La strada attraverso la finestra: la storia di mdivittorio

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La nostra community è per noi una costante fonte d'ispirazione e siamo davvero orgogliosi dei nostri utenti e dei loro scatti. Ci piace osservare il percorso fotografico di tanti appassionati e incontrare diverse visioni del mondo. L'interpretazione di ciò che ci circonda è un processo soggettivo e la fotografia analogica è un mezzo fantastico per esprimerla.

@mdivittorio è un lomografo della nostra community e ci ha colpito per le sue doppie esposizioni e la sua creatività. Conosciamolo meglio.

Da quanto tempo fai parte della nostra Community di Lomography, cosa ti ha spinto ad iscriverti e da dove nasce la tua passione per la fotografia analogica?

È diverso tempo che sono iscritto alla comunità ma solo ultimamente ho iniziato ad essere più attivo caricando immagini, leggendo gli articoli del magazine e, soprattutto, osservando le foto degli altri per trovare nuove inspirazioni e per un confronto con i più bravi.

Credits: @mdivittorio

La passione per la fotografia analogica nasce in maniera alquanto particolare: ero stanco di osservare scatti su un monitor e cercavo un modo per avere qualcosa di tangibile direttamente in mano; ovviamente sarebbe stato molto semplice stampare direttamente le foto digitali, cosa che in effetti faccio, però contemporaneamente mi sono reso conto che le foto “perfette”, super definite, senza alcuna grana, linee cadenti perfettamente allineate, orizzonti perfettamente dritti, mi stavano annoiando perché portano ad un lavoro molto tecnico e di conseguenza freddo perdendo di vista, secondo il mio parere, la spontaneità dello scatto che fa scaturire la passione del fotografo.

In altre parole, voglio dire che la ricerca della perfezione, molte volte, porta ad uno scatto tecnicamente perfetto ma freddo, fine a se stesso dove la pura tecnica è preponderante rispetto alla spontaneità. Ovviamente il mezzo migliore per tutto questo è la fotografia analogica con tutta la sua quasi imprevedibilità.

Abbiamo notato che ti piace creare doppie esposizioni. Che tipo di fotografo sei, e cosa ti piace immortalare nei tuoi scatti?

Amo passeggiare nelle strade delle città o, meglio ancora, in quelle di piccoli borghi dove mi piace immortalare luoghi, persone ed in generale la quotidianità; non sono amante della categorizzazione ma se devo trovare una definizione preferirei quella di fotografia sociale e sono convinto che alcune foto che oggi appaiono sostanzialmente banali, tra qualche anno e più, avranno un valore molto più alto perché racconteranno una realtà che non esisterà più o che sarà profondamente diversa. Non disdegno qualche panorama soprattutto cittadino.

Credits: @mdivittorio

Qual è il segreto per una "doppia esposizione" perfetta?

Tralascio volutamente la tecnica. Credo che per avere una buona doppia esposizione sia quello di avere in mente il risultato finale; questo per me significa che quando sto facendo una uscita fotografica mi devo concentrare per trovare soggetti che abbiano comunque un senso sovrapporli.

Per esempio nella mia LomoHome è presente un album di scatti fatti ad Ostia Antica dove volevo rappresentare il passato ed il presente del sito archeologico; quando sono arrivato nel posto ho realizzato che sarebbe stato più interessante unire in più scatti i resti romani con il presente fatto di turisti cercando di unire, in maniera figurata, le due diverse ere.

Dalle tue fotografie si capisce che ti piace sperimentare pellicole di vario genere. Perché? Quale pellicola Lomo ti piace e rappresenta di più?

Ne ho provate diverse, monocromatiche, colori, scadute e red scale sia della Lomo che di altre marche. Normalmente scattando per la maggior parte delle volte in bianconero utilizzo molto la Lady Gray 120. Ultimamente ho iniziato ad utilizzare la red scale ma credo che questa pellicola debba essere utilizzata con i soggetti giusti. Prossima pellicola che vorrò provare è la purple. Poi al tutto affianco anche le Fuji instax square.

Credits: @mdivittorio

Abbiamo visto inoltre che scatti con diverse macchine Lomo, dalla Lubitel alla Holga. Puoi raccontarci le peculiarità che trovi in ognuna di loro?

Sì esatto, le utilizzo entrambe ma quella che sicuramente non rimarrà a casa è la Holga.

Ne sono affascinato per la sua estrema spontaneità perché basta inquadrare e scattare. Secondo il mio parere è una di quelle macchine che interpretano al meglio lo spirito Lomo. È un vero piacere uscire con lei senza preoccuparsi di nulla ed è puro divertimento.

La Lubitel la utilizzo in scatti molto calmi e ragionati che richiedono il loro tempo. A breve sono intenzionato a prendere una Diana principalmente per la curiosità che mi suscita lo splitzer.

Hai una fotografia nella tua LomoHome che consideri la tua preferita?

Se devo proprio sceglierne una è la strada attraverso la finestra è una doppia esposizione fatta in un piccolo paesino della provincia di Viterbo. Stavo visitando una dimora storica e mi ha molto colpito questa finestra ed ho pensato di “fonderla” con una strada nei pressi del palazzo che stavo visitando. Guardandola mi fa pensare alla nostra continua ricerca di evasione, voglia di viaggiare ma che, in qualche modo o per un qualsiasi motivo, non riusciamo a portare a termine come vorremmo.

Credits: @mdivittorio

Grazie a @mdivittorio per averci concesso questa intervista, passate a visitarlo nella sua LomoHome e sul suo profilo Instagram e blog.

Scritto da pippilangstrumpf il 2019-06-28 in #cultura #persone

2 Commenti

  1. aronne
    aronne ·

    Belle foto e bell'articolo @mdivittorio. Lascia stare la diana, continua con la tua holga, lo splitzer lo puoi fare oscurando parte dell'obiettivo con le dita o lo puoi costruire te in poche semplici mosse!

  2. mdivittorio
    mdivittorio ·

    @aronne Ti ringrazio sia per il commento che per il consiglio!!

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