Intervista a Dino Lucchese: editoria analogica

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Dino Lucchese, giovane fotografo iscritto all'Accademia di Belle Arti di Lecce, ci racconta come ha realizzato il suo primo progetto editoriale... in analogico! Tradotto letteralmente, il titolo del suo progetto vuol dire "ceneri di un centro commerciale" e il mood che traspare dalla serie fotografica, infatti, è un po' desolante, ma non negativo. In una parola, agrodolce. Giovani modelli, dalle espressioni tristi o dallo sguardo assente. Una luce naturale che trasmette tranquillità, ma in un luogo abbandonato. Il tema concettuale è forse quello della sospensione, delle persone e degli edifici.

Credits: Dino Lucchese

Ciao, Dino! Presentati ai nostri amici lomografi!

Ciao! Sono un ragazzo di Taranto di 22 anni, frequento l'Accademia di Belle Arti di Lecce, scatto da quando avevo all'incirca 15 anni. Dopo le foto di "rito" a gattini e tramonti, ho cominciato a fotografare con più progettualità, solo e unicamente grazie a delle persone che mi hanno aiutato a capire cosa volessi raccontare (grazie Viviana e Salsa), così facendo sono riuscito ad aprirmi da questo punto di vista, cercando di migliorare ogni giorno di più.

Come e quando hai iniziato a scattare in analogico?

Ho iniziato all'incirca 2 anni fa, e il come è abbastanza banale: ho trovato la vecchia Yashica di mio padre nell'armadio tra vecchi vestiti in velluto a coste e scatoloni made in Germania Est. Mia nonna, poi, mi ha regalato qualche rullino scaduto prodotto da brand non ben identificati. Passato qualche giorno avevo finito e via, tutto al laboratorio più vicino!
La scintilla è scattata quando ho ritirato i primi negativi, è stato come se avessi incontrato il vero amore: un momento congelato in un'emulsione; non un file ma della luce ferma, immortale e tangibile. Magico, ho pensato. Se dovessi fare un paragone per farvi capire ciò che stava succedendo nella mia testa in quel momento, vi direi che era come trovarsi all'improvviso Emma Stone di fronte, pronta per essere immortalata in un servizio esclusivo.

Credits: Dino Lucchese

Parlaci del tuo progetto Mall Ashes: com'è nato e come è stato portato avanti?

È il primo progetto che realizzo interamente con pellicola. Il focus progettuale è quello di riuscire a sposare l'appariscenza dei modelli (dominati da colori saturi) con la piattezza e la desolazione (quindi, una scena decisamente grigia ma esteticamente affascinante) di un centro commerciale abbandonato, creando così un'atmosfera decadente. Il progetto è nato semplicemente perché avevo voglia di avvicinarmi alla fotografia di moda o comunque a una fotografia dove anche i vestiti avessero un ruolo da protagonista. La pre-produzione è durata all'incirca due settimane, che sono state dedicate a: trovare la location, capire quale fosse il trucco giusto con la make-up artist, scegliere i vestiti con i modelli in base ad una certa palette stabilita in precedenza, decidere l'illuminazione migliore (alla fine, ho optato per una luce naturale delle ore di sole del primo pomeriggio con un pannello riflettente usato ogni tanto per riuscire a gestirla meglio).

Hai dei consigli per chi volesse realizzare un set fotografico del genere?

La prima cosa che mi viene in mente è: fatevi dare una mano da qualcuno: prendersi carico di tutto è inutile, oltre che controproducente. Inoltre, un occhio critico in più non fa mai male. Secondo, non fatevi problemi a far rimanere i modelli in posa per un po' di più durante lo scatto e ricordate che a volte non scattare è la cosa giusta.

Credits: Dino Lucchese

Cosa rende un fotografo un grande fotografo?

Oggi fare belle fotografie è veramente semplice, tutti possono realizzarne di splendide! Ciò che però dovrebbe saper fare un bravo fotografo è riuscire a comprendere i linguaggi fotografici, affinché si possa parlare visivamente con il proprio pubblico. Quindi, in sostanza, liberarsi dalle solite singole foto esteticamente appaganti e abbracciare la magia di una storia comprensibile al primo sguardo dello spettatore.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Riuscire a finire l'Accademia, sviluppare qualche altro editoriale, portare avanti idee che ho nel diario da un po' e risparmiare per qualche rullino in più!

Credits: Dino Lucchese

Fotografia: Dino Lucchese
Make up: Jole Scalone
Modelli: Nicole Adamo e Salvatore Palma
Aiuto scenografia: Victor Scorrano


Grazie a Dino per questa intervista sincera e interessante! Seguitelo sulla sua Lomohome e su Instagram

Scritto da Luca Mantenuto il 2020-03-27 in #persone

3 Commenti

  1. poesianellestrade
    poesianellestrade ·

    "Oggi fare belle fotografie è veramente semplice, tutti possono realizzarne di splendide! Ciò che però dovrebbe saper fare un bravo fotografo è riuscire a comprendere i linguaggi fotografici, affinché si possa parlare visivamente con il proprio pubblico. "

    e qui scatta la standing-ovation :)

  2. lomomante
    lomomante ·

    Concordo pienamente :D

  3. brodinostar
    brodinostar ·

    @poesianellestrade grazie mille bello, apprezzo molto <3

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