Skateboard e fotografia: James Brooke ci parla della sua Petzval

Non solo collabora con Trasher, Juxtapoz e Rolling Stones, ma anche con marchi come Kodak e PND: Joe Brooke é uno dei fotografi piú famosi del panorama skate della West Coast.
Forte di una precedente esperienza con una vecchia Petzval montata su una macchina 4×5, si è cimentato per noi con quella nuova!
In questa esclusiva intervista Brooke ci parla di se stesso, del suo lavoro e della sua esperienza con la nuova Petzval.

Nome: Joe Brook
Location: San Francisco,CA
Camera: Nikon D4

Parlaci un po´di te

Sono nato e cresciuto a Detroit, spostandomi con la mia famiglia un po´per tutta l´area metropolitana. Una volta finite le scuole superiori ho deciso di lasciare il Midwest per provare a vivere a modo mio. Quello di cui ero certo è che mi piaceva andare sullo skateboard e San Francisco a quel tempo era la Mecca degli skater. Quindi mi ci sono trasferito, con un centinaio di dollari e tutto quello che avevo dentro al mio zaino. Mi è stato chiaro fin da subito che avrei dovuto imparare a guadagnarmi da vivere!

Come é iniziata la tua esperienza di foto-skater?

A quel tempo lavoravo part-time in uno skatepark. Mi ero fatto male e, non potendo piú skatare, sono caduto in depressione. La ragazza che frequentavo mi disse che dovevo trovare un modo per tenermi occupato, cosí sono andato al City College di San Francisco ed ho iniziato a frequentate alcuni corsi a caso, tra cui fotografia per prinicipianti B/N. Mi è piaciuto sin dal primo giorno: sviluppare e fotografare…avevo subito trovato qualcosa che mi appassionava! Col fatto poi che tutti i miei amici erano skater per me è stato naturale seguirli e fotografarli nella loro quotidianitá: ne ho fatto ritratti, scatti in movimento, o di lifestyle. Da allora un paio di miei amici, i migliori foto-skaters della zona, mi hanno preso sotto la loro ala e dato qualche dritta, tipo di avvicinarmi di piú mentre fotografavo perché le mie foto erano fuori fuoco. Mi hanno inoltre insegnato tutto quello che so riguardo alla durata del flash. E non si sono risparmiati le critiche: la loro brutale sinceritá ha fatto sí che affinassi la mia tecnica fotografica.

Hai usato diversi formati per le tue foto. Cosa ne pensi della Petzval Lens?

Ho usato tanto la Petzval Lens sulla mia fotocamera 4×5. Ma ora che viaggio un sacco, non è facile trascinarmi dietro una 4×5: mi rallenta e in molti casi, non rende in spontaneitá. La Lomo Petzval invece mi rende piú facile ottenere i risultati che desidero, il tutto con una pratica lente da 85mm! Ecco perché la adoro!

Che cosa aggiunge al tuo stile questa lente?

Posso solo dirti che quando ho visto che Lomography aveva prodotto una Petzval Lens, ho iniziato a fare la guardia alla mia posta: non vedevo l´ora che mi arrivasse!
La Petzval dona alle foto una patina evanescente. Ho iniziato sperimentando sulla la distanza tra soggetto e sfondo per vedere i diversi effetti del bokeh. Mi ha veramente sorpreso ció di cui è capace questa lente! E, come puoi notare, io scatto principalmente aprendo tutto…il risultato è unico.

Sembra che dietro ogni tua foto, ci sia una storia da raccontare. Di cosa ci parla la tua serie di Petzval?

Diciamo che stavo giusto cominciando ad ambientarmi con la Petzval, quindi ho fotografato ció che mi stava intorno. Il mio cane, gli skaters, il mio minivan Big Blue. Praticamente una fetta della mia vita di ogni giorno.

Qual´è la tua foto preferita di questa serie?

Quella del mio cane Hazel: la luce, l´ombra…l´aspetto unico che la Petzval è riuscita a dare alla mia foto. Non possiedo nessun´altra lente tra i miei strumenti del mestiere che possa ricreare questo aspetto. Praticamente non ho neanche dovuto usare photoshop.

Che effetto fa lavorare per Trasher, una delle riviste di skate piú rispettate? Ti senti mai sotto pressione?

É un vero onore lavorare per Trasher. Per essere precisi l´editore è High Speed Production e io ho la fortuna di lavorare per tutte le testate della compagnia, dunque anche Juxtapoz. Sono cresciuto leggendo Trasher, verso la fine degli anni 80. Se solo avessi immaginato che avrei lavorato per loro! Il bello è che si tratta di una compagnia a gestione familiare, che affonda le sue radici proprio nella storia dello skateboard. Amo il mio lavoro! L´unico problema, se vogliamo, è che gli skaters fanno i loro numeri una volta sola perché c´è sempre il rischio di farsi male, quindi, da dietro la lente, devi essere bravo quanto loro. Sarebbe un peccato perdere l´attimo!

Adesso sono molto di moda le foto di skaters. Che cosa rende unico il vostro lavoro?

Il fatto che possiamo creare a nostro piacimento: mettiamo insieme un gruppo di skaters, scegliamo un punto a caso nel mondo, ci andiamo, e facciamo l´articolo! I nostri scatti sono esattamente come li vogliamo. Godiamo di una grande libertá di espressione, sia in foto che in parole, tutto ció di cui un fotografo ha bisogno.

Cosa riserva il futuro a Joe Brook?

Per ora penso a godermi la mia famiglia continuo a fotografare, viaggiare e ovviamente, ad usare la mia mitica Petzval.

Scritto da antoniocastello il 2015-02-18 in #persone #lomoamigo

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