Foto Inedite di Oana, Uno dei Nomi Più Interessanti Della Scena Elettronica Underground Italiana

Dopo la pubblicazione del disco di debutto dal titolo I Fiori Del Male, torna l'enigmatica Oana con una nuova live session registrata presso il Blackstar Recording Studio.

© Simone Pezzolati - Pellicola Color Negative 100

Un mondo oscuro che ci svela finalmente l'universo live di uno dei nomi più interessanti della scena elettronica underground italiana. Oana, atipica e misteriosa cantautrice classe 1992, senza origine nè destinazione, diventa l'anima di una discoteca abbandonata. Si autodefinisce “una, nessuna, centomila” e con un unico desiderio: la catarsi.

Oana descrive in questo modo i suoi fiori del male:

E questo centralismo dell’Io, perché ogni persona conosce bene il proprio dramma esistenziale, e con dramma intendo dire proprio l’intreccio narrativo, la propria storia, le proprie azioni. I Fiori del Male, una breve raccolta di emozioni, di sensazioni che scuotono e muovono. Che m’incantano e mi spaventano. Si nutrono del dilemma esistenziale che, come in Baudelaire, si ripropone prepotente fra voluttà animalesca e disincarnazione, con la consapevolezza che nessuna delle due parti può essere abolita. Allora c’è “bisogno di uscire da se stessi, di dimenticare il proprio IO in un altro corpo”, nel mio caso, in musica. Cerco di fissare tutto, quasi a volermene liberare, quasi a volerlo esorcizzare. A mia volta, vorrei che la mia musica svolgesse la stessa funzione, un contenitore di sensazioni, vorrei essere d’aiuto per qualcuno. Perché è vero, la musica (come tutta l’arte) può intrattenere, può far riflettere, e può aiutare le persone. Quindi ben venga tutta la musica, ma la mia di questo primo disco, è un po’ più introversa, un po’ più misteriosa, perché io sono così e perché vorrei lasciare la possibilità agli ascoltatori di scegliermi, di ascoltarmi, di volare, di immaginare, di liberarsi da cose. Quindi, sperando di riuscire ad emozionarvi almeno un pochino, di riuscire a segnarvi almeno un pochino, vi lascio all’ascolto del mio primo EP: I FIORI DEL MALE.
© Simone Pezzolati - Pellicola LomoChrome Metropolis

E prosegue:

Credo nell’arte come strumento essenziale per la liberazione dalle forme ripetitive del quotidiano. Ho sentimenti anticonvenzionali, ma provo rispetto reverenziale per la musica.

Ascolta Oana su Spotify e seguila su Instagram.

Scritto da melissaperitore il 2021-09-10 in #gear #videos

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