I ≈ Belize ≈ in tour con la Lomo'Instant Wide

Il mondo dei ≈ Belize ≈ è un mondo che vuole raccontare attraverso analogie, atmosfere cupe e malinconiche la quotidianità cittadina e la voglia di guardare fuori, osservare il mondo alla ricerca di qualcosa di nuovo. Nel 2017 dopo essersi distinti alle audizioni di X-factor 11 per l'unicità della proposta artistica, la band nel 2018 presenta il loro nuovo album “Graffiti in tour con la Lomo'Instant Wide.

Ciao I Belize, vi andrebbe di presentarvi alla community?

Ciao noi siamo i ≈ Belize ≈ siamo tre ragazzi molto belli appassionati di musica.Ci conosciamo da sempre, siamo tutti della stessa città Varese. Fin dalle superiori abbiamo avuto i nostri gruppi prima di cover, poi di inediti. Poi nel 2014 abbiamo deciso di fondare i ≈ Belize ≈ con un’idea precisa di suono e immaginario.

Qual è la vostra fonte di ispirazione?

Tendenzialmente la nostra vita, le nostre esperienze. Poi abbiamo una playlist segreta di Spotify dove ci scambiamo i brani che più ci piacciono.

Dove siete stati durante questo tour estivo? Cosa vi ha emozionato?

Siamo stati in giro per tutta Italia, da nord a Sud (abbiamo fatto anche una puntatina in Svizzera). Ci emoziona sempre vedere il pubblico che canta le nostre canzoni, è una soddisfazione oltre che un’emozione.

C’è qualche aneddotto che vorreste raccontarci? Tipo quale città ha lasciato il segno?

Può sembrare scontato ma il Woodoo Fest a Cassano Magnago (VA) è stato un concerto stupendo, giocavamo in casa e c’erano tanti nostri amici quindi il segno c’è e rimmarrà ancora. Però anche il sud Italia non è affatto male (ridono).

Come vi spostate da una città all’altra?

Su un furgone del nostro amato fonico Fabrizio. Ormai quel furgone è una sorta di seconda casa. Scattare con una macchina fotografica instantanea come la Lomo’Instant Wide Central Park Edition che emozioni vi ha regalato?

Le istantanee rimangono uno strumento molto romantico. Non c’è modo di rifare la stessa foto, ogni foto è unica e questo già di per se è un’emozione. Poi ci ha fatto sentire un po’ in vacanza il che ci ha fatto solo bene. Il nostro batterista Federico è molto pratico di fotografia e noi tutti avevamo già usato delle macchine istantanee, però non le avevamo mai usate così tanto. Avere una foto in mano, da guardare e riguardare da tutta un altro valore alle cose rispetto ad una foto digitale. A noi piace di più così.

In diverse foto abbiamo notato ricerca di sperimentazione e attenzione al dettaglio, al particolare. Vi andrebbe di descrivere questi due aspetti?

Con la fotografia puoi giocare, sperimentare, osare e noi volevamo provarci. Siamo pieni di foto in posa, sempre puliti, sempre precisi e pettinati mentre con queste foto volevamo descrivere la tour life – quella vera - che non sempre “comoda” diciamo. I dettagli poi ti fanno vedere le cose sotto un’altra angolazione, è sempre bello guardare un momento da un’altra prospettiva.

Come trascorrete il tempo prima dei concerti? Cercate di distrarvi o l’adrelina prende il sopravvento?

Dipende molto dalla giornata, a volte non fai in tempo a finire il check che 30 min dopo sei già sul palco. A volte invece abbiamo più tempo e proviamo a concentrarci chi ascoltando musica, chi stando in silenzio, chi bevendo qualche gin tonic di troppo (ridono).

Dopo i concerti, riuscite a trascorrere del tempo con i vostri fans? Con alcuni avete stretto legami di amicizia?

Certo! Finiti i concerti ci mettiamo sempre al banchetto per vendere qualche disco e scambiare due parole con chi ci è venuto a sentire, con alcuni siamo diventati amici e siamo rimasti in contatto. E’ un lato della vita da tour che non ci aspettavamo, invece è stato super naturale.

Quali sono i 3 aggettivi che vi rappresentano al meglio?

Belli, bravi ma soprattutto tristi! (anche molto simpatici!)

Com’è stato vivere l’esperienza di X Factor? E’ stata determinante per la vostra crescita musicale?

E’ stata un’esperienza importante ma non determinante. Il modo in cui vanno le cose lo determini innanzi tutto tu, con l’impegno e la passione che ci metti. Ci abbiamo provato per gioco non siamo stati presi ma da li sono successe parecchie cose. Molti ragazzi che ora sono nostri fan ci hanno scoperto li quindi sicuramente ci ha aiutato ma se non avessimo avuto qualcosa da far sentire o da dire ci saremmo persi nel dimenticatoio come purtroppo è capitato a molti.

C’è un episodio che vorreste raccontare ai lettori della vostra carriera musicale?
Ce ne sarebbero molti, uno recente che ci è rimasto impresso è stato ricevere la strofa di Mecna per “Non aprite quella porta”, la prima volta che l’abbiamo sentita è stato emozionante. Sognavamo un feat. Così.

Qual è lo scatto che vi suscita ogni volta un’emozione diversa e perchè?

Delle foto che abbiamo scattato questa estate direi questa:

Il perché è semplice: è una foto che si presta a tante interpretazioni: stiamo ridendo? Stiamo urlando? Sembra un po’ un quadro di Bacon no?

Ringraziamo i ≈ Belize ≈ per questa intervista! Grazie a Riccardo Montanari, voce – tastiere, Mattia Tavani, chitarra e Federico Scaglia, batteria.
Seguite i loro prossimi tour su FACEBOOK e su INSTAGRAM

2018-11-21

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