Surrealismo istantaneo

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Elisa Michelini è una sognatrice, le sue esposizioni multiple con la Lomo Instant Wide ci hanno colpito per il loro surrealismo. Scopriamo insieme chi è questa giovane fotografa della community di Lomography!

Credits: elisamichelini

Ciao Elisa, è un piacere averti qui con noi! Ti andrebbe di presentarti alla community di Lomography?

Sono Elisa, ho 29 anni, vivo in Umbria e sono una fotografa di matrimoni. Faccio questo lavoro già da 7 anni, di preciso non so da dove sia venuta questa attitudine alla fotografia ma quando avevo 12 anni già sapevo di voler fare questo lavoro. Dopo il diploma ero molto insicura su quale strada intraprendere, ho preferito lavorare un paio di anni e poi nel 2012 mi sono iscritta alla Scuola Romana di Fotografia e Cinema a Roma.

Quando è iniziata la tua passione per la fotografia?

Qui ho conosciuto la fotografia analogica imparando a sviluppare e stampare in camera oscura, purtroppo però sono rimasta solo un anno perché i costi erano troppo alti e non potevo permettermi di continuare. Ho accantonato allora l’idea di diventare fotografa e mi sono rassegnata a riprendere in mano il vecchio lavoro ma poi, davvero inaspettatamente, ho vinto il primo premio del concorso indetto da National Geographic Italia per la categoria ritratti. È stata una grande opportunità perché l’anno successivo mi sono trasferita a Milano per studiare reportage all’accademia di fotografia John Kaverdash, poi sono tornata in Umbria e da lì ho iniziato a lavorare con vari fotografi della zona diventando quello che sono oggi. A novembre del 2019, con la stessa foto vincitrice del concorso di National Geographic, sono stata selezionata tra il 25 finalisti del Lens Culture Black and White Award 2019.

Credits: elisamichelini

In che modo scattare con un'istantanea è diverso dallo scattare con una regolare fotocamera analogica?

Direi che la fotografia istantanea e quella analogica sono molto simili e molto diverse tra di loro. Ovviamente hanno un processo di sviluppo differente ma danno comunque dei risultati unici e irripetibili, non si parla più di “foto in serie” come accade nel digitale, dove la prima stampa è uguale all’ultima. In questi casi bisogna essere sempre attenti, se si brucia una foto poi ce ne sono poche altre per fare bene e nell’analogica magari non te ne accorgi subito. Personalmente utilizzo l’istantanea quando ho bisogno di raccontare subito cosa provo/vedo/penso, la uso soprattutto per progetti personali e per sperimentare. Ho una Lomo Instant Wide che mi è stata regalata per compleanno e non faccio altro che comprare pellicole. In questi giorni di quarantena è una fedele compagna con la quale dò sfogo ad ogni mio pensiero. Ovviamente con l’istantanea il risultato è più immediato, colgo quell’attimo e pochi minuti dopo lo rivivo, nell’analogica è impossibile fare un pensiero del genere. Hanno entrambe un loro fascino e un loro carattere, io scatto in analogico solo quando viaggio. Ho una vecchia compatta Leica che porto sempre dietro, adoro dover ragionare su ogni scatto, se farlo o meno, com’è la luce, se verrà bene, adoro poi dimenticarmi quali foto ho fatto e ritrovarle dopo mesi chiedendomi che posto fosse.

Credits: elisamichelini

Da cosa ti lasci ispirare?

Uno dei primi fotografi con cui ho lavorato mi ha insegnato a prendere ispirazione da qualsiasi forma d’arte. I primi progetti che ho fatto erano una visione personale di libri, film, poesie e canzoni. Adesso sento la mia formazione e il mio pensiero molto più maturi e le foto nascono spontaneamente, ma ho anche due colleghi fantastici con i quali mi confronto quasi quotidianamente su tecniche di stampa, tematiche e altro. L'ultimo progetto che ho pubblicato è stato un "ritorno alle origini", Magritte mi ha fatto l'occhiolino e sono uscite fuori delle istantanee surrealiste e surreali.

Credits: elisamichelini

Come usi le tue istantanee? Le appendi al muro? Le usi come segna libro oppure le regali come ricordo di un momento speciale?

Ho svariati album e quaderni dove tengo tutte le foto. Alcuni sono divisi per viaggi, altri per anni, li trovo davvero rassicuranti. Avevo anche abbozzato un “Instant Book” con l’idea di pubblicarlo un giorno. Regalo fotografie ad ogni occasione, ho la fortuna di avere intorno delle persone che apprezzano quello che faccio, per cui un’istantanea è sempre un bel pensiero. Inoltre, almeno una volta l’anno, stampo tutte le foto che faccio. In questi anni ho accumulato talmente tanti scatti che ne ho dei mucchi sparsi un po’ ovunque in casa, in macchina, nei libri e ovviamente in scatole e scatoloni.

Grazie Elisa Michelini per questa intervista, ci ha fatto conoscere meglio te, le tue passioni e il tuo ultimo progetto "ritorno alle origini" ci ha davvero colpito! Non vediamo l'ora di vedere altri tuoi scatti!

2020-04-03 #news #persone

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