I Light Painting di Maria Saggese

Con il termine Light painting si intende il controllo della luce che entra nell'obiettivo della fotocamera e che viene sfruttata per "dipingere" sulla foto. Esistono svariate tecniche per fare Light Painting, e in questa intervista scopriremo i segreti di Maria Saggese.

© Maria Saggese

Ciao Maria, benvenuta! Raccontaci di te, quanti anni hai e di dove sei.

Sono Maria Saggese, ho 28 anni e sono una fotografa professionista specializzata da diversi anni nella tecnica del Light Painting grazie alla quale riesco ad unire fotografia e arte. Sono nata e cresciuta in un piccolo paese della provincia di Salerno e attualmente vivo a Roma dove lavoro come fotografa freelance.

Parlaci del tuo background fotografico. Qual è la tua storia? Quando hai iniziato a fotografare?

Fin da piccola ho avuto una propensione all’arte, adoravo disegnare e per questo ho frequentato l’Istituto d’arte della mia città. Durante quegli anni ho iniziato a studiare fotografia e ho capito che quella era la strada che volevo intraprendere. Così, subito dopo il diploma, mi sono iscritta all’Accademia di Belle arti di Napoli dove ho potuto continuare il mio percorso artistico. Durante quegli anni ho iniziato ad avere un approccio più creativo al mezzo fotografico. Mi divertivo a sperimentare varie tecniche artistiche e a rompere le regole di composizione che avevo imparato ed applicato fino a quel momento.

Quando hai iniziato ad appassionarti della tecnica di light painting?

In realtà è iniziato tutto per caso nel 2013 quando mi fu chiesto di creare per un esame un progetto con il tema della luce. Mi misi alla ricerca di una tecnica che mi permettesse di unire fotografia, disegno e luce. Fu allora che scoprii la tecnica del Light Painting, letteralmente dipingere con la luce. Rimasi subito affascinata dagli esempi che vidi e decisi di provare! Cercai in casa qualche torcia ma trovai soltanto un piccolo LED bianco con cui iniziai a sperimentare. La prima volta che feci Light Painting rimasi chiusa per tre ore nella mia stanza al buio. Non potevo credere di poter rendere visibile ciò che immaginavo. Veder prendere vita ad una scia luminosa con una semplice pennellata era qualcosa di davvero magico.

Decisi così per il mio esame di raccontare una storia fantastica con la luce. Il protagonista di questa storia LightMan proprio come me, doveva affrontare degli ostacoli con tenacia e caparbietà per raggiungere il proprio obiettivo e trovare la sua luce interiore. Quando raccontai la storia all’esame, tutti rimasero stupiti dalla tecnica! Da quel momento capii che se ero riuscita a raccontare con tanta efficacia quella storia potevo raccontare qualsiasi cosa con la luce. Da quel giorno iniziai una sperimentazione alla ricerca della mia luce interiore.

© Maria Saggese

Quali sono gli accessori must per questa tecnica?

Per fare light painting abbiamo bisogno di 3 accessori fondamentali: innanzitutto una macchina fotografica che abbia disponibilità della posa B (Bulb) e relativo scatto remoto per controllare l’esposizione a distanza; un treppiede per evitare immagini mosse e avere il massimo della stabilità e una fonte luminosa con cui sperimentare e accendere la creatività (qualsiasi fonte luminosa può essere utilizzata per dipingere: un accendino, un laser, una torcia, persino il flash dello smartphone!)

Ti va di svelare ai nostri lettori il tuo processo fotografico e qualche trucco per ottenere effetti strabilianti con il Light Painting?

Il Light Painting è una tecnica che può sembrare semplice all’apparenza ma che richiede tanta pratica e sperimentazione. Solitamente prima di ogni servizio fotografico ho già le idee chiare sugli scatti che voglio realizzare in quanto faccio un’approfondita ricerca sul tema che voglio rappresentare. Poi quando inizio a scattare mi vengon fuori mille idee e inizio spesso a stravolgere il concept iniziale e a creare immagini completamente diverse ed effetti che non avevo sperimentato prima utilizzando strumenti luminosi che mi ispirano nel creare qualcosa di completamente nuovo.

Da diversi anni utilizzo anche tools professionali per il light painting chiamati Light Painting Brushes. La particolarità di questi strumenti è nell’utilizzo di un connettore universale al quale si possono intercambiare con facilità e con rapidità, i diversi strumenti luminosi a disposizione del light painter. In questo modo si ha la possibilità di combinare effetti e texture differenti.

Il mio consiglio è quello di utilizzare diverse fonti luminose, tutte quelle che troviamo o abbiamo a disposizione e sperimentare per vedere i loro risultati. Ogni fonte luminosa ha diverse caratteristiche e la magia del Light Painting sta nel poterle usare per creare effetti sempre diversi tra loro. In questo modo ogni immagine sarà davvero unica e basterà lasciarsi solo trasportare dalla creatività. Il bello del Light Painting che non esistono limiti creativi.

© Maria Saggese

Com'è stata la tua esperienza con la Lomo'Instant Wide?

Era da diverso tempo che seguivo il mondo Lomography e sono stata davvero molto entusiasta di provare la Lomo'Instant Wide! In questi mesi ho realizzato diverse immagini, principalmente auto-ritratti e mi sono divertita molto. E’ stata una grande scoperta per me e devo dire che ha reso il processo del light painting ancora più magico. Utilizzando una lunga esposizione non è mai possibile pre- visualizzare il risultato finale fino alla chiusura dell’otturatore, e l’immaginazione gioca un ruolo fondamentale. Nel mondo digitale la visione dell’immagine sullo schermo è immediata ed inoltre è possibile fare infiniti scatti e tentativi.

