Viaggi Analogici: Un Mese in Marocco

In questo racconto sul viaggio, la studentessa e lomografa Amichay Tamar, in arte @tamat, ci concede il privilegio di assistere al suo soggiorno di un mese nel montuoso Regno del Marocco. Ecco le sue immagini e parole riguardo alle avventure e alle amicizie che ha fatto lungo il percorso:

Credits: tamat
Ho viaggiato in Marocco per un mese a cavallo tra dicembre e gennaio, in uno dei periodi, probabilmente, più turistici. Se scegliete di viaggiare in questa stagione (dato che nel mio caso era molto piovoso), consiglio di portare un impermeabile: potrebbe rivelarsi il vostro migliore amico. Ad ogni modo, mi sono goduta la mia avventura, soprattutto tra le montagne dell'Atlante, a Fez, Chefchaouen, Essaouira e Agadir, giusto per elencare i miei posti preferiti (non soltanto per la loro bellezza paesaggistica, ma anche per l'atmosfera rilassata).
Un momento importante del mio viaggio è stata l'escursione attraverso la valle di Ziz con una guida locale, Ahmed Abdel Aziz Mahmoud (il Tuareg con la sciarpa blu), che ho incontrato lì e col quale sono diventata amica. Mi parlava in francese e in un inglese maccheronico. Anche se non parlo francese, abbiamo avuto lunghe conversazioni. Mi spiegava le diverse colture che crescono nella valle mentre camminavamo tra campi di patate e uliveti. Mi ha insegnato molto sullo stile di vita e sulle abitudini marocchine, era molto caloroso e accogliente (lo stesso vale per quasi tutte le persone che ho incontrato in Marocco).
Credits: tamat
Anche se la cucina marocchina è piena di verdure e legumi, la gente del posto ha cucinato volentieri per me versioni vegetariane di piatti tradizionali, di solito a base di carne (da vegetariana, è stata una vera fortuna). A Rabat, sono stata invitata a mangiare cous-cous a casa di una famiglia locale. Ho sempre amato il cous-cous e ho voluto tanto assaggiare quello marocchino. Il piatto che la famiglia ha preparato, che si mangia per tradizione il venerdì, era qualcosa che non avevo mai gustato prima. Era paradisiaco. Il cous-cous era fresco ed è stato preparato da zero. Lo abbiamo mangiato con verdure al vapore, tutti insieme dallo stesso piatto (come suggerisce la tradizione culinaria marocchina).
Credits: tamat
Non credo di aver mai bevuto così tanto tè che in Marocco. Il tè alla menta è associato all'ospitalità marocchina e viene offerto (a volte con insistenza) in ogni momento del giorno. All'inizio, ho pensato fosse semplicemente acqua calda e menta, perciò ho aggiunto zucchero alla mia tazza, come faccio sempre. In Marocco, però, il tè alla menta tradizionale è davvero dolce, perché aggiungono circa tre cubetti di zucchero per ogni caraffa (che, come potrete immaginare, è molto!). Eppure, si impara ad apprezzare questo sapore e anche la funzione sociale del tè alla menta (che consiglio vivamente di provare).

Scritto da Luca Mantenuto il 2019-11-30 in #luoghi

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