Ritratti d'Artista: Fotografie di Giulia Agostini
3 Share TweetIn questa intervista Giulia Agostini ci mostra i ritratti scattati su pellicole Berlin Kino e LomoChrome Metropolis e ci parla del suo ultimo progetto, "Land of Enchantment", in mostra fino al 2 dicembre presso la galleria Podbielski Contemporary di Milano.
Ciao Giulia, benvenuta! Potresti fare una tua breve presentazione per i lettori del nostro Online Magazine?
Nata a Padova, vivo e lavoro tra Venezia e Milano e sono una fotografa.
Parlaci del tuo background fotografico. Qual è la tua storia?
Arrivo dalla pittura e dal disegno per passare poi alla fotografia in modo abbastanza casuale postando i miei primi scatti su Flickr. Mi innamoro della pellicola (2012) alla quale sono rimasta fedele fino ad oggi. Espongo per la prima volta a New York grazie ad un professore del Cleveland Institute of Art che notò il mio lavoro online. Da allora collaboro con diverse gallerie ed artisti ed espongo il mio lavoro a mostre e festival. Ho stampato in piccole tirature (inizialmente self- published) raccolte dei miei lavori e nel 2020 esce il mio libro edito da Nfc editore.
Molte tue foto ritraggono momenti e situazioni molto intime, non possiamo evitare di notare una naturalezza assoluta nelle pose e come i tuoi soggetti si trovino a loro agio: come ti approcci ai tuoi soggetti quando scatti nudi ad esempio? Qual é il tuo segreto per metterli a loro agio?
Non saprei dire se ci sono segreti. Cerco di non programmare troppe cose e di vivere il momento dello shooting in modo divertente e cercando di cogliere più cose possibili.
In un'epoca innegabilmente digitale, come mai la scelta di fotografare su pellicola?
Tutto il mio lavoro è in analogico. Lavorare in questo modo mi da la possibilità di fare delle scelte più drastiche sugli scatti da fare. Anche il margine di "errore" che fa parte dell'utilizzo della pellicola è una cosa che mi affascina e che mi riporta a scegliere questo modo di vivere la fotografia. La pellicola è come un piccolo mistero!
Potresti raccontarci qualcosa di più in merito a questi meravigliosi ritratti scattati con le pellicole LomoChrome Metropolis e Berlin Kino?
Per la Metropolis ho scelto di fotografare Alessia Beraldin con le sue creazioni ed i suoi meravigliosi capelli rossi. Per il B/N ho fotografato Marcella Foccardi ed i suoi collages e che, per restare in tema, ha una super chioma lunghissima di capelli scuri.
Quale fotocamera hai utilizzato per queste foto?
Per la pellicola Berlin Kino B/N ho utilizzato una Olympus compatta dei primi anni 90', mentre per la Metropolis ho utilizzato una Reflex Yashica di fine anni 80'.
Il tuo progetto "Land of Enchantment", in mostra fino al 2 dicembre presso la galleria Podbielski Contemporary di Milano, riflette sul corpo della donna, sulla sua libertà di espressione e di rappresentazione in contrapposizione ai condizionamenti sociali: ci racconti quando e come nasce questo progetto
All'interno dell'esposizione si trovano sia immagini che provengono dall'inizio del mio percorso che immagini super recenti. Quando qualcuno mi chiede: "Che tipo di foto fai? Ritratti? Paesaggi? Street?" Ecco, posso dire che non mi sono mai sentita di escludere una o l'altra cosa o che una cosa dovesse o potesse metterne da parte un'altra. Fotografo luoghi, persone, corpi e strade. A volte esco porto la macchina con me e semplicemente faccio foto. Anche quando mi trovo con le persone è così. È come un dialogo lungo fatto di pause e momenti più intensi dove cerchi di portare in luce cose che difficilmente riesci a dire con le parole. Non credo sia sempre necessario definire tutto anzi penso che creare dubbi o domande possa essere più interessante che dare risposte.
Quale attrezzatura porti sempre con te nei tuoi viaggi?
Porto sempre le cose più comode, pratiche e leggere che ho.
Chi sono gli artisti che segui e da chi-cosa trai ispirazione per le tue foto?
All'inizio del percorso le influenze sono state diverse, Daido Moriyama, Tom Sandberg, Saul Leiter (...) e aggiungerei anche nomi come Lina Scheynius, Tamara Lichtenstein e altri/e di cui non ricordo più i nomi e che ho conosciuto grazie a Flickr (piattaforma nella quale ho iniziato a postare i miei primi scatti). Sicuramente anche il cinema è una fonte di ispirazione. Qualche sera fa passavano alla televisione “Showgirls" di Paul Verhoeven, film che amo, all’epoca massacrato dalla critica!
Cosa ti aspetta in futuro? Hai in programma qualche progetto o collaborazioni interessanti che vuoi condividere con i nostri lettori?
Ho diversi progetti che sto portando avanti, non ho fretta. Mi piace molto l'idea di poter mostrare il mio lavoro in forma di libro fotografico e continuerò a cercare di raccontare quello che più mi fa sentire connessa con il tempo che vivo, dentro e fuori.
Guarda tutti i lavori di Giulia sul suo profilo Instagram.
Scritto da melissaperitore il 2022-11-30 in #gear #milano #lomographyfilms #portraitphotography #podbielski-contemporary #giulia-agostini
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