Medio Formato: Fotografie di Piero Galastri su Pellicole Lomography Color Negative 400 e 800

In questa intervista Piero Galastri ci parla della fotografia di medio formato, del suo nuovissimo canale Youtube, dei suoi progetti fotografici futuri e condivide le sue ultime fotografie scattate con le pellicole Lomography Color Negative 400 e 800.

© Piero Galastri - Pellicola Lomography Color Negative 400

Ciao Piero, potresti fare una breve introduzione per i lettori del nostro Online Magazine?

Ciao Lomo! Mi presento: sono un giovane (lol) trentasettenne di Milano e nel tempo pieno faccio il graphic designer / art director per una grossa catena alberghiera internazionale. Diciamo che il mio piatto principale è la grafica, ma la fotografia fa sempre parte almeno del contorno.

Parlaci del tuo background. Quando è iniziato il tuo viaggio nel mondo della fotografia?

Mio padre ha sempre lavorato nel mondo del design e sin da piccolo bazzicavo giornalmente negli uffici della sua agenzia di comunicazione dell'epoca. Ricordo ancora come nel primo ufficio fosse presente una stanzetta adibita a camera oscura per sviluppare e ingrandire le foto che sarebbero servite per creare i mockup delle pagine pubblicitarie. Insomma, la fotografia, cosi come il design e l'arte sono sempre state parte del mio percorso lavorativo e personale. La mia primissima macchina seria è stata una reflex digitale, la leggendaria Nikon D50.

© Piero Galastri - Pellicola Lomography Color Negative 400

Quale fotocamere hai usato per queste fantastiche foto?

Tutte le foto sono state scattate con la mia fidata Zenza Bronica ETRS. È la mia prima fotocamera medio formato in assoluto, acquistata tra l'altro molto recentemente, nell'aprile di quest'anno. Era anche l'unica medio formato in mio possesso, ma da pochissimi giorni le ho affiancato – spoilerino – una Mamiya 6 MF che spero di rodare al più presto.

Come mai la scelta del medio formato?

Era da un po' che meditavo il salto al medio formato, principalmente per lavorare con dei negativi più grandi che garantiscono più risoluzione, ma anche per inseguire ancor di più quel processo analogico che ti costringe a rallentare e ad essere più cinico ed intenzionale con le immagini che vuoi creare. L'unico problema risiedeva nel fatto che avevo da poco venduto lo scanner flatbed Epson per prenderne uno dedicato ai 35mm (il Plustek ottomilaequalcosa) perché non ero soddisfatto della qualità; mi son dunque trovato sprovvisto di scanner adatto al medio formato. Poi però sono finalmente venuto a conoscenza del fantastico mondo della scansione tramite DLSR e ho quindi deciso di fare il grande passo e acquistare la Zenza Bronica (ad un prezzo stracciato, tra l'altro).

© Piero Galastri - Pellicola Lomography Color Negative 800

Hai usato le nostre pellicole Color Negative 400 e 800: quali sono le caratteristiche che più ti sono piaciute di queste pellicole?

Adoro le vostre Color Negative 400 e 800. In primis perché penso che il rapporto qualità-prezzo sia davvero imbattibile. Inoltre credo che, rispetto ad esempio alle corrispettive di Kodak Portra, si tratti di pellicole che abbiano un filo meno di latitudine con cui giocare, ma un carattere più deciso e definito già dal negativo. Le preferisco decisamente in alcune situazioni dove voglio avere un look più ruvido e marcatamente analogico, senza compromettere la qualità finale. Un esempio è la foto della montagna al tramonto, scattata con la 800 che mi ha permesso di scattare a mano libera senza settare il cavalletto, durante il rientro di una sessione di shooting che ho fatto quest'estate in vacanza. Penso che la grana e il taglio di rosso così definito e saturo dia un carico emotivo davvero immediato.

In base a cosa decidi se scattare su pellicola piuttosto che in digitale?

Oramai ho diviso la mia attrezzatura fotografica in due settori divisi e, direi, diametralmente opposti. Posseggo un telefono Google Pixel che soddisfa tutte le mie esigenze di fotografia digitale: scattare un sacco di foto in maniera veloce e affidabile, senza troppo pensare, soprattutto quando voglio documentare le espressioni ridicole di mio figlio Davide di 3 anni e mezzo (ha preso dal padre). La pellicola invece è diventato l'unico medium fotografico che uso per tutto ciò che è intenzionale e pensato. In questo momento riesco solamente ad apprezzare il mio lavoro fotografico attraverso i tempi e il workflow che sono riuscito a trovare tramite la pellicola. Uscire con un'intenzione, un numero limitato di frame, non poter vedere il risultato degli scatti, se non dopo aver ritirato i negativi dal laboratorio ed averli convertiti, digitalizzati e, nel caso, stampati.

