Prime impressioni con la lente artistica Daguerreotype Achromat 2.9/64: Pablo Rodrigo

Fotografia in bianco e nero. Ritratti e paesaggi con un tocco vintage. Il fotografo Pablo Rodrigo ci riporta indietro nel tempo con le sue superlative immagini ottenute con la lente artistica Daguerreotype Achromat 2.9/64.

La prego di illustrarci qualcosa sulle sue fotografie: quando ha iniziato a fotografare e qual è per lei il punto di forza della fotografia?

Da piccolo, amavo passare i miei pomeriggi nello studio di mio padre, che era un pittore ed uno scultore. Tuttavia il mio percorso artistico ha avuto inizio grazie ai lavori di design grafico e di fotografia digitale, e dopo aver frequentato la scuola superiore ho avuto la possibilità di passare alla fotografia professionale lavorando come designer. Diventare un fotografo non è mai stato nei mei progetti, ma quando ne ho avuto l’occasione non mi sono lasciato sfuggire questa opportunità. Ora la fotografia è per me un modo di vita. Quando riesci a focalizzare bene, ti si apre una finestra sul mondo. La fotografia ti permette di vivere diverse esperienze, ti allena alla rapidità di pensiero, ti costringe a dare subito risposte immediate! Tutto ciò rende questa attività professionale molto interessante ed emozionante, contribuendo altresì al tuo arricchimento personale. La penso come il fotografo Alberto Garcia-Alix: la fotografia è come un gioco. Ed allora mi pongo delle domande, su quale esperienze vorrei vivere. La fotorafia mi permette di confrontarmi con le situazioni, mi mette faccia a faccia con ciò di cui voglio fare esperienza.

Che tipo di immagini ha ripreso, e con quale fotocamera?

Ho avuto la lente solo per un breve periodo, durante il quale l’ho utilizzata in un viaggio nel sud della Spagna. Per pura coincidenza, quando ero in possesso dell’obbiettivo, stavo leggendo un libro di Edward Weston, con ritratti, foto di nudo e paesaggi come tema principale. L’Achromat è stata perfetta per il mio stile e per quello di Weston, pertanto non ci ho pensato due volte prima di creare un tributo a questo grande maestro.

Per me, i soggetti fotograficamente più interessanti sono i ritratti ed i paesaggi. Penso che non mi stancherò mai di viaggiare e di incontrare persone; l’unica cosa di cui ho bisogno è una fotocamera che posso portare con me agevolmente ma nello stesso tempo con una elevata qualità dal punto di vista artistico. Questo è ciò che conta per me e pertanto quando ho avuto la possibilità di testare la lente l’ho montata su una Leica M420 mediante un adattatore per l’attacco Nikon F.

Data l’affascinante storia di questo obbiettivo, mi consenta di proporle un gioco di associazioni di idee. A cosa ha pensato quando ha visto per la prima volta la Daguerreotype Art Lens? Alla sua particolarità costruttiva?

Io ho imparato tutto sulla fotografia e sulla storia dell’arte quand’ero uno studente, pertanto conosco perfettamente Fox Talbot o Louis Daguerre. Pertanto quando ho visto per la prima volta la lente ho subito pensato a questi due personaggi.

Dal punto di vista costruttivo, la trovo molto robusta, con una ghiera di messa a fuoco morbida e precisa, con un ampio angolo di regolazione, che la rende molto interessante per i ritratti. Oltretutto, la sua focale di 64mm permette di stare a distanza ottimale dal soggetto, permettendo al fotografo di muoversi in modo naturale senza grossi spostamenti, e di mantenere una interazione col soggetto. E’ l’ideale anche per i paesaggi, ti permette di realizzare immagini possenti. E’ una lente sferica solo parzialmente corretta, tale da creare così una ridotta area di messa a fuoco. Pertanto, quando la usi con delle macchine 35mm (a pellicola o col sensore full frame) apprezzerai al massimo questa sua caratteristica ed il suo look unico. Ti permette di creare immagini con una profondità incredibile, e l’assenza di contrasto negli angoli permette di evidenziare meglio il soggetto centrale, come in una specie di effetto tridimensionale.

La Daguerreotype Art Lens le ha permesso di ottenere qualche effetto particolare? Ci illustri la sua prima sessione fotografica con questo obbiettivo.