Con la pellicola, invece, bisogna riflettere bene sul risultato che si vuole ottenere perché abbiamo a disposizione soltanto un numero limitato di pellicole! Una volta terminato lo scatto bisogna attendere che l’immagine prenda vita. La difficoltà è sicuramente maggiore, ma permette di rendere ogni immagine un’opera d’arte unica. Ho utilizzato principalmente la Modalità B che mi ha permesso di controllare a pieno l’esposizione e mi sono divertita a sperimentare anche con la doppia esposizione che trovo assolutamente geniale per poter unire diverse immagini con lunga esposizione in un’unico scatto! Consiglio quindi di sperimentare le esposizioni multiple utilizzando la modalità B e MX. Il copri-obiettivo telecomando inoltre è davvero una rivoluzione ed è molto utile per chiudere l’otturatore quando si è distanti dalla fotocamera.

© Maria Saggese

Hai una fotocamera preferita?

Non ho una macchina fotografica preferita per scattare, mi piace testare ed utilizzare diverse macchine fotografiche ed ottiche. Ho iniziato a fotografare con una macchina fotografica analogica, sono passata al mondo digitale con una DSLR entry-level e poi ho utilizzato una reflex full frame della Nikon. Quindi ho sperimentato molto anche con diverse macchine fotografiche. Oggi, invece, utilizzo principalmente una fotocamera micro quattro terzi. E’ stata una grande rivoluzione perché solitamente un light painter deve portare con se attrezzatura ingombrante e pesante come treppiede, torce, tools luminosi, ecc. Preferisco portare con me una macchina fotografica compatta e degli obiettivi leggeri, soprattutto quando viaggio.

C'è un fotografo che ti piace particolarmente?

Uno dei fotografi che mi ha ispirato particolarmente è il light painter Patrick Rochon, uno dei primi artisti che negli anni ’90 è riuscito a portare il light painting come arte nel mondo della moda. Quando ho iniziato lui è stato per me un punto di riferimento. Dopo diversi anni sono riuscita a conoscerlo ed ho potuto anche seguire una lezione online con lui. E’ stata davvero una soddisfazione ed un onore poter conoscere uno dei maestri del light painting. Un’altra grande ispirazione per me è il maestro della luce e fotografo di moda italiano Paolo Roversi con la sua tecnica inconfondibile, utilizza la luce per disegnare i suoi servizi di moda, i suoi ritratti o una natura morta, per lui, la fotografia non è la rappresentazione della realtà, ma qualcosa di più profondo, che solo attraverso la luce è possibile rivelare...Come lui ama ripetere “La fotografia […] si impara in un’ora. Ciò che non si impara, è il sentimento della luce […]”.

Durante i tuoi viaggi, quale fotocamera ti porti sempre dietro?

Amo portare con me macchine fotografiche poco ingombranti, ma senza rinunciare alla qualità delle immagini. Porto spesso con me la mia mirrorless Olympus, una Instax mini e d’ora in poi non potrà mai mancare la Lomo'Instant Wide!

© Maria Saggese

Hai qualche nuovo progetto fotografico per il 2021?

Al momento mi sto dedicando ai miei progetti personali di Light Painting in particolare agli autoritratti e all’applicazione sui ritratti, anche per il settore moda. I miei lavori sono stati pubblicati su diverse riviste del settore e sicuramente per quest’anno continuerò su questa strada. Mi piacerebbe collaborare con nuove riviste ma anche con altre figure professionali come stylist e designer. Un altro progetto che sicuramente porterò avanti è la didattica online attraverso workshop e corsi sul light painting che ho iniziato a tenere durante il lockdown ed è stato davvero incredibile poter avere studenti da tutto il mondo come dall’America o dall’India…sono felice che nonostante il periodo difficile, le ore e le distanze che ci separano siamo riusciti a portare avanti questo progetto.

Qual’è il tuo scatto a cui sei più legata? Puoi raccontarci la storia che c'è dietro? 

Una delle foto a cui sono più legata è un'immagine quasi surreale che avevo realizzato per un concorso di Light Painting diversi anni fa e con la quale arrivai finalista. E’ un’immagine a cui tengo particolarmente, creata nel 2016 quando avevo da poco iniziato a a creare le mie prime silhouettes. In quel periodo la mia modella era mia sorella gemella, che mi ha aiutato molto nel percorso artistico, soprattutto all’inizio. Nell’immagine si vede una doppia silhouette, due figure che si intrecciano ma in direzioni opposte e la luce le avvolge come una nebbia. E’ stata creata durante un singolo scatto, con una tecnica di “doppia esposizione” in cui ho creato una prima silhouette e poi, facendo spostare il soggetto nella direzione opposta, ho creato una seconda sagoma ottenendo questo effetto di doppia esposizione e di evanescenza. Per me il Light Painting è una tecnica magica che mi permette di andare oltre ciò che vediamo e di rendere visibile l’invisibile attraverso, appunto, la luce.

© Maria Saggese

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Leggi la guida di Lomography al Light Painting QUI e segui Giulia sul suo profilo Instagram per vedere tutti i suoi progetti.

Scritto da melissaperitore il 2021-03-23 in #gear #persone

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