La Fotografia Come Mezzo di Denuncia Sociale: Intervista a Marzio Villa

Nato in Brasile, Marzio Villa vive e lavora a Milano. La sua ricerca visiva si concentra su questioni sociali e realtà discriminatorie e tramite i suoi progetti fotografici investiga temi come quelli del white privilege e delle disuguaglianze sociali. Conosciamolo meglio attraverso questa intervista dove ci mostra anche alcuni suoi ritratti medio formato scattati su pellicola LomoChrome Purple.

© Marzio Villa

Ciao Marzio, benvenuto! Potresti fare una tua breve presentazione per coloro che non ti conoscono?

Ciao, ho 35 anni vissuti a Milano con una pausa abbastanza lunga all'estero. A Milano lavoro come freelance nella moda e ho dei progetti didattici sulla fotografia ed etica del processo fotografico.

Parlaci un po' del tuo background fotografico. Qual è la sua storia?

Ho capito che mi piaceva la fotografia a 11 anni con una compattina...i miei 11 anni erano nel 1998. Ma è stato successivamente, grazie ad un'amicizia in famiglia, che a 16 ho imparato a sviluppare e stampare il bianco e nero e da lì non ho mai smesso. Mi son specializzato nel ritratto editoriale e nel frattempo ho sempre esposto il mio lavoro personale quasi subito in gallerie: Milano, Parigi e poi Svizzera, per poi passare a fiere e festival come Arles, Mia e Wopart.

© Marzio Villa

Le tue foto sono molto potenti e affrontano tematiche legate a diverse problematiche sociali e realtà discriminatorie. "The sisters and their servants", "Cultural appropriation", "Black Italians" ad esempio, investigano temi come quelli del white privilege e delle disuguaglianze sociali. Quanto è importante, a tuo avviso, la fotografia come mezzo di divulgazione in un momento in cui veniamo costantemente bombardati da immagini?

Son sempre stato attratto da quel tipo di arte che si porta dietro uno scopo didattico, dove il fruitore dell'opera è il fine per il quale è stata creata. Purtroppo non le diamo quasi mai il peso che si merita: quante volte ci accorgiamo di articoli di giornali che a parer nostro sono mal illustrati? E invece quante volte guardiamo la foto senza leggere il titolo? La fotografia, essendo la parte sulla quale si basa la comunicazione della nostra società, ha il ruolo più importante. E' il mezzo perfetto per veicolare messaggi.

Cosa ti ha spinto a intraprendere il percorso del racconto sociale, piuttosto che di altri generi fotografici?

La mia vita personale, minoranza in Italia: da subito ho cominciato a fotografare per documentare le disparità sociali per poi concentrarmi più su progetti che riguardano sempre le stesse tematiche ma non usando la fotografia di documentazione ma una fotografia più editoriale e illustrativa.

© Marzio Villa

Per diversi anni hai vissuto a Parigi: ci racconti come mai hai sentito la necessità di lasciare l'Italia per un periodo abbastanza lungo della tua vita?

Nel 2010 non sopportavo la discriminazione presente in Italia, ora se ne parla ed è una grossa differenza. Son tornato per appunto continuare a lavorare su queste tematiche nello stato in cui son cresciuto.

In un'epoca innegabilmente digitale, come mai la scelta di fotografare molti dei tuoi progetti su pellicola e nello specifico, la scelta del medio formato?

La pellicola non l'ho mai abbandonata; ci son stati periodi meno intensi, ma ricordo che i primi anni scattavo almeno 30 pellicole al mese, ma quindici anni fa, da una bobina (20 pellicole) che costava intorno ai 50 euro. Oggi cerco di usarla solo per assegnati e lavori personali con un progetto ben definito. Il medio formato ti fa pensare, mi piace avere un rapporto con l'immagine dove traspare un'interazione profonda fra fotografo e soggetto, e il medio formato quasi ti obbliga a fare questo.

Per alcune di queste foto hai utilizzato la nostra pellicola LomoChrome Purple: quali caratteristiche ti hanno colpito maggiormente?

Beh, a parte l'effetto infrarosso che è quello che uno cerca usandola, la cosa che è molto bella e poter cambiare la gradazione di viola a seconda di come la esponiamo, che aumenta più la sovraesponiamo.

© Marzio Villa

Da dove trai ispirazione e chi sono gli artisti che segui?

Ci sono lavori di artisti che mi piacciono molto, ma non traggo ispirazione da loro, anche se sicuro ne sarò influenzato. La mia produzione è frutto di una ricerca; il titolo "The sisters and their servants" che hai citato prima per esempio, ci ho messo due anni per realizzarlo e decidere lo sfondo e come dovesse essere la realizzazione definitiva della foto.

Cosa ti aspetta in futuro? Hai in programma qualche progetto o collaborazione interessante?

Sì, collaborazioni importanti ma non si può ancora dire niente...

© Marzio Villa

Guarda tutti i lavori di Marzio sul suo profilo Instagram.

Scritto da melissaperitore il 2023-01-03 in #gear

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