© Piero Galastri - Pellicola Lomography Color Negative 400

Chi sono i fotografi che ti hanno formato?

Per quanto riguarda la mia formazione, credo in generale di aver avuto maggiore influenza dal mondo del design, dell'arte e del cinema, più che altro per il mio percorso lavorativo. In ogni caso mi trovo emotivamente molto vicino alla fotografia di Ghirri, Guido Guidi, Alec Soth, Eggleston, Franco Fontana. Recentemente mi sono abbastanza perso nel lavoro di Piero Percoco che non scatta in analogico ma comunica con un realismo crudo davvero ipnotico. Un altro fotografo di cui apprezzo la bravura, ma soprattutto l'incredibile stacanovismo e versatilità è Mario De Biasi, di cui ho recentemente visto una mostra a Venezia e che consiglio a tutti.

Quale attrezzatura non può mancare nei tuoi viaggi?

Beh, senza dubbio il mio adorato zaino fotografico della Peak Design che riempio come un bignè a seconda delle esigenze. Tendo sempre a portare una medio formato (la Zenza) e una 35mm, di solito la mia Pentax ME Super. Se so che mi concentrerò sul medio formato allora porto la mia piccola Yashica T3, giusto per avere una macchina veloce con cui documentare le situazioni meno programmate. Ultimamente, soprattutto per il lavoro a medio formato, non esco senza aver messo nello zaino il mio esposimetro esterno, un Sekonic L-758 che integra anche la comodissima funzione spot.

© Piero Galastri - Pellicola Lomography Color Negative 400

Da qualche mese hai creato un interessantissimo canale Youtube: ci racconti cosa ti ha spinto ad aprire questo canale incentrato sulla fotografia?

Beh, diciamo che "Film Stories" è stato frutto di un pensiero attorno allo stato attuale della "scena" analogica italiana. Ho notato come la fotografia analogica su YouTube all'estero produca, ormai da tempo, contenuti davvero interessanti e variegati. Ho avuto la sensazione che anche qui in Italia l'interesse per l'analogico sia in super crescita, ma manchino delle proposte nostrane diciamo "moderne" e che usino media e un linguaggio che sia vicino a chi è l'artefice di questa rinascita analogica, ovvero i giovani e "più o meno" giovani come il sottoscritto (mi piace crederci). Dato il mio background da grafico e da early-bazzicatore-di-internet ho deciso di unire il tutto e produrre un canale YouTube dove parlo principalmente di storie attraverso la fotografia analogica con un linguaggio a metà tra il vlog informativo e l'ironia da "battutaro di Twitter" (e cioè di chi voleva fare stand up comedy ma non ce l'ha fatta). L'obbiettivo immediato è quello di condividere il mio viaggio nel mondo della fotografia analogica, intrattenendo e condividendo i dubbi, gli errori e le scoperte con chi mi segue e che può magari trarne ispirazione e consiglio. A lungo termine mi piacerebbe far diventare "Film Stories" una sorta di community che possa essere di riferimento per chi vuole parlare e magari incontrarsi fisicamente per parlare come dei sani nerd di pellicole e di come NON VEDIAMO L'ORA DI PROVARE LA LOMO TURQUOISE, ad esempio.

© Piero Galastri - Pellicola Lomography Color Negative 800

Hai qualche progetto o collaborazione interessante in programma?

Sì! A breve per lavoro andrò una settimana a New York (non odiatemi) e non perderò l'occasione di documentare, tramite il canale YouTube di Film Stories, un progetto di brand identity di un bar di cui ho curato grafica e art direction e che sono riuscito a far coincidere anche con la fotografia analogica. Inoltre ho in programma di creare una serie di puntate assieme a giovani fotografi / creator, con lo scopo di condividere con il pubblico esperienze diverse da quelle che posso vivere solo tramite il mio lavoro. Non c'è nulla di ancora organizzato ma il primo incontro dovrei riuscire a farlo con un giovane fotografo di moda che ho incontrato a caso in zona Navigli a Milano, proprio mentre stavo girando il secondo episodio di Film Stories. In generale per restare aggiornati vi consiglio di seguirmi su Instagram o Twitter (pieromod) dove pubblico aggiornamenti in maniera decisamente compulsiva.

© Piero Galastri - Pellicola Lomography Color Negative 800

Segui Piero su Instagram e sul suo canale YouTube.

Scritto da melissaperitore il 2021-11-24 in #gear #medioformato

Maggiori informazioni

Lomography Color Negative 400 (120)

Lomography Color Negative 400 (120)

Utilizza questo rullino per ottenere colori vivaci e la straordinaria definizione tipica del rullino Lomography Color Negative 400 35mm.

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