Olympus XA3: la cugina giapponese della Lomo LC-A

Avete sempre desiderato una Lomo LC-A ma scarseggiano i fondi? Mentre tentate di recuperare i soldi potreste togliervi qualche sfizio con l’Olympus XA3!

Ogni era ha il suo gadget tecnologico. Negli anni ’80, quando i telefonini erano ancora poco meno ingombranti di una cabina telefonica, gli yuppies facevano a gara a chi aveva la macchina fotografica più piccola. Le più gettonate erano tre:

La Minox 35, la più piccola e leggera, ma anche la più fragile.

La Rollei 35, dotata di un’ottica straordinaria, grossa come un pacchetto di sigarette, ma pesante come un mattone.

E l’Olympus XA, capolavoro dell’industria giapponese, l’unica dotata di telemetro.

L’Olympus sembrerebbe vincere a mani basse, ma ha anche lei i suoi difetti.
Innanzitutto il costo, minore della lussuosa Rollei, ma comunque non indifferente, giustificato dalle complicate soluzioni tecniche usate per costruire una così piccola telemetro.
Inoltre il telemetro stesso e l’esposizione automatica a priorità di diaframmi, nonostante consentissero un controllo accuratissimo della foto per una compatta, rendevano lo scatto un po’ macchinoso.

Per ovviare a questi difetti l’Olympus lancia l’XA2 e, successivamente l’XA3, versioni semplificate e più economiche dell’XA originale, che perdono il telemetro e la priorità diaframmi e usano una lente leggermente meno luminosa (f/3.5 contro l’f/2.8 dell’XA).

La più moderna XA3 differisce dall’XA2 per la sensibilità più estesa (25-1600 ISO contro 25-800), per la lettura DX della pellicola e per il selettore dello scatto controluce (che aumenta l’esposizione di 1.5 EV).

L’XA3, come ho già detto, ha molte cose in comune con l’LC-A+: esposizione automatica, fuoco a zona, obiettivo 35mm f/3.5 (simile al 32 f/2.8 della Lomo). Anche le dimensioni e il peso sono più o meno gli stessi.

Dal punto di vista tecnico la lente ha un’ottima definizione, marcatamente contrastata. Presenta una leggera vignettatura che si accentua a diaframmi molto aperti.

Tutto questo con un prezzo dell’usato che si aggira fra i 20 e i 40 euro su ebay.

Ma non sono solo rose e fiori, l’XA3 ha anche qualche difettuccio: può usare solo dei flash dedicati (che non sono neanche un granché) e non ha il contatto flash tradizionale, il tempo di esposizione massimo è di soli 2 secondi (niente lunghe esposizioni e light painting) e non ha l’attacco per lo scatto remoto (anche se c’è da dire che ha un pulsante di scatto sensibilissimo che bisogna solo sfiorare).

Qualche consiglio per utilizzarla al meglio:

- È meglio caricarla con pellicole ad alta sensibilità (dai 400 ISO in su) così da avere diaframmi più chiusi e una maggiore profondità di campo diminuendo così il rischio di fare foto fuori fuoco.

- Io preferisco evitare che la macchina legga il codice DX sul rullino coprendolo con dello scotch. In questo modo all’occorrenza sono libero di aumentare o diminuire l’esposizione cambiando il valore degli ISO.

In conclusione: se per ora non potete permettervi un LC-A l’Olympus XA3 può darvi comunque delle belle soddisfazioni ad un prezzo veramente conveniente!

Per finire, qualcuno dei miei scatti.

Con Fuji Neopan 1600:

Con Kodak Elitechrome 100 (XPRO):

Con Fuji Pan F+ 50:

Con Lomography Redscale XR 50-200:

Scritto da gabrypk il 2011-06-21 in #gear #review #olympus-xa3-35-135-compatta-lca-lc-a

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