Holga 120S: La macchina che ha dato il via a tutto...

Chi non conosce la storia delle leggendarie macchine fotografiche Holga? Bene, tutto è partito con queste piccole macchine in plastica nera. Questa “piccola” mi ha spinto direttamente nel mondo della fotografia analogica e della lomografia.

Qualche anno fa, un amico di mio padre, fotografo di professione, mi diede in mano un oggetto nero particolare. Era un regalo. Leggero, di plastica, e veramente inconsueto. Naturalmente, era una macchina fotografica! Ma ciò che la rendeva speciale è che era diversa dai modelli ordinari. Mio padre, che fece degli studi di cinema e seguì dei corsi di fotografia nelle scuole, mi spiegò che le pellicole vengono usate ovunque anche nella moderna era digitale, e che tutte le persone le hanno usate in passato. Sono sempre stato interessato alla fotografia, ma io ho pensato che tutto ciò fosse privo di senso, dato che col digitale posso oggigiorno cancellare, ritoccare e correggere.

La Holga 120S è stato il primo modello mai costruito. Lente di plastica, una sola velocità di scatto, 2 aperture (per il sole e per il cielo nuvoloso), un rugginoso hotshoe (contatto caldo), nessun aggancio per un cavalletto, nessuna opzione sul rilascio dell’otturatore, e una mascherina incorporata di cui non conoscevo le dimensioni del suo formato, ma che comunque ho semplicemente utilizzato. Ma la migliore caratteristica della mia Holga è che era stata messa FUORI CATALOGO (ma ne valeva un po’ la pena).

Durante le settimane successive, la macchina stava di fronte a me su uno scaffale della libreria, ipnotizzandomi con il suo look, e “chiedendomi” di usarla. Così un giorno scoprii che i rullino formato 120 esistevano ancora e subito ne comprai uno. Cercai su internet come caricarlo nella mia preziosa Holga e come prendermene cura. Ho trovato molte foto ricche di saturazione e colori che mi hanno fatto esclamare: WOW!

Dopo aver scattato il mio primo rullino, ho chiesto a un mio amico che ha una actionsampler di svilupparlo, e dopo tre giorni ecco i risultati:

So che sono sotto esposti, con troppe infiltrazioni di luce, insomma BRUTTI. Non ricordo cosa pensai allora, ma sicuramente ero rimasto sorpreso dai risultati e motivato ad acquistare altri rullini e scattare! Dopo mesi passati a conoscere la mia “piccola”, ora la posso gestire nel modo migliore.

Tristemente, la mia “piccina” crebbe e pensai che mancasse di qualcosa. Così acquistai la Diana F+. Tuttavia ho ancora nostalgia per la mia vecchia Holga, sento che presto ritornerò ad usarla!

Scritto da domo-guy il 2012-01-19 in #gear #120 #review #holga #lomografia #macchina #recensione-utente #recensione #plastica #semplice #holga-120s #fuori-catalogo
tradotto da sirio174

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