Bici, graffiti, skate: gli scatti di Cento Canesio

Grafico di professione, con una passione per lo skate, le bici e la fotografia. Vi presentiamo il nostro nuovo LomoAmigo: Cento Canesio.

Ciao, introduciti in poche righe alla nostra community: chi sei, cosa fai?

Ciao, mi chiamo Stefano, ma tutti mi conoscono meglio come Cento (Canesio) e di base provengo dal mondo dei graffiti e dello skate. Al momento faccio il grafico e disegno principalmente per l’abbigliamento.

Tu e la bici: com’è nata questa passione?

Qualche anno fa alcuni amici di vecchia data, provenienti dai miei stessi mondi (graffiti, skate, musica), si sono avvicinati al mondo delle bici a scatto fisso e all’inizio mi sembrava un po’ di rivivere quello che vivevo agli inizi degli anni '90 con lo skate; da lì ho cominciato ad andare sempre in bici e ad usarla come unico mio mezzo di locomozione.

Sappiamo che hai un team di bike-polo, i Tigers. Raccontaci un po’, cos’è il bike polo?

Sì, da qualche anno ho questo team che si chiama Tigers. Io e il mio compagno di squadra, Tobia, avevamo iniziato a giocare a polo a Vicenza con i ragazzi di Riding in Circle; da lì’ siamo andati in giro per l’Europa in cerca di tornei. Poco dopo si è unito Mattia - viaggiando molto siamo diventati parte di questa community internazionale che si ritrova ai vari appuntamenti in Italia, Europa e non solo (l’anno scorso abbiamo partecipato a tornei a Seattle e a Vancouver).
Il bike polo è uno sport semplice: una bici, una mazza una pallina e si gioca 3 contro 3, molto simile all’hockey come gioco. Ma lo spirito che al momento lo spinge è unico e veramente genuino, forse è per questo che ci dedico molto tempo.

Qualche aneddoto divertente/imbarazzante sui Tigers?

Ah ah ah ne avrei parecchi, ma posso dirti che ai tornei, essendo tutti in festa, capita veramente di tutto! Ricordo che a Parigi Tobia, dopo essersi buttato nel Canal Saint Martin in piena notte per nuotare, è arrivato da noi con un telaio in mano dicendo che gliel’aveva regalato un tizio, mentre un taxista spruzzava gli altri polisti con lo spray al peperoncino… Ce ne sarebbero davvero mille di storie sa raccontare...Forse alla fine della nostra carriera scriveremo una biografia dei Tigers ahahah.

Qual è il tuo rapporto con la fotografia? Sei uno dallo scatto facile, digitale e via, o ti piace soffermarti a studiare inquadratura, messa a fuoco etc.?

La fotografia è sempre stata importante per me, anzi diciamo che ho un po’ mollato il colpo proprio con l’avvento del digitale. All'epoca in cui ero molto attivo con i graffiiti si usava l’analogico, quindi ho scatole e scatole piene di foto, per la maggior parte di pezzi che ho fatto; poi per un periodo ho avuto una Canon eos 5 e ho fatto molte foto. Dopo essere passato ad una piccola digitale, ho cominciato pian piano a fare meno foto; con Lomography, però, è stato divertentissimo riprovare l’ebrezza di fotografare e avere di nuovo l’emozione di dover aspettare per vedere le foto, andare a prenderle sviluppate e avere la sorpresa del risultato.. è stato veramente divertente.

Ti abbiamo fatto provare una Diana Mini. Com’è andata? Amore a prima vista o relazione difficile?

Come ho gia’ detto sopra, il flashback di tornare a sviluppare le foto ed attendere lo sviluppo è stato veramente fantastico, soprattutto con una macchina nuova che magari ancora non sai come usare.
È una macchina divertente e permette di avere ottimi risultati e foto belle anche se non sei un professionista; è un po' come giocare, ti mette di buon umore, anche perché scatti con una mini macchina che sembra un po’ un giocattolo.

C’è stato un momento in cui hai detto: "Accidenti, non ho con me la mia Diana Mini!"?

Sì, giuro di si! Poi diventa un po’ un' abitudine, comunque sarebbe figo poter veramente immortalare tutto in modo spontaneo. Il pacco è che, se non sei abituato, capita di uscire e dimenticartela e poi te ne rendi conto dopo. Ma la volta che ho ciccato di piu’ è stato quando, caricando il rullino, per errore ho fatto rientrare la linguetta, capito come?! Ed era l’unico rullino che avevo e per tutta la sera! Ho rosicato perché mi sembrava ancor di più che avrei potuto fare delle foto, ma non c’era possibilita’ di trovare altri rullini.

In occasione del Bicycle Film Festival, abbiamo deciso di allestire una mostra presso il nostro Lomography Gallery Store di Milano con le tue foto. Raccontaci un po’ i tuoi scatti: cosa rappresentano, quando li hai realizzati?

Diciamo che sono stati fatti in un lasco di tempo abbastanza breve; rappresentano un po’ le cose in cui mi trovo in mezzo di più, cioè il bike polo, la bici in generale ma anche lo skate o la bmx, i miei amici ecc. Nulla di speciale forse, ma ai miei occhi sono cose molto importanti.

Tra le foto che hai scattato qual è la tua preferita e perché?

A me piace da morire fotografare (anche se mi rendo conto sia una cosa banale) il manubrio della bici mentre sto correndo; andare in bici è una cosa che mi fa star bene e ciò che io vedo mentre corro è la mia visuale ed è la visuale in un momento in cui sto bene. Anche se sono di cattivo umore, la bici mi sfoga e magari mi rimette il sorriso sulle labbra, vorrei passare più tempo possibile in sella.

Se potessi ritrarre una persona, famosa o no, chi fotograferesti e perché?

Mi piacerebbe fare una foto a Jason Lee, non c’è un motivo particolare, ma a freddo, di fronte a questa domanda, è la prima persona che mi è venuta in mente. Lo seguivo molto come skater e poi mi piaceva un sacco il suo telefilm; ha una faccia simpatica, tutto qui, forse ho pensato ad una faccia simpatica e mi è venuto in mente lui.

Scritto da stea il 2020-01-09 in #persone

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