#RemiraPeople: Una Giornata al Remira Market con le Fotocamere Lomography
1 Share TweetRemira Market è un mercatino sostenibile dove puoi trovare articoli di seconda mano, vintage e artigianali. Si svolge presso i giardini del Tempio del Futuro Perduto di Milano. Riciclo, riutilizzo e sostenibilità sono i principi dietro questo fantastico progetto. Dopo una breve pausa estiva, il Remira Market ritorna questa domenica, 12 settembre, dalle ore 10.30 alle 19.30.
Le fondatrici di questo fantastico progetto sono Katia Meneghini e Virginia Tardella che, oltre ad aver documentato con le nostre fotocamere un pomeriggio presso il Remira Market, ci hanno dedicato un po' del loro preziosissimo tempo per rispondere ad alcune nostre domande.
Buongiorno Katia e Virginia! Benvenute nel nostro Online Magazine! Potreste fare una piccola presentazione per i nostri lettori?
Grazie! Siamo due amiche appassionate di mercatini dell'usato e vintage, viviamo entrambe a Milano. Katia si occupa di consulenza creativa per eventi e progetti con una particolare attenzione a uno sviluppo sostenibile, oltre ad aver co-fondato lo studio creativo di design CTRLZAK. Virginia è co-fondatrice di Worldrise Onlus, associazione no profit che si occupa di conservazione e valorizzazione dell'ambiente marino.
Siete le fondatrici di Remira Market: potreste raccontarci com'é nato questo progetto?
Dopo alcuni anni passati tra i market italiani ed europei, da venditrici ma soprattutto da gran "ravanatrici" abbiamo deciso di dare vita a un mercatino alternativo a nostra immagine e somiglianza, che fosse inclusivo e con un focus su sostenibilità e stili di vita eco-compatibili arricchito da momenti culturali, live performances e workshop.
Nasce così REMIRA MARKET, un format di market allargato che invita a guardare con occhi nuovi le cose per dare loro una seconda vita.
Il motto REUSE & RAVANA esorta a rovistare tra le bancarelle e soprattutto a rimettere in circolo oggetti e abbigliamento usati. Al REMIRA trovi tanto vintage, preloved ma anche creazioni uniche handmade e soprattutto incontri tante persone curiose. Questo ci ha spinto a creare l’hashtag #remirapeople.
Incoraggiamo il pubblico a partire da piccoli gesti come quello di portarsi le proprie borse di tela riutilizzabili per gli acquisti, riempirsi le borracce d’acqua alla vedovella presente in loco, raggiungerci in bicicletta riservando priorità di accesso e spazio parcheggio interno dedicato. Durante le giornate del mercatino sono previsti momenti di incontro, mostre e performances dove diversi attori tratteranno tematiche relative a uno stile di vita meno impattante e workshop legati alla sostenibilità. Vendere e acquistare oggetti di seconda mano non significa solo prevenire alla radice la produzione di nuovi rifiuti ma significa anche ottimizzare l’energia utilizzata per la produzione della maggior parte degli oggetti commercializzati sostenendo l’economia circolare e il riuso.
Come convincereste gli scettici che non pensano assolutamente di avvicinarsi ad un mercatino dell'usato ad entrare in questo meraviglioso mondo?
Innanzitutto ai mercatini dell'usato si fanno dei super affari e si trovano capi unici e quindi introvabili in contesti commerciali. Bisogna saper cercare e affinare un po’ l’occhio ma non si torna mai a mani vuote e qualsiasi pezzo assicura uno stile unico. Da un punto di vista della sostenibilità ambientale non ci sono dubbi: l'industria dell'abbigliamento, soprattutto dall'avvento della fast fashion, è quella che inquina di più in assoluto. Vendere e acquistare oggetti di seconda mano non significa solo prevenire alla radice la produzione di nuovi rifiuti ma significa anche ottimizzare l’energia utilizzata per la produzione della maggior parte degli oggetti commercializzati sostenendo l'economia circolare e il riuso.

Infine, esplorare tra le bancarelle e scovare piccole meraviglie nascoste in un mercatino vintage è molto più divertente che fare acquisti in centri commerciali e negozi, tra manichini e atmosfere asettiche; provare per credere!
In passato avete organizzato molti workshop e incontri: avete in serbo altre iniziative? Se sì, potreste parlarcene?
Purtroppo a causa dell'emergenza sanitaria abbiamo dovuto sospendere temporaneamente le nostre attività partecipative ma ripartiremo questo mese con tantissime novità!
In particolare abbiamo lanciato un contest creativo "Sposa il Vintage", tuttora in corso, che consiste nella rivisitazione da parte di 5 stilisti emergenti di abiti da sposa vintage, che acquisteranno nuova vita trasformandosi in capi non da cerimonia. Il 26 settembre saranno messi in mostra e acquistabili durante il market e inoltre ci sarà una giornata interamente dedicata al second hand e alla moda sostenibile, in collaborazione con Terralab Onlus, che prevederà anche un momento di customizzazione live di capi di seconda mano.
Oltre a Remira, vi occupate di altri progetti interessanti di cui volete parlarci?
Entrambe ci dividiamo tra Remira Market e i nostri progetti personali. Katia presenterà alcune novità legate all’ambito del design durante il Salone del Mobile di Settembre con il suo studio CTRLZAK mentre a Maggio 2022 darà vita al primo evento di Tango sull’isola di Capraia. Quattro giornate alternative dedicate a chi balla il tango e vuole vivere un’esperienza unica.
Virginia, tramite la sua Onlus, gestisce progetti legati all'eliminazione della plastica monouso da clubbing e industria musicale e la location di Remira Market, il Tempio del Futuro Perduto, fa parte di No Plastic More Fun, il primo network al mondo di locali plastic free. I progetti a cui sta lavorando per i prossimi mesi hanno l'obiettivo di sensibilizzare i giovani delle città sulla salvaguardia dell'oceano grazie al preziosissimo aiuto di arte, spettacolo e musica.
Segui Remira Market su Instagram per rimanere aggiornato su tutti i prossimi eventi.
Scritto da melissaperitore il 2021-09-08 in #gear #luoghi #remirapeople #remiramarket
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