Kristina Babusci e i suoi Ritratti Onirici con la Fotocamera Diana F+

Kristina Babusci ci ha incantati grazie alla sua serie di ritratti sognanti scattati con la fotocamera Diana F+. Conosciamola meglio attraverso questa intervista.

Ciao Kristina, benvenuta! Potresti fare una breve introduzione per i lettori del nostro Online Magazine?

Mi chiamo Kristina, vivo a Roma e sono nata venerdì 19 Aprile 1985. Sono Ariete ascendente Cancro Luna in Ariete e Giove in Aquario. Non c'è modo migliore per descrivermi usando la posizione esatta dei pianeti al momento della mia nascita. Tutto quello che è venuto dopo è stata solo una conseguenza.

Come sei venuta a conoscenza della Community Lomography?

Seguo la vostra community da molto tempo, dall'acquisto della mia prima Diana nel lontano 2012.

Parlaci del tuo background. Quando è iniziato il tuo viaggio nel mondo della fotografia e come ti sei avvicinata al mondo analogico?

E' iniziato tutto con una fotografia: "Il Corsetto" di Horst P. Horst. Durante una lezione di "Fotografia di moda" all'università, vidi per la prima volta quest'immagine. Non era una semplice immagine, era poesia. Da lì ho iniziato ad appassionarmi, ho iniziato a comprare libri e studiare i grandi fotografi del passato. In seguito ho deciso di frequentare un corso. Ma la fotografia digitale non mi appagava e photoshop mi annoiava tremendamente. D'altronde la fotografia è una cosa semplice! Il passo verso l'analogico è stato breve.

Queste meravigliose foto sono state scattate con una Diana F+: cosa ti ha spinto ad acquistare questa fotocamera e cosa ti affascina di questa fotocamera delle volte un po' imperfetta?

Sono sempre stata affascinata dalla pellicola. Mi piace toccarla, mi piace il suo odore. Uso diverse fotocamere analogiche ma scattare con una Diana è un'esperienza vera e propria. La lente in plastica che distorce l'immagine, la vignettatura e le infiltrazioni casuali di luce rendono tutto così affascinante, onirico e misterioso.

Quale fotocamera porti sempre con te nei tuoi viaggi?

Una Diana Mini, Olympus Muji e tantissime usa e getta.

Da dove trai ispirazione per i tuoi scatti?

Film, libri, poesie, luoghi, persone, viaggi, canzoni…ma soprattutto pensieri e stati d'animo. Scrivo sempre prima di fare una fotografia. Mi piace che dietro anche ad un singolo scatto ci sia una storia.

Il futuro per te sarà analogico o digitale?

Analogico senza dubbio!

Chi sono i fotografi che segui?

Ralph Eugene Meatyard, Francesca Woodman, Joel Peter Witkin, Ren Hang, Roger Ballen sono i fotografi che amo.

Hai qualche progetto o collaborazione interessante in programma?

Il mio rapporto con la fotografia non è mai stato costante. Ci sono stati anni in cui non potevo farne a meno e anni in cui l'ho dimenticata volutamente. Ho sempre fotografato "giornalmente" d'altronde in una relazione incostante è da pazzi la progettualità. Ma qualche mese fa ho iniziato a pensare e a lavorare al mio primo progetto fotografico, un progetto sui sogni, simboli e archetipi, che ha come protagonista il mio inconscio. Tutte le fotografie saranno realizzate proprio con una Diana.

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Scritto da melissaperitore il 2021-10-11 in #gear #persone