Theory of Colors: Sperimentazioni Istantanee di Giulio Gattuso

Abbiamo conosciuto Giulio Gattuso la scorsa estate grazie alle sue magnifiche sperimentazioni che uniscono fumetti e istantanee. Oggi è di nuovo con noi per presentarci la sua nuova serie Theory of Colors.

© Giulio Gattuso

Ciao Giulio, bentornato! Potresti raccontarci dove nasce la tua passione per la fotografia istantanea?

Non saprei con esattezza dove o quando sia nata la mia passione per la fotografia istantanea. Posso semplicemente dire che fin da piccolo la macchina fotografica con le pose istantanee è stato po’ l’oggetto dei desideri. Quell’oggetto dove la fotografia latente comincia a rivelarsi dal nulla quasi come per magia. Un oggetto che da sempre avevo visto in TV e mai dal vivo. Qualche anno fa finalmente me la sono ritrovata fra le mani e da quel momento è stato come se avessi dovuto recuperare tutti gli anni persi.

© Giulio Gattuso

Quale fotocamera hai usato per questi scatti?

Per fare questi scatti ho utilizzato la Lomo Instant Wide. Una fotocamera con un grande potenziale nel momento in cui cominci a conoscerla bene.

Ti va di svelare ai nostri lettori il tuo processo fotografico dietro a questa meravigliosa serie di foto?

Come la maggior parte delle istantanee che realizzo, tutto nasce dallo sperimentare cose nuove, ma soprattutto dal giocare con la luce. Ciò mi diverte, mi rilassa.

Non c’è un vero e proprio processo fotografico, ma è un continuo evolversi. Solitamente tutto parte come un gioco ed un esercizio, quindi comincio a scattare più foto seguendo per istinto un po’ ciò che mi ha influenzato nel recente periodo. Una volta che ho di fronte a me tutte le foto sviluppate, le guardo nel loro insieme e comincio a costruire e a comporre quello che sarà il risultato finale.

© Giulio Gattuso

Nel caso di questa serie di fotografie, originariamente volevo sperimentare e mettere in pratica delle nozioni imparate durante un corso specialistico di fotografia per film. In particolare, ci eravamo focalizzati sul packshot pubblicitario, lì rimasi incuriosito di come proiettando una luce di vario colore su un fondale bianco essa si rifletteva su un particolare pannello sottostante l’oggetto ritratto. In quel periodo stavo approfondendo anche le nozioni della luce e del colore nelle sue varie sfaccettature, ad esempio dal segnale video alla stampa. Questa serie è nata da un mix di queste due cose: inizialmente ho cominciato a scattare ricreando l’esercitazione fatta al corso e giocando con luci colorate. Successivamente, tutto l’insieme di istantanee colorate mi hanno rievocato quello che stavo approfondendo sui colori (RGB, B/N, YMCB, SMPTE video ecc.) da lì ho cominciato dunque ad assemblarle come le state vedendo adesso.

Hai una fotocamera preferita?

Per adesso non mi sento di dire di avere una fotocamera preferita. Tenendo presente che mi piace sperimentare, ne consegue il fatto che mi piace spesso variare fotocamera per apprezzarne le diverse caratteristiche. Io sono dell’idea che la fotocamera sia un mezzo per veicolare informazioni, emozioni, sensazioni e stati d’animo e che la scelta di tale mezzo debba essere fatto a seconda di quello che il fotografo vuole comunicare.

© Giulio Gattuso

C'è un fotografo che ti piace particolarmente?

Un fotografo mi affascina molto è Gregory Crewdson. L’ho scoperto da poco e mi piacerebbe molto approfondire i suoi lavori. Ciò che mi attrae delle sue fotografie è la potenza narrativa che risiede in un singolo scatto. Rimango incantato come Crewdson amplifichi questa forza narrativa creando un forte senso di bilico tra illusione e realtà. Questo grazie un minuzioso e sapiente utilizzo della luce.

Durante i tuoi viaggi, quale fotocamera ti porti sempre dietro?

Tutte! Solitamente mi porto dietro più fotocamere: analogiche, istantanee e digitali. Ultimamente però sto cercando di essere più controllato e portarmene dietro solo una.

© Giulio Gattuso

Hai qualche nuovo progetto fotografico per il 2021?

Ho diverse idee in mente, ma alcune sono difficili da realizzare causa pandemia, altri ancor più difficili poiché sarebbero impegnativi sia a livello economico sia organizzativo, perchà coinvolgerebbe un team di diverse maestranze. Per adesso cerco di concentrarmi nel chiudere un progetto che ho iniziato durante il primo Lockdown: si tratta di un reportage fotografico sul confine tra Gorizia (Italia) e Nova Gorica (Slovenia). La Slovenia chiude i confini all’Italia per l’emergenza del Covid-19, e come ai tempi della cortina di ferro, le due Città di confine tornano ad essere divise, dopo sedici anni, da una rete che in molti avevano dimenticato e che i più giovani non avevano nemmeno mai visto. Il progetto è un lavoro di osservazione che mostra come gli abitanti riescano a trovare una modalità di incontro diversa fino alla riapertura dei confini. Vengono fissate alcune immagini significative di questo salto nel passato e di raccontare come le persone al di qua e al di là della rete hanno reagito ad una situazione del tutto inaspettata e imprevedibile. L’intero progetto è stato realizzato in pellicola Bianco e Nero.

Qual’è il tuo scatto a cui sei più legato? Puoi raccontarci la storia che c'è dietro?

Sono legato ad una serie di scatti, non per la loro bellezza intrinseca, ma per il tipo di esperienza che ho vissuto. Stavo passeggiando per Civitavecchia in cerca di qualcosa da scattare ma non c’era niente che mi ispirava. Allora mi sono detto di fermarmi e non essere io a dannarmi nella ricerca, ma che quel qualcosa venisse a da me. Dopo poco tempo mi è comparsa davanti una banda musicale di giovanissimi marine sudcoreani che avevano appena attraccato e stavano andando alla scoperta del nuovo mondo. Rimasi colpito dalla loro spensieratezza, e decisi di ritrarli nel loro momento di giubilo. Quella è stata la prima volta dove ho dichiarato la mia presenza ai soggetti che mi interessavano. Per me è stato molto bello lo scambio culturale che ne è seguito subito dopo. Quel momento è stato un punto di svolta per il mio percorso con la fotografia, ho capito che il creare rapporti e legami con i soggetti fotografati possono dare un valore aggiunto ed un emozione in più al tuo scatto.

© Giulio Gattuso

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Scritto da melissaperitore il 2021-02-04 in #gear #persone

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