Alla scoperta di citoscheletro

Citoscheletro è un appassionato lomografo che viene da Burano, una delle isole più belle d'Italia (e del mondo, come ci spiega più avanti). Prova le combinazioni di macchine fotografiche e pellicole più varie: quella tra Diana Mini e Lomography Redscale XR 50-200 35mm ci ha davvero incuriosito!

Ciao citoscheletro e benvenuto su Lomography! Quando e come è iniziata la tua passione per la fotografia analogica?

Ho sempre amato la fotografia, ma non ero mai uscito dal confine del digitale: non facevo altro che scattare macrofotografie agli insetti. Attratto forse da qualche vecchia foto di famiglia, nell’estate del 2016 ho iniziato a modificare le mie foto applicandovi filtri vintage, sentendo però che non c’era nulla di vero nel risultato finale. Ho cominciato quindi a documentarmi sul web e così ho scoperto il sito, dal quale ho poi acquistato la mia prima analogica: la Diana Mini!

Credits: citoscheletro

Da cosa ti fai ispirare per scattare una fotografia?

A volte mi capita di svegliarmi e, ancora steso sul letto, di progettare mentalmente ciò che dovrò fotografare, con che macchina e con che pellicola, calcolando minuziosamente ogni dettaglio. A metà pomeriggio, invece, mi ritrovo deciso a rincorrere il gatto per casa e a buttare un rullino in sue foto mosse e sottoesposte mentre cerca di nascondersi, pensando di aver prodotto chissà quale capolavoro di arte visiva. Molte persone si lasciano ispirare dall’ambiente esterno, dagli altri e dalla natura. L’ispirazione, a me, arriva da dentro: posso essere di fronte ad una scena estremamente interessante, ma se non sono nel mood giusto probabilmente neanche mi viene in mente di fotografarla.

Com'è stato scattare con la Diana Mini?

Utilizzo diverse macchine fotografiche analogiche, ma nessuna mi trasmette il vero senso di lomografia come la Diana Mini. La semplicità di utilizzo, il design, la plastica… non puoi dire di essere un lomografo se non ne possiedi una! Certo, non è sempre tutto rose e fiori. Scattare con questa macchina è un po’ una roulette russa: un rullino su dieci esce come te lo aspettavi, gli altri nove esattamente l’opposto. Ma non è proprio questo lo spirito della lomografia?

Credits: citoscheletro

Le tue fotografie raccontano la tua vita quotidiana, le tue avventure nel tempo libero. E poi, abbiamo visto che vieni da Burano! Una piccola isola piena, però, di spunti fotografici. Dico bene?

Burano e la fotografia sono sempre andati d’accordo: ci sono giorni in cui non riesci a passare per una calle perché i turisti bloccano il passaggio. Per quanto possa essere stressante, io trovo molto appagante vedere cittadini da ogni parte del mondo venire appositamente per fotografare il paesaggio che solo quest’isola offre. Molti vistatori, però, tendono a non vivere appieno il luogo per la smania di mostrare nei social network le foto dei posti incredibili che stanno visitando, senza magari rendersi conto in che isola si trovano: è divertente vedere come la gente inverta i nomi delle diverse isole dopo magari averle visitate tutte! In molte mie foto, però, Burano non appare. Solitamente mi piace usare l’isola come sfondo e non come soggetto principale: immagino sia perché, vivendoci, sono abituato alle case variopinte e alle strade strettissime. Ogni tanto mi chiedo: che foto scatterei se non conoscessi già ogni angolo di questo posto?

Credits: citoscheletro

Perché, nello scatto da noi selezionato, hai scelto la Lomochrome RedScale? L'avevi già provata?

Avevo già provato questa pellicola, ma non l’avevo mai provata con la Diana Mini. E vi dirò, è stata una piacevole scoperta: dopo aver sviluppato le foto, mi sono reso conto che non era assolutamente quello l’effetto che avrei voluto ottenere. Nel giorno in cui ho scattato quelle foto, a Burano c’era l’acqua alta e avevo deciso che sarei uscito ad immortalare gli isolani che, abituati da sempre a convivere con questo problema, proseguivano la loro quotidianità nonostante le caviglie bagnate: bambini che si rincorrono, vecchi signori al ristorante e casalinghe alle prese con le pulizie. Certo, mi aspettavo di ottenere delle foto con toni caldi, ma non mi aspettavo di ritrovarmi un rullino completamente… giallo! Alla fine, però, sono stato piuttosto soddisfatto: non sarò riuscito a farvi vedere come si vive con l’acqua alta, ma almeno ora avrete un’idea di come sarebbe Burano se le case fossero tutte di un solo colore.

Credits: citoscheletro

Cosa rende un fotografo un bravo fotografo?

Giusto per citarne tre: ISO, tempo di scatto e diaframma sono forse quei parametri fondamentali che ogni fotografo dovrebbe saper gestire, dall’entusiasta con la sua prima Diana al professionista con la reflex. Io, che appartengo alla prima categoria, preferisco fare esperienza continuando a testare quante più macchine e pellicole possibili, giocando con le luci e con le esposizioni. Questo non mi rende un bravo fotografo, tutt’altro: mi rende una persona che possiede delle macchine fotografiche. Per essere un fotografo (e possibilmente uno bravo) ci vogliono studio, tecnica, esperienza e una giusta dose di creatività.

Hai qualche consiglio da dare ai membri della nostra community?

Solo due cose: portate sempre con voi la vostra macchina preferita e non dimenticate mai di fare scorta di rullini! E venite a visitare Burano, l’isola più bella del mondo: non può mancare nella vostra collezione fotografica!

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Grazie per questa divertente e utile intervista! Seguite citoscheletro su Instagram e sul nostro Magazine

Scritto da Luca Mantenuto il 2020-01-24 in #cultura #persone #luoghi

Lomography Diana Mini & Flash Half-frame & Square Camera

La Diana Mini utilizza rullini 35mm e realizza scatti sognanti e lo-fi. La fotocamera permette di scegliere tra scatti formato half frame e square frame. Presenta inoltre una funzione per la modalità Bulb e permette di realizzare lunghe esposizioni e crazy light painting!

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