Stucky: un omaggio a Gualtiero Bertelli

Stucky xe un palasson in fondo a la Giudeca… con queste parole in dialetto veneziano inizia la celebre canzone di Gualtiero Bertelli dedicata al famoso molino situato all’estremità dell’Isola della Giudecca a Venezia, un capolavoro di architettura neogotica recentemente ristrutturato dopo anni di abbandono. Quest’articolo è un omaggio a Gualtiero Bertelli ed alla sua splendida canzone.

Questa è la storia di un molino, forse il più famoso e più bello del mondo, lo Stucky. Costruito nel 1895 dall’omonimo imprenditore Giovanni Stucky, e progettato in stile neogotico dall’architetto Ernst Wullekopf, costituisce uno dei più significativi esempi di archiettura industriale. Un impianto elettrico modello, alimentato a gas, permetteva di lavorare su tre turni, producendo sino a 2500 quintali di farina al giorno.

Credits: sirio174

L’impianto in funzione sino a metà degii anni ’50, per chiudere definitivamente nel 1954 nonostante un lungo periodo di occupazione da parte degli operai; il molino non era in grado di reggere la spietata concorrenza del trasporto su rotaia rispetto a quello su chiatte. Il tutto è narrato magistralmente in una canzone di Gualtiero Bertelli.

Il testo, in dialetto veneziano, è il seguente:

“Stucky xe un palasson in fondo a la Giudeca
coi muri a picolon che par che no’l resista
vardandolo cussì te fa na maravegia
ch’el possa esser sta el pan de ’na famegia”

Credits: sirio174

E’ proprio un meraviglioso palazzo di sei piani d’altezza, un capolavoro di architettura anseatica costruito a Venezia, una vera meraviglia e una grande fonte di lavoro per gli abitanti veneziani!

Credits: sirio174

“El g’ha dà da lavorar a tanta e tanta gente
che se g’ha consumà e no xe restà niente.
’Na rabia che te sera la gola co ti ricordi
speranze e paure in ’sti bruti momenti”

La canzone prosegue con la storia del declino e della successiva occupazione operaia.

Credits: sirio174

“Quando che i lo g’ha fato un sogno, ‘na speransa
barconi che rivava col gran de l’abondansa
lavoro, tanto lavoro la paga xe al sicuro
te masena ’sto mulin ’na farina che xe oro”

Le speranze degli operai non erano ancora spente all’inizio della crisi. Cinquecento dipendenti occuparono il molino per quasi due mesi, sperando di salvare l’attività ed il loro lavoro.

Credits: sirio174

“Un oro mal goduo dentro a ‘sti casarmoni
col gran spacà ne l’aria che entra nei polmoni.
Bianchi semo restai più bianchi de la farina
quando che i te g’ha dito «La fine xe vissina».”

In poche parole, Bertelli descrive magistralmente le condizioni di lavoro, e la situazione di crisi.

Credits: sirio174

“No ti volevi creder né ti, né tuti ’st’altri
dentro ve se serai sperando in tuti i santi
più de sinquanta giorni vegno matina e sera
te porto da cambiar e l’aria de la to famegia.”

Cinquanta giorni di occupazione, con le mogli che portano il cambio giornaliero e il cibo ai loro mariti operai!

Credits: sirio174

“Po un giorno quei barconi fermi e intristii
s’ha impegnio de novo in aqua i xe tornai
ma sora no ghe gera più i sachi de farina
ma tuti i operai ognun co la so famegia”

Le speranze sono svanite, i barconi non portano più sacchi di farina, ma sono carichi di operai, che lasciano il mulino ed il loro lavoro per sempre. Lo Stucky, in fondo alla Giudecca, viene abbandonato ad un lungo declino.

Credits: sirio174

“E tanta, tanta zente de la riva ne sigava
«Coragio fioi ste duri xe vostra la vitoria».
Speranze ancora e dopo a uno a uno tuti
se g’ha trovà un lavoro e i g’ha serà ’sto Stucky”

Pian piano tutti trovano un altro lavoro, la rassegnazione prevale sulla speranza.

Credits: sirio174

“Adesso tutti i giorni ti va fin a Marghera
ti te g’ha abituà ma la xe stada dura
e duro anca par mi vederte sempre manco
e averte qua vissin sempre più stanco”

Sullo sfondo, Porto Marghera ed il petrolchimico. Una delle poche alternative per i tanti operai. Pendolari a Venezia, che tornano a casa sempre più stanchi.

Recentemente, dopo anni di abbandono, il Molino è tornato a dare lavoro: perfettamente ristrutturato, ospita uno splendido hotel di lusso! Una storia, ed una canzone, che mi hanno sempre emozionato, e che ho voluto esprimere nelle mie foto. Il testo della canzone è tratto dal sito Il deposito

Scritto da sirio174 il 2013-11-04 in #luoghi #hotel #location #venezia #molino #art-and-culture #farina #giudecca #marghera #stucky #gualtiero-bertelli #canzone-veneziana #ristruttiurazione

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