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Lomography X-Pro Chrome 100 is a great film. Photos produced by this film are really saturated. And just like any other x-pro films, only shoot on sunny days and do not use colour flash.
When I was in high school, I found this poem by Christina Rossetti called "Remember". It's about losing a loved one. It spoke to me so much that it became one of my three favorite poems (the other two are by Shakespeare and Neruda).
When I started doing Lomography a few years back, I wanted to do a series inspired by this poem. Unfortunately, I never got the chance to. Then less than two years ago, I got my heart broken so badly and this poem helped me through that rough time.
The wound has long healed and I finally have the courage talk about moving on through my photos. So I packed my Belair and my amazing tripod and set off to Malibu - to shoot a series inspired by both the poem and my heartbreak.
Of course, the results aren't as good as they would have been had I used my Mamiya but I'm still happy, if only because I finally got to do this series and because it's a labor of love.
My boyfriend and I got up at 5 am to drive all the way to Malibu for this series. My hands and feet were freezing the entire shoot AND we got a parking ticket for it so I really really hope people will enjoy the photos, even if they're not amazing quality.
Como, Settembre 2016. Le strade e le piazzette intorno al Duomo di Como (con esclusione della piazza principale) diventano un grande set all'aperto per un cinema che sarà presto proiettato nelle sale cinesi. Ho scattato queste foto da fuori dal set, per documentare un altro istante di vita "sociale" della mia città. Metto la parola "sociale" tra virgolette, perchè purtroppo si è persa una grande occasione. A parte le comparse, cercate a Como e pagate benissimo, non c'è stata una vera interazione tra il set e la cittadinanza. Giusto non interferire nel lavoro dello staff, altrettanto doveroso non riprendere scene del film per il rispetto del copyright, ma in tutto il tempo in cui le strade erano occupate dal set, non c'è mai stato un "open day" dedicato alla cittadinanza, un momento in cui si dedicava spazio alla popolazione per spiegare come si gira un cinema, come si sceglie il luogo, come si preparano le scene. Come per un recente evento sportivo, di cui vi parlerò a breve, è stata una occasione perduta. Purtroppo c'è sempre meno dialogo tra (legittimi) interessi privati e scambio culturale col pubblico. Sempre più attività vengono blindate, riservate, rese inaccessibili, anche dal punto di vista della fruizione culturale. Paradossalmente, in una società che si dichiara "liberale", siamo meno liberi di 30 - 40 anni fa.
