Piccola Lezione Lomografica: Profondità di Campo

Ti sei mai chiesto cosa significano quei termini complicati che i costruttori di fotocamere si sono inventati? Fidati di me, lo so fin troppo bene. Fisica è stata la prima materia a cui ho rinunciato quando ho dovuto scegliere tra lo studio e trascorrere un’altra notte a perseguire avventure giovanili. Ma non preoccuparti – il rimedio per tutte le lacune nella nostra conoscenza è proprio qui: Piccola Lezione di Fotografia Lomography. Segui questa serie e in poco tempo soddisferai tutte le tue curiosità!

PROFONDITÀ DI CAMPO

Dopo aver seguito il viaggio mozzafiato dei raggi luminosi che attraversano l’apertura nella nostra ultima lezione, è venuta l’ora di concentrarsi su qualcosa di meno drammatico, ma altrettanto affascinante: gli animali carini.

Chi non ha mai assistito ad una irresistibile scenetta con protagonisti i nostri adorabili amici pelosi? Come un cane ed gatto che giocano tra loro? Che gioia. Ogni Lomografo astuto se si trova di fronte ad una scena imperdibile, proverà a catturare il momento su pellicola! Ma spesso quando si sviluppa il rullino, si incorre in un classico inconveniente, e si scopre che lo scatto tanto atteso è completamento sfocato.

Mettiamo finalmente fine a tutta questa mortificazione e facciamo il nostro dovere – dopo questa lezione, sapremo tutto, ma proprio tutto sulla misteriosa profondità di campo. Vi riveleremo non solo che cos’è, ma, soprattutto, come possiamo controllarla, per poter catturare con facilità la prossima foto del nostro pelosetto!

CHE COSA È LA PROFONDITÀ DI CAMPO?

La profondità di campo (da ora in poi nota come PdC) in realtà non si riferisce alle dimensioni dei campi che profumano di fragola in una mattina di fine estate — che sorpresa. Sogni estivi a parte, la PdC si definisce come l’area nitida in una fotografia. In altre parole, una lente è in grado di mettere a fuoco solo una distanza per volta:

Nonostante ciò, una discreta area dietro e davanti al punto di fuoco ci appare nitida perché la graduale riduzione di nitidezza è impercettibile fino ad un certo livello. Perciò possiamo affermare che la PdC è la distanza tra il punto più vicino ed il punto più lontano che appare ad accettabilmente nitido in una foto. Questa area è definita il campo.

Ripassiamo alcune delle conoscenze di base che abbiamo già discusso. Qui sotto troviamo una costruzione semplificata di una fotocamera e dei raggi di luce che la attraversano il corpo macchina. Questi raggi sono la chiave per comprendere non solo l’apertura del diaframma, ma anche la PdC.

Come abbiamo scoperto l'ultima volta, la dimensione dell’area che appare nitida in una foto è connessa all’angolo con cui la luce dei raggi di luce entra nella fotocamera e perciò dall’angolo con cui i raggi sono emessi dall’oggetto che stiamo scattando. Quando mettiamo a fuoco gli occhi teneri di un piccolo scoiattolo, tutto ciò che si trova davanti o dietro di lui apparirà nitido o meno a seconda di quanto rapidamente o lentamente i raggi di luce si allontano dal punto focale. Per ottenere una PdC poco profonda, dobbiamo cercare di ottenere un angolo di diffusione più ampio, mentre un angolo più acuto ci darà una PdC più profonda.

COME POSSIAMO CONTROLLARE LA PROFONDITÀ DI CAMPO?

Ora che abbiamo chiarito l’aspetto teorico della PdC, vogliamo capire che aspetto ha la PdC nel mondo reale? E soprattutto, come possiamo influenzare l’angolo con cui i raggi di luce trovano la loro strada nella nostra macchina fotografica e nel nostro scatto? Beh, è abbastanza semplice, in realtà. Per regolare l’angolo con cui i raggi di luce si posano sulla lente e di conseguenza per regolare anche la PdC, dobbiamo fondamentalmente tenere a mente tre parametri: la distanza tra la fotocamera e il soggetto, la lunghezza focale e l’apertura.

Distanza

Prima di tutto, consideriamo il più semplice e più ovvio dei tre metodi – la distanza. Quando noi alteriamo la distanza tra l’oggetto e la lente della nostra fotocamera — per esempio avvicinandoci a uno scoiattolo che sorseggia una LomoCoke — i raggi di luce si diffonderanno più velocemente e saremo in grado di ottenere una PdC meno profonda. Dall’altra parte però, se la piccola creatura si spaventa e corre via, la distanza aumenterà e conseguentemente anche la PdC.

Lunghezza Focale

Sfortunatamente, non ci troviamo sempre a scattare le nostre foto in ampi campi, dove è possibile spostarsi facilmente avanti e indietro e regolare la distanza. Abbiamo, quindi, due altre opzioni per aumentare e diminuire la PdF senza necessariamente spostare la nostra macchina fotografica o l’animaletto peloso. Infatti se possiamo influenzare l’angolo dei raggi della luce modificando la distanza tra la lente e l’oggetto stiamo girando, possiamo anche influenzarlo sfruttando e modificando la distanza tra la lente e il foglio di pellicola.
Questa distanza è definita lunghezza focale:

Qui sotto potete notare come la PdC possa variare drasticamente a seconda della fotocamera utilizzata. Certo, il Lomografo medio non va in giro ogni giorno con un teleobiettivo in tasca, ma a volte è già sufficiente passare dal grandangolo della Sardina ad una delle nostre fotocamere medio formato che hanno una lunghezza focale maggiore.

Apertura

Ma non disperare,— se non te la senti di andare in giro con un assortimento di fotocamere Lomography tra cui poter scegliere, c’è una terza comoda opzione! Quest’ultima opzione è senza dubbio la più comoda nel caso in cui la tua fotocamera disponga di controlli manuali, infatti possiamo ottenere una PdC più o meno profonda utilizzando l’apertura!

Come l’occhio umano ha un’iride, così la tua fotocamera ha un diaframma. Il diaframma è un dischetto circolare con un buchino in centro che si apre e chiude a diversi diametri. Questo buchino è chiamato apertura.

Aprendo e chiudendo l’apertura, possiamo cambiare l’angolo con cui i raggi di luce entrano nella fotocamera, senza dover cambiare la nostra posizione o macchina fotografica. Riassumendo, con un diaframma più chiuso (il che significa un più alto numero di f-stop) otterremo una PdC più profonda, mentre, un diaframma più aperto, (il che significa un numero f-stop più basso) regalerà al nostro scatto una PdC poco profonda.

Se ti senti un poco sperso, ti consigliamo di dare un’occhiata alla nostra prima Piccola Lezione per comprendere a fondo come funziona l’apertura e scoprire le connessioni tra i numeri f-stop e le varie aperture del diaframma.

In sintesi, date un’occhiata a questa immagine che mostra tutte le connessioni che abbiamo scoperto oggi:

Congratulazioni, hai appena imparato come controllare la PdC e ora dovresti essere in grado di ottenere i risultati fotografici che hai sempre voluto! Ci può volere un po’ per assorbire completamente tutte queste nozioni e applicarle perfettamente, ma continua a mettere in pratica le tue abilità e ad arricchire con i tuoi straordinari scatti!

Scritto da jennifer_pos il 2015-05-22 in #gear #tutorials #lifestyle #tipster

Altri Articoli Interessanti