandi. La lucentezza ha un range che varia dal resina al perla. In Italia l'orpimento veniva estratto dalle fumarole del Vesuvio e dai Campi Flegrei in Toscana. Web Exhibits traccia altre origini dell'orpimento:

“Noto ai greci come arsenico e ai Persiani come zarnikh — parola dalla quale tralaltro deriva il termine zar — significante oro. Questo pigmento, noto fin dai tempi antichi, fu esportato in Europa in grandi quantità dallo Yunnan, provincia cinese. Citato nelle opere di Plinio e di Vitruvio e riscontrato in opere murali dell'Egitto, Persia e Asia, pare fosse poco utilizzato in Nord Europa, dove il giallo di piombo e stagno pare fosse la tonalità dominante nelle palette europee. Durante il Rinascimento, l'orpimento fu importato a Venezia dall'Asia Minore.”

È un colore che risale a tempi molto antichi, a volte confuso con l'oro nell'antico Egitto e nei documenti Grechi e Romani. Nel Papiro di Leida viene menzionato l'orpimento come colore utilizzato nelle pitture egiziane dell'ultimo periodo; in alchimia il colore fu di grande interesse durante la ricerca della formula per ricreare l'oro.

Per emulare questo colore in fotografia, vi raccomandiamo di utilizzare filtri gel colorati e scattare durante l'Ora d'Oro con una pellicola color negative come il Lomography Color Negative 400.

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2018-10-04 #cultura