Il Voguing di Porta Venezia Catturato su Pellicola: Fotografie di Chiara Glionna

In questa intervista, la fotografa e visual artist Chiara Glionna ci mostra le sue foto su pellicole Color Negative 400 e 800 direttamente dalla ballroom di Porta Venezia: il Moodha. Guarda tutte le foto e leggi l'intervista.

© Chiara Glionna - Pellicola Lomography Color Negative

Ciao Chiara, benvenuta sul nostro magazine! Potresti fare una tua presentazione per i lettori del nostro Online Magazine che ancora non ti conoscono?

Grazie mille per esservi interessanti a me! Sono Chiara Glionna ho 24 anni e sono nata e cresciuta a Milano. Attualmente lavoro come fotografa freelancer nell’ambiente della moda e della musica e come production specialist da Burro Studio.

Raccontaci del tuo background fotografico: quando hai iniziato il tuo viaggio nel mondo della fotografia?

Circa 4 anni fa ho avuto il mio primo contatto con la fotografia di moda durante un corso universitario, preparando l’esame di fine anno ho capito che quel mondo mi interessava particolarmente. Così ho deciso di proseguire e formarmi da sola in parallelo con il mio percorso universitario, su ciò che riguardava la fotografia e in particolare la fashion photography cercando di sviluppare una mia estetica che fosse in grado di far emergere al meglio i miei ideali e ciò che per me era importante, andando quasi contro alcune “regole” estetiche e sociali che la moda ha sempre avuto all’interno delle sue produzioni fotografiche pubblicitarie.

© Chiara Glionna - Pellicole Lomography Color Negative

Ci racconti dove hai realizzato questa serie?

Questa serie è stata realizzata in porta Venezia dove, circa un paio di anni fa un gruppo di membri della comunità lgbtq+ ha deciso di creare una Ball Room nel quartiere arcobaleno di Milano. Non appena ho sentito di questa nuova iniziativa ho deciso di correre a vedere come fosse ed è stata un’esperienza veramente interessante, ho scoperto tante cose e ricevuto un’energia magnifica dai partecipanti.

Per queste foto hai utilizzato le nostre pellicole Color Negative 400 e 800: quali sono le caratteristiche che ti sono piaciute maggiormente?

Mi sono trovata veramente bene con questi due rullini nonostante sia un mondo, quello della fotografia analogica, in cui devo ancora imparare e sperimentare tanto. Ciò che mi è piaciuto particolarmente sono stati la pasta della fotografia che emerge, i contrasti e la saturazione dei colori.

Quale fotocamera hai usato?

Per questi scatti ho usato una Olympus MJU II che è una figlia per me, la tengo sempre in borsa. Era un regalo di mio papà a mia mamma.

Come mai la scelta di scattare su pellicola in un'epoca innegabilmente digitale?

Io scatto principalmente in digitale però da qualche tempo ho deciso di accompagnare questo mio viaggio nella fotografia e nel ritrarre le persone, mia maggior fonte d’ispirazione, con la fotografia analogica.

© Chiara Glionna - Pellicole Lomography Color Negative

Nelle tue fotografie troviamo spesso tematiche sociali spesso considerate ancora tabù. Quanto è importante secondo te la fotografia per diffondere messaggi positivi e in che modo sfrutti al meglio questo potente mezzo?

Ho iniziato a scattare foto proprio perché mi ero resa conto che fosse l’unico mezzo di comunicazione in grado di dar voce al 100% ai miei pensieri, la fotografia a mio parere è il mezzo più impattante che abbiamo perché non ha bisogno di parole, presentazioni, contesti, è lì ed è fruibile a chiunque indipendentemente dal background dello spettatore sia sociale che artistico. Per me è fondamentale che le mie foto abbiano un messaggio da dare, faccio davvero molta fatica a scattare solo per ritrarre qualcosa di esteticamente piacevole.

Tra i tuoi lavori troviamo molti autoritratti: quale significato hanno per te?

Quando scatto autoritratti non sempre sto scattando me, a volte mi sento di essere un tramite, attraverso il mio corpo, di storie di altre persone. È come se a volte creassi dei personaggi che sono un insieme di caratteristiche, vissuti, traumi, consapevolezze di altre persone che ho incontrato nella mia vita. Altre volte invece ha proprio una funzione di protesta, penso che il mio corpo sia il maggior atto di protesta che possiedo dopo le mie immagini e lo uso in quanto tale.

Fotografa ma anche collage artist: quando è nata la tua passione per i collage?

La mia passione per i collage è nata durante la prima quarantena, avendo tanto tempo libero e non accendo la possibilità di scattare altre persone ho iniziato a rielaborare alcune vecchie foto o creare modi per crearne di nuove in quella situazione complessa.

© Chiara Glionna - Collage

Chi sono gli artisti che segui e da chi-cosa trai ispirazione per le tue foto?

Gli artisti che seguo maggiormente, oltre ai miei amici fotografi che stimo e ammiro molto, sono senza alcun dubbio Petra Collins, David Lachapelle, Zhong Lin. Mi piace sempre molto fare ricerca, andare a mostre fotografiche e scoprire chi ha rivoluzionato il mondo della fotografia con i suoi occhi e il suo vissuto forte.

© Chiara Glionna - Collage

Hai progetti futuri di cui vuoi parlarci?

Ho tanti progetti futuri e spero di averne sempre, attualmente mi piacerebbe molto poter fare una mostra o un libro. Vedremo!

© Chiara Glionna

Guarda tutti i lavori di Chiara sul suo profilo Instagram.

Scritto da melissaperitore il 2022-11-23 in #gear #cultura #milano #porta-venezia #lomochrome #lgbtq #voguing #chiara-glionna #moodha

Maggiori informazioni

Lomography Color Negative 400 (35mm)

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