"Two Point, Oh": una fanzine di Sadie Bailey

I progetti personali, senza troppi giri di parole, avranno sempre un posto speciale nel cuore di ogni fotografo. Limpida espressione della propria anima. Sadie Bailey, ci ha riportato al suo racconto Sorry, You're Not on the Itinerary, che ha pubblicato un anno fa. Sfruttando di nuovo il bianco e nero, scattato durante un viaggio, questo secondo racconto fotografico come il primo colpisce dritto al cuore lo spettatore, appagando l'occhio.

Two Point, Oh © Sadie Bailey

Con la sua nuova fanzine, "Two Point, Oh", Sadie ha voluto mostrare un altro lato del suo lavoro. Mentre condivide la stessa atmosfera impolverata e rabbiosa di "Itinerary", il viaggio è del tutto differente. Con un po' più maturità, Sadie ha raccontato in modo nudo e crudo cosa ha vissuto negli scorsi anni attraverso i suoi scatti. Le sue foto adesso appaiono più serene e sincere. Come un documentario a tema, "Two Point, Oh" ci dona un altra prospettiva sul famoso Joshua Tree attraverso gli occhi di una giovane artista che si sta facendo strada nel mondo.

Bentornata sul nostro Magazine, Sadie! Com'è andata questa nuova esperienza?

Piacere di essere tornata! Grazie per il vostro invito. ora sto bene, probabilmente meglio che mai, anche se sono troppo testarda per ammetterlo.

Two Point, Oh © Sadie Bailey

Grazie per aver condiviso con noi questa fanzine. Di cosa parla?

‘Two Point, Oh’ è ambientato a Joshua Tree e racconta di un viaggio durato tre giorni in compagnia di Sam Cashmore e due altri amici. Era la nostra prima esperienza nel deserto della California ed eravamo tutti molto affascinati da quanto unica e ruvida fosse quella cittadina. In realtà, sono tornata a Joshua Tree all'inizio del 2020 con la mia amica Erin e ho trovato fosse ancor più intrigante e insolita di prima. È come stata come una distorsione temporale. Se ci penso, è incredibile quanto sia vicina a Los Angeles. Epuure, sono due realtà così diverse. La maggior parte del viaggio si è concentrata attorno al museo all'aperto del Noah Purifoy.

Quanto è differente dalla tua precedente fanzine, Itinerary?

‘Sorry You’re Not on the Itinerary’ era un viaggio molto più ad ampio raggio. Siamo andati a Yosemite, San Jose, San Francisco, Santa Cruz, Big Sur e le piccole città tra di esse. E quel viaggio era più orientato sullo skate, mentre Joshua Tree ha soltanto un piccolo skate park. ‘Two Point, Oh’ è più un proseguimento di quel precedente progetto, dato che è stato fotografato con lo stesso stile e approccio.

Qual è stata la cosa più insolita che ti è successa mentre fotografavi?

Credo sia difficile sottolineare il più memorabile degli avvenimenti. Tutto è stato memorabile. Siamo partiti da Los Angeles alle 21:00 per arrivare a Joshua Tree attorno a mezzanotte. Il mio compagno di viaggio conosceva per caso qualcuno che ci abitava, così siamo stati in grado di alloggiare subito sul luogo. Ma quando dico "per caso", intendo davvero per caso. Dormivamo tutti sul pavimento di una stanza senza mobili e, come durante il viaggio precedente, non eravamo del tutto pronti. Ma è servito per rendere l'avventura più dinamica. Credo che partire per un'avventura con le persone a cui tengo sia sempre e comunque un dono della vita. Abbiamo ben bevuto, riso.e, soprattutto,fotografato!


Vorremmo ringraziare Sadie per averci permesso di condividere il suo lavoro sul nostro Magazine.

Scritto da Leah Abbott (@theoctogenarian) il 2020-06-08 in #persone #luoghi
tradotto da Luca Mantenuto

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