Esperimenti involontari: rullini fusi e immagini psichedeliche

Ecco cosa succede ad abbandonare una fotocamera analogica di metallo del 1966 accanto al camino per ore ed ore!

Lo scorso Capodanno l’ho trascorso sulla neve ed ho portato con me solo fotocamere analogiche: la Nikon semiautomatica, la Canon FT QL con tutte le sue infiltrazioni di luce e l’immancabile Lubitel 166B.
Con un po’ di ritardo, ho ritirato i rullini scattati e mi trovo davanti una sorpresa, inizialmente, un po’ triste e negativa che si è rivelata divertente e interessante durante la fase della scannerizzazione.
Il negativo del Kodak Gold 200 (rigorosamente scaduto) si presentava così:

Immagini praticamente fuse, soggetti nitidi sovrapposti a fotogrammi misteriosamente ondeggianti.

Non riuscivo a spiegarmi il perché di questo inaspettato effetto. Piano piano ho iniziato a ricordare di aver lasciato la fotocamera decisamente troppo vicino al camino!
Tecnicamente penso sia andata così: ho iniziato a scattare con la Canon ancora calda (che essendo di metallo ha trattenuto bene il calore). Mandando avanti il rullino ho permesso alla fotocamera di trascinare sul fotogramma appena impressionato una parte di quello precedente, letteralmente.

Credits: eleonorargg

L’effetto è differente in ogni immagine. Il risultato è una serie di foto tra il dreamy e lo psichedelico che sinceramente adoro tantissimo!
Purtroppo non so quanto possa essere replicabile, anzi, se qualcuno ha da proporre una spiegazione a questo fenomeno diversa o più precisa lo faccia senza esitare!
Io ormai ho smesso di farmi domande riguardo la fotografia analogica: è pura magia!
A voi è mai capitato qualcosa di simile?

Solo un rullino è stato maltrattato durante la realizzazione di questo post.

Scritto da eleonorargg il 2014-03-18 in #gear #tutorials #film #diy #tutorial #kodak-gold-200 #tipster #destroy #esperimento #effetto #rullino-sciolto #rullino-fuso

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