Prime impressioni con Neptune Convertible Art Lens: Walter Meregalli

Walter Meregalli lavora nel mondo della fotografia e comunicazione da ormai 25 anni e ama viaggiare. Negli ultimi quindici anni ha sviluppato un amore particolare per l'India, dove ritorna puntalmente per immortalarne la bellezza e entrare in contatto con le personi locali.
Gli abbiamo inviato Neptune Convertible Art Lens System per il suo ultimo viaggio: vediamo le sue prime impressioni e conosciamolo meglio in questa breve intervista.

Ciao Walter, benvenuto su Lomography. Qual è il tuo background nella fotografia?

Ho cominciato a fotografare per gioco, imitando mio padre, fino a quando un suo caro amico e collega si è preso in carico la voglia di seguirmi e di consigliarmi. La fortuna ha voluto che si trattasse di Piero Donzelli, uno dei fotografi italiani più rappresentativi - e purtroppo meno celebrati - degli anni '50.
Da allora non ho mai smesso. Nei primi anni Novanta ho aperto uno studio di comunicazione e la fotografia, via via, ha assunto un ruolo sempre più importante al suo interno.
Non riesco a vedermi senza la possibilità di fissare quello che mi circonda in coppie di tempo e diaframma.

Come è nato il tuo progetto Fotografia in viaggio e cosa rappresenta per te?

Il progetto è nato 5 anni fa. Onestamente non mi ero posto un obiettivo particolare, Fotografia in Viaggio serviva principalmente per supportare le neonata attività di photo tour, da qui la scelta del nome.
Ho poi pensato di allargarne la portata e di fonderla con il mio blog Fotografia Facile, che avevo aperto da poco e che si indirizzava ai principianti, cercando di dare loro qualche dritta, senza usare paroloni o nascondersi dietro tecnicismi.
Piano piano la community è cresciuta, fino a raggiungere i numeri di oggi: siamo la community Facebook indipendente più vasta dedicata alla fotografia. Ci tengo a sottolineare "indipendente" perché Fotografia in Viaggio non è legata a nessun marchio commerciale del mercato. Questo mi rende molto orgoglioso: significa che quando ci si mette passione e si producono contenuti originali interessanti, il pubblico ti premia. Non sono soltanto i 240 mila follower a rendermi particolarmente felice, sebbene il numero sia di tutto rispetto, ma è soprattutto il coinvolgimento dimostrato dalla community a darmi grandi soddisfazioni.

Come definiresti il tuo stile fotografico?

Questa è una domanda alla quale non so rispondere, sinceramente. Se riguardo scatti fatti anche soltanto qualche anno fa, mi rendo conto di come il mio modo di fotografare sia qualcosa in continuo divenire - e la cosa mi piace.
Penso di utilizzare un linguaggio fotografico che è un po' la sintesi di stili diversi, con un unico obiettivo: raccontare "storie" attraverso le immagini.
Non ho un approccio criptico o particolarmente sofisticato, preferisco affidarmi alla semplicità.

Amo le inquadrature asciutte. Amo la composizione. Amo mischiare luce ambientale e flash. Sono affascinato dalla luce decisa, quella che crea ombre, contrasti. Sono intrigato dal colore.

Tra tutte le derive della fotografia, quella che più mi rappresenta è il ritratto ambientato, che influenza pesantemente tutta la mia fotografia di viaggio - difficilmente affido il racconto di un luogo ad un paesaggio, preferisco sempre farlo attraverso l'elemento umano.

C'è qualche fotografo a cui ti sei ispirato particolarmente durante questi anni?

Ce ne sono almeno una manciata. Su tutti due: Steve McCurry e Joe McNally. Dal primo, ho cercato di rubare la capacità di raccontare storie attraverso i volti e la capacità di cogliere "l'istante rubato", come lo chiama lui. Dal secondo, invece, la tecnica dell'utilizzo del flash, tanto da diventarne praticamente dipendente.
Altri nomi poi mi hanno ispirato e influenzato: Gianni Berengo Gardin e Ragu Rhai, lper la loro capacità di sintetizzare storie di vita quotidiana in scatti fotografici.
E poi, su tutti... Michelangelo Merisi, detto Caravaggio.

Ci puoi raccontare del tuo viaggio in India?

Da quasi quindici anni India e Nepal sono diventati la mia seconda casa, almeno a giudicare da quante volte ci sono tornato.
Non a caso India e Nepal sono la destinazione principali dei viaggi fotografici che organizzo attraverso il mio progetto Photo Avventure. Nonostante ci torni con regolarità, l'India si conferma una continua scoperta.

Hai avuto difficoltà a fare ritratti alle persone? Qual è la tua strategia di approccio?

Ritrarre le persone in India è una delle cose più facili, forse. Difficilmente si negano e quasi sempre si dimostrano molto contenti nel farsi ritrarre. Il bello di fotografare gli indiani è che potresti farlo per un'intera vita e non avere due ritratti uguali, tante sono le mescolanze etniche che compongo quel popolo.

Sono affascinato dalla fierezza di certi sguardi, dai colori, dai tratti somatici.

Fatta eccezione per qualche scatto rubato, di solito approccio apertamente le persone che voglio ritrarre, chiedo loro il permesso e molte volte mi fermo a scambiare qualche parola, sia prima, sia dopo lo scatto.
Qualche volta un semplice Posso farti una foto? apre la strada a lunghe chiacchierate o a inviti a seguirli nelle loro case, dove sedersi e bere del tè assieme, o nei loro negozi e a passare del tempo assieme. Questo mi piace dell'India.

La tua prossima meta?

Marocco. E poi nuovamente India, nel 2018, ci tornerò almeno tre volte - in Rajasthan in primavera, in Kerala in agosto e nel Madhya Pradesh in ottobre, accompagnando i gruppi di Photo Avventure.

Come si è adattato Neptune Convertible Art lens System al tuo stile di scatto e per quali tipologie di progetti lo vedi adatto?

Voglio essere onesto: non è stato semplicissimo. Da anni non ero più abituato alla messa a fuoco manuale come costante e ci ho messo un po' a prendere la mano.
Diciamo che sono io ad essermi adattato a Neptune. Ho cercato di sfruttare il massimo del bokeh offerto a tutta apertura e Neptune mi ha ripagato. Ho anche scritto un articolo sul mio blog riguardo alle mie impressioni.


Grazie mille a Walter per aver condiviso con noi la sua esperienza. Potete visitare la sua pagina Facebook e profilo Instagram.

Fotocamera: Nikon D810

Scritto da lomosmarti il 2017-09-23 in #persone #nikon #india #convertible-art-lens #fotografia-di-viaggio

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