L'arte del ritratto: Lafilledeer e Yusufgzel
2 Share TweetQuando parliamo di ritratti, i migliori artisti per il genere sarebbero quelli che sono profondamente in contatto con la loro umanità. La ritrattista francese Cecile Deer aka lafilledeer si è fatta un nome dentro e fuori dalla community di Lomography per anni, ed è una delle lomografe che continua con costanza a portare avanti la community attraverso il suo iconico e morbido stile ritrattistico. Poi abbiamo un nuovo, promettente lomografo, Yusuf Güzel aka yusufgzel che sta imparando velocemente le basi e inizia a lasciare la sua impronta lomografica grazie ai ritratti colorati e definiti dei suoi amici. Attraverso il lavoro di questi due fotografi, proveremo a capire l'artisticità che si cela dietro il ritratto fotografico.
Ogni volto è un racconto
Yusuf, nuovo arrivato nella community dallo stile dirompente, è capace di raccontare delle storie attraverso i volti di chi fotografa. Crede che questo tipo di scatti aiutino gli altri a capire meglio i soggetti che immortala:
"Ci rispecchiamo inconsciamente nei ritratti che osserviamo perché scandagliamo quasi il volto di una persona: ci chiediamo cosa provi il soggetto nella foto e quale vita stia vivendo. Ci sembra che la persona nella foto possa darci un messaggio attraverso le rughe, gli occhi, il colore dei capelli. Un ritratto ben eseguito può risvegliare dei sentimenti nascosti in noi."
Al contempo, Cecile crede che il ritratto sia anche un gesto politico. Dato che i media raccontano volti e voci in un modo specifico, c'è un'univocità prevalente nelle storie che ci arrivano e questo dovrebbe cambiare secondo lei:
"Ad esempio, in Europa, la maggior parte dei testimonial (persone che appaiono in foto, pubblicità, TV, ecc.) sono giovani, magri, bianchi, normodotati, eterosessuali e non-transessuali. Quindi, il messaggio che si veicola è che c'è un solo modo di essere e nessun altro. Se sei un teenager nero, in carne e transessuale, come puoi crescere sereno se non ci sono modelli ai quali ispirarsi? Se non ci sono altre persone nel mondo dei media e delle arti visive che ti rappresentano? Come puoi sentirti normale? Quindi, ritengo sia importante quando sei un fotografo e fai ritratti, di pensare riguardo a certe norme di rappresentazione delle persone che vuoi immortalare e provare a raccontare qualcosa di diverso dal solito."
Alla ricerca di un'espressione sia naturale che unica
Sia Cecile che Yusuf credono che sia importantissimo per chi fa ritratti stabilire una certa relazione genuina con i modelli. A tal riguardo, Cecile immortala spesso la community LGBT, anche per il fatto che è poco rappresentata. Essere parte della community la aiuta a creare un legame empatico con chi ritrae. Ama anche fotografare persone che non rientrano nelle norme della società, così come i suoi cari.
"Le espressioni e il linguaggio del corpo sono davvero importanti. Se il soggetto appare innaturale, non uscirà un bello scatto. E un po' di effetto bokeh aiuta sempre.
Una buona luce, accompagnata da un effetto bokeh soffuso, rendono i ritratti di Cecile riconoscibili.
Prima di eseguire un ritratto, Yusuf preferisce andare oltre le prime impressioni che una persona gli evoca e provare a conoscerla. Dato che immortala spesso gli amici, c'è un certo livello di comfort e rilassatezza tra fotografo e modelli, che esalta le espressioni più vere. Lo stile di Yusuf si distingue anche per l'utilizzo delle doppie esposizioni, sfruttando il possibile storytelling che questa tecnica conferisce di solito agli scatti.
"Non voglio che si mettano in posa come attori, ma che esprimano le loro emozioni più intime e le espongano al mondo."
Come la pellicola spinge oltre il ritratto
Qualcosa su cui sia Cecile che Yusuf concordano è come la pellicola sia il medium perfetto per il ritratto. Soprattutto Cecile ama particolarmente l'aspetto e l'estetica dei ritratti analogici.
Yusuf porta avanti questo discorso citando la qualità e l'estetica della pellicola, credendo che ci sia una grossa differenza stilistica con i ritratti digitali.
"Penso che le pellicole abbiano davvero un forte impatto sui ritratti. Perché nel mondo digitalizzato di oggi tutto è diventato software ed elettricità. Pertanto, dato che le pellicole sono tangibili, il fatto che una fotografia sia scattata in analogico e che vediamo l'immagine dopo alcuni lunghi processi fanno sì che gli scatti su pellicola acquisiscano tutto un altro valore."
Infine, Yusuf sperimenta con costanza la doppia esposizione e prova a migliorarla sempre di più. Cecile lavora al suo magazine indipendente sull'arte e sul femminismo, Polysème Magazine e continuerà a raccontare tutte le categorie di individui dalle storie uniche.
Assicuratevi di lasciare qualche messaggio di incoraggiamento e di apprezzamento della loro arte a Cecile e Yusuf sulle loro LomoHome! Date anche uno sguardo ad altri loro progetti analogici!
Scritto da Luca Mantenuto il 2020-06-20 in #persone
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