Smena revival - un amore senza fine
12 7 Share TweetIl talentuoso lomografo, antoniodivilio, ha acquistato la sua Smena in un mercatino dell'usato durante un viaggio a Varsavia. Ha scelto questìanno, dopo due anni, di riprenderla e scattare un pochino di foto e di raccontarci le sue impressioni
Ciao Antonio, abbiamo notato i tuoi scatti con la fotocamera Smena. E' da molto tempo che la usi?
Ciao a tutta la community di Lomography, è sempre un piacere rispondere alle vostre interviste. Non è da tantissimo tempo che uso la Smena Symbol. L’ho acquistata due anni fa durante un viaggio in Polonia in un mercatino di fotografia a Varsavia, un paradiso. L’ho pagata pochissimi sloti che equivalgono a 6 euro compresa di tracolla e custodia originale, bellissima. Dopo aver sbagliato lo sviluppo del primo rullo con la Smena è stata per me una questione di principio continuare ad usarla e da allora ci scatto abbastanza di frequente.
Quali sono le tue prime impressioni su questa fotocamera sovietica?
Personalmente devo dire che dal punto di vista estetico mi ha colpito da subito. È una macchina molto retrò, essenziale, completamente meccanica, perfetta per imparare i rudimenti della lomografia, con le simpaticissime immagini metereologiche, la levetta anteriore di scatto e la messa a fuoco a zona. L’impressione è quella di una scatoletta molto molto resistente e compatta, di dimensioni abbastanza contenute da finire in un tascone. La sua qualità migliore per me è la sicurezza, sia fisica che di rendimento, per dirla in gergo semplice: con la Smena esce sempre qualcosa. Mi piace immaginare che sia fatta con pezzi di carrarmati sovietici squagliati e riassemblati, anzi voglio pensare che sia proprio così haha.
Quali impostazioni hai utilizzato per scattare i tuoi scatti?
Ho scattato l’ultimo rullo a 100 ISO, una pellicola da 200 scaduta di edicola. Spesso e volentieri ho seguito la filosofia del Sunny 16 e con buoni risultati. Mi preme dire che grazie alla lente in vetro la Smena si è rivelata una macchina luminosissima, rendendo molto bene negli spazi chiusi e che permette di chiudere molto e senza paura, come piace a me, negli spazi aperti (opzione che consiglio vivamente a chi non ama smarmellare). Mano ferma e nessun timore!
Hai utilizzato delle pellicole pellicole scadute. La scelta è stata stilistica o dettata dal fato?
L’uso della pellicola scaduta è per me una boccata di libertà e di sperimentazione. Quando viaggio ad esempio sono sempre alla ricerca di pellicole scadute, sia per la curiosità di conoscere vecchie pellicole fuori produzione che per l’aspetto economico. Non ho mai trovato necessario investire tanti soldi per seguire la mia passione lomografica, in questo senso forse è uno stile, ma fondamentalmente scatto con quello che mi capita, che è a mio avviso il miglior modo per aprire le porte della sperimentazione. Le pellicole scadute ti permettono di provare le macchine e ti danno più libertà di rischio: conoscere le pellicole scadute significa anche creare, volontariamente o meno, le atmosfere e gli immaginari della propria fotografia.
Ci racconti cosa hai fatografato?
Mi sono divertito con dei ritratti o soggetti precisi sia in interno che in esterno, cercando una fotografia più sporca, con un linguaggio street ma non rinunciando alla staticità e all'inquadratura. La fortuna di scattare a Napoli è che le sue scenografie sono infinite, ti permette di coltivare diversi linguaggi, non vincolandoti a nessun tipo di immagine o concetto. Ho pensato alla Smena come un buon mezzo espressivo per catturare gli aspetti più underground, più segreti e meno convenzionali, di questa città.
Cosa suggerisci a chi vorrebbe provarla?
A chi vorrebbe provarla suggerisco innanzitutto di fidarsi della Smena perché è una macchina affidabilissima e che fa esattamente quello che gli dici di fare, per cui è perfetta per imparare, basta non farsi spaventare dalla completa “meccanicità” della macchina, perché ne è proprio la sua forza. Dovendo impostare tutto, si riflette un po’ in più prima dello scatto ma pur non essendo impeccabili, la fantastica lente vi sorprenderà. Per questo motivo credo sia una macchina versatile: i risultati degli sviluppi vi sorprenderanno sempre. Non usate pellicole troppo luminose e godetevi il rumore dello shutter a levetta. Ah, ultima cosa, non la posate sulla mensola per troppo tempo.
Grazie antoniodivilio, per aver condiviso la tua esperienza e per la disponibilità con questa intervista. Non dimenticate di seguire la sua Lomohome antoniodivilio
Siete anche voi impressionati dalla lente della Smena? Cosa ne pensate? E' anche per voi una fotocamera versatile? Scrivete qui nei commenti cosa ne pensate!
2019-09-13 #persone
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