Oggigiorno si vorrebbero correggere tutte le imperzioni ottiche, al fine di creare delle immagini di alta qualità, che tuttavia risultano prive di personalità. Si progettano ottiche con gli stessi schemi e con i medesimi materiali. L’Achromat ti porta indietro nel tempo quando la fotografia era una scienza sperimentale, ed allo stesso tempo ti sorprende per il suo carattere artistico e creativo. L’aspetto vintage delle foto è lampante e quando tu osservi una foto scattata con l’Achromat capisci subito che si tratta di una lente davvero speciale. Sono abituato ad usare lenti costose e dallo schema ottico tecnologicamente all’avanguardia, come obbiettivi apocromatici o con elementi asferici, con tutti i tipi di trattamenti, veri e propri capolavori di ingegneria. Ma questa lente è davvero unica; la adoro: usarla è stata una magnifica avventura. Mi ha fatto sentire in gran forma, ed avrei desiderato tenerla con me ancora un po’, per provarla ad esempio in situazioni di controluce. L’ho apprezzata tantissimo durante il periodo in cui l’ho avuta in prestito,

La lente si inserisce nella tradizione della fotografia sperimentale di Lomography. Quali effetti speciali ha ottenuto con quest’obbiettivo?

Prima di scattare, devi pensare innanzitutto alla scelta del diaframma. Per me è stata una novità quella di poter disporre di diverse lamine tenute insieme in un portachiavi. Devi scegliere quella giusta e inserirla nella lente, e questa è una procedura davvero speciale. La differenza tra una lamina e l’altra è talmente evidente che ti sembra di scattare con due obbiettivi differenti. Nel caso dei ritratti, puoi creare immagini morbide a diagrammi aperti e nitide con una minore apertura. Questo è un suo punto di forza evidente.

Considerando le sue esigenze fotografiche, qual è la miglior caratteristica della Daguerreotype Art Lens?

Vorrei dire che in un mondo globalizzato ove tutti scattano foto con le stesse macchine, la scelta di una lente che la maggior parte delle persone non usa, così come quella di una fotocamera differente, ti permette di personalizzare il tuo stile.

Dopotutto, perchè usare un’obiettivo speciale?

Io credo che Lomography abbia riportato alla luce il lato sperimentale della fotografia. Oggigiorno siamo limitati da ciò che ci viene offerto dai grandi produttori, e Lomography permette invece ai giovani fotografi di avere l’opportunità di una differente avventura fotografica. Oltretutto, questa lente non è così costosa rispetto ad altri obbiettivi ed accessori professionali. Quando hai preso un po’ di confidenza con le fotocamere, ti rendo conto che ci sono obbiettivi che hanno una propria personalità, ed alcuni di essi sono addirittura diventati leggendari. Ricordo ciò che Araki disse in un intervista: Se tu vuoi imparare qualcosa a livello fotografico, devi cambiare spesso la tua fotocamera. E penso che ciò sia vero. Quest è l’avventura a cui mi riferisco. E per questo scopo la Achromat ha una notevole importanza.

Passiamo alla parte tecnica: ha qualche suggerimento da dare a chi la usa per la prima volta?

Dato che conosciamo soltanto la massima apertura della lente (2,9), consiglierei di usare le lamine del diaframma seguendo il proprio istinto. Per esempio, ho scattato la foto dell’uomo a cavallo scegliendo la lamina quasi casualmente! La cosa migliore da fare è seguire il flusso delle idee e sperimentare. Non limitarti solo ad usare la massima e la minima apertura, provale tutte senza timore, gli effetti saranno sorprendenti. Consiglio di scattare come nel 1839, con un cavalletto. Pensando accuratamente alla posa nel ritratto, alla composizione, e lasciando fare tutto il resto alla Achromat. Amerai i risultati ottenuti!


Approfondisci il lavoro artistico di Pablo Rodrigo’s visitando il suo sito ufficiale, Facebook e la sua pagina Instagram.


La Daguerreotype Achromat 2.9/64 Art Lens, ispirata al un senso estetico ormai perduto, rappresenta il ritorno della fotografia magica e sognante. La Daguerreotype Achromat, costituisce l’essenza della prima lente fotografica mai prodotta, coniugando la tecnologica contemporanea con il carattere pittorialista del XIX secolo. Questo obiettivo lavorato a mano, con le lamelle dei diaframmi Lumière e Aquarelle, è compatibile con fotocamere con montaggio Canon EF, Nikon F oppure Pentax K, pemettendoti di creare sia immagini morbide che dettagli nitidi, ed arricchisce la famiglia delle lenti artistiche Lomography.

Scritto da ellakoppensteiner il 2016-05-13 in #gear #news #daguerreotype #kickstarter #achromat #artlens #lomographyartlenses #daguerreotype-achromat-art-lens
tradotto da sirio174

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