La Venezia che non ti aspetti: San Lazzaro degli Armeni

Se cercate un itinerario veneziano lontano dalle classiche rotte del turismodromo, vi consiglio di passare un pomeriggio in un’oasi di pace e tranquillità, su un’isoletta posta a metà strada tra Piazza San Marco ed il Lido: San Lazzaro degli Armeni. Qui dei simpatici monaci vi aspetteranno per una dettagliata visita guidata. State a vedere!

Negli ultimi anni il mio amore per Venezia va pian piano diminuendo. Perchè il centro storico della città è invaso da troppi turisti (oltre cinquantamila) ed abbandonato dagli abitanti (meno di sessantamila). Questo trend sembra inarrestabile, tant’è vero che si stima che nel 2030 il centro cittadino sarà occupato da circa centomila turisti e pochissimi veneziani. Per chi ama analizzare la vita sociale degli abitanti di un luogo, c’è veramente poco da raccontare.

Credits: sirio174

Forse anche questo fotografo prima o poi abbandonerà Piazza San Marco… tanto oramai tutti sono in grado di farsi da soli un selfie con un qualsiasi telefonino! Ma io non mi scoraggio, e dopo aver raggiunto Piazza San Marco da Piazzale Roma in vaporetto, mi reco subito al vicino imbarco per l’isola di San Lazzaro degli Armeni. Ovviamente portando con me una macchina fotografica analogica, la mia piccola Olympus 35RC caricata con un rullino in bianco e nero. E come al solito, niente selfie: come sapete mi piace raccontare senza raccontarmi!

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Tenete presente che c’è un’unica corsa pubblica che vi permetterà di giungere in tempo per la visita pomeridiana. Precisamente alla fermata di San Zaccaria ove il vaporetto parte alle 15.10. Dopo circa 10 minuti, e una fermata intermedia a San Servolo, si giunge a destinazione ove tutti i giorni, senza alcuna prenotazione, potete partecipare ad una visita guidata del monastero.

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Giunti a destinazione troverete ancorata una bellissima imbarcazione dal nome “Armenia”, e dopo pochi passi, attraversato un grazioso cortiletto, potete varcare la porta del monastero. L’isola, prima di diventare un monastero armeno, ha ospitato ne IX secolo un gruppo di monaci benedettini, per poi essere stata adibita a lebbrosario nel XII secolo, e ad alloggio per poveri nel XVI secolo. Successivamente l’isola ha conosciuto un lento periodo di degrado sino a rimanere in completo abbandono. Nel ‘700, una confraternita armena sfuggita dalla propria terra a causa dell’invasione turca, si stabilì sull’isola, fondando qui il proprio monastero, terminato nel 1740. Durante l’invasione napoleonica, in cui vennero distrutti tutti i monasteri della città, la comunità armena venne risparmiata dall’imperatore che decretò di preservare questo luogo, da lui considerato come un’accademia scientifica e letteraria.

Credits: sirio174

La visita guidata inizia dal chiostro, per poi proseguire nella chiesa e successivamente nei piani superiori dell’edificio, con le sue biblioteche e pinacoteche, i suoi reperti pregiati e la zona di clausura (interdetta al pubblico). In alcune zone è vietata la fotografia per ragioni di sicurezza o di tutela delle opere (a mio parere si tratta di un divieto assurdo, visto le recenti disposizioni ministeriali che permettono di fotografare nei musei italiani).

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Dopo oltre un’ora di visita guidata (a volte le spiegazioni sono un po’ troppo logorroiche, ci vorrebbe una maggiore capacità di sintesi), si torna all’aperto per aspettare il vaporetto per il viaggio di ritorno delle ore 17.25

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Poche decine di turisti partecipano giornalmente alla visita; consiglio pertanto questo itinerario a chi è alla ricerca di interessanti angoli tranquilli della laguna veneziana.

Scritto da sirio174 il 2014-12-16 in #luoghi #location #laguna #venezia #italia #art-and-culture #regular-contributor #visita-guidata #san-lazzaro #san-lazzaro-degli-armeni #monastero-armeno-isoletta

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