Meditazione durante il lock-down: Paul Estévez

Ognuno ha avuto il suo modo di sfruttare il tempo libero durante il lock-down. In questa rubrica, proviamo a vedere come i creativi da tutto il mondo hanno passato le giornate durante la quarantena. In questo episodio diamo uno sguardo al progetto di Paul Estévez che racconta attraverso la fotografia concettuale la malinconia e la solitudine.

Ciao, Paul, e benvenuto su Lomography! Cosa fai nella vita e come hai iniziato a fotografare?

Ciao e grazie mille per avermi invitato. Sono un artista visivo e un professore universitario. Da quando ero bambino, sono sempre stato attratto dall'arte. La fotografia è un mondo che mi ha sempre affascinato e che ho iniziato a esplorare solo 3 anni fa con più impegno e costanza.

Come hai affrontato la quarantena?

Credo che molti artisti si rivedranno nelle mie parole. Da quando è iniziata la quarantena, me la sono passata bene, ho trascorso molto tempo a casa disegnando, dipingendo e fotografando. All'inizio, mi mancava andare al cinema o visitare musei, ma in generale ho passato un periodo tranquillo.

Stai continuando qualche serie fotografica al momento? Quali storie vuoi raccontare?

Alcuni dei temi che mi attraggono di più sono la malinconia e la solitudine. Questa serie è iniziata come il ritratto di una "donna" (in realtà è una bambola) che è da sola ma sta bene. Mentre scattavo le foto, la serie mi ha portato all'idea che, durante il tempo che lei vive da "donna", qualcosa accada intorno a lei.

Quale soggetto ti manca fotografare?

Nessuno in particolare. Nel mio studio casalingo sperimento un sacco di tecniche e di temi, quindi non sento la mancanza di nulla.

Quando saremo tornati a una vita più serena, cosa ti piacerebbe fare?

Andare al cinema e poi bere un paio di birre con gli amici.

Vorremmo ringraziare Paul per averci concesso di usare le sue immagini nel magazine. Seguitelo su Instagram per vedere ulteriori progetti.

Scritto da cheeo il 2020-05-29 in #persone