LomoBooks: Foglie d'erba - Walt Whitman

Siamo finalmente in clima natalizio (ya-hee!) e, come si dice: “A Natale siamo tutti più buoni”. E’ solo un proposito o viene davvero messo in pratica? Nella puntata di oggi, il manuale dell’ottimismo e della gioia. Scopri di più nell’articolo!

Nell’ultima puntata di LomoBooks ci siamo lasciati con un viaggio, il viaggio di Sulla Strada di Jack Kerouac. Rimaniamo sempre negli States ed intraprendiamo un altro tipo di viaggio. Non per le highway americane, no. Per le sconfinate pianure e distese erbose. Chiniamoci un po’ ed osserviamo la vegetazione, i campi di grano. Tocchiamoli con mano. Guardiamo come il vento muove le spighe. Infine, chiudiamo gli occhi e cerchiamo di capire che rumore fa il silenzio.

Fonte: http://www.loc.gov/rr/rarebook/guide/ra027001.html

Ed ora apriamo Foglie d’erba, capolavoro, a mio parere, del maestro americano Walt Whitman e leggiamolo ad alta voce. E’ un flusso ininterrotto di versi, dal linguaggio aperto che può andare ovunque. E’ un linguaggio libero, libero come il vento ma nuovo, spaventoso per il momento in cui viene pubblicato. Sono in pochi ad apprezzarlo, fra i quali Emerson che lo definisce “l’esempio più straordinario di genio e saggezza finora prodotto in America”. Tanti, invece, lo criticano. Definiscono la raccolta di poesie troppo audace, con troppe immagini a stampo sessuale. Ovviamente non sono esplicite, l’opera ha un carattere trascendente per tutto il suo corso, ma è pubblicata nel 1855.

Foglie d’Erba incorpora tutta la gioia del vivere. Insegna ad amare sé stessi, ad amare tutto ciò che ci circonda e a diventare tutt’uno con la natura.
E’ difficile da descrivere lo stile di Whitman, è mistico, è l’unione dello spiritualismo e della concretezza, l’anima unita alla materia. Rappresenta un po’ l’uomo, che nonostante il fardello materiale che porta con sé (il dolore del corpo, le brutte esperienze) è anche anima, e come tale può sempre volare libero.

Qualcuno avrà sentito questo nome nel famoso film interpretato da Robin Williams, L’Attimo Fuggente . Ecco una poesia citata nella pellicola:

Oh me, oh vita !
Domande come queste mi perseguitano,
infiniti cortei d’infedeli,
città gremite di stolti,
che vi è di nuovo in tutto questo,
oh me, oh vita !
 
Risposta
 
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.

Per Natale, regalatevi un po’ di sano ottimismo e voglia di vivere – capite che lì fuori il mondo è vostro – Whitman ci insegna questo.

Read on!

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Scritto da robertoragno il 2013-12-10 in #videos #lifestyle #christmas #lomobooks #natale #recensione #walt #lomolibri #whitman #robertoragno

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