Quattro Chiacchiere con Gerardo Bonomo sulla Sprocket Rocket e il DigitaLIZA MAX
2 Share TweetGerardo Bonomo è tornato sul nostro magazine per raccontarci la sua esperienza con la fotocamera panoramica Sprocket Rocket e il kit di scansione DigitaLIZA Max. Gerardo è rimasto colpito proprio da quest'ultimo e ha deciso di continuare a utilizzare il kit per le sue scansioni personali e durante tutti i suoi corsi di fotografia analogica! Continua a leggere per scoprire le sue impressioni.
Ciao Gerardo, bentornato sul nostro magazine! Hai qualche novità da raccontarci dalla tua ultima intervista dello scorso autunno?
Buongiorno a tutti. Il mercato dell’analogico sta riesplodendo, soprattutto quello delle negative colore, a seguire il bianco e nero. Ci sono stati poi eventi eccezionali come Leica, che ha rimesso in produzione la mitica M6, presentata nel 1984 e che è probabilmente la fotocamera a telemetro più desiderata, sia dagli appassionati che dai professionisti
Di recente hai provato per la prima volta la fotocamera Lomography Sprocket Rocket e alcuni dei nostri rullini in bianco e nero, di cui hai parlato anche in un tuo video su YouTube. Com'è stata l'esperienza? Raccontaci!
Io sono sempre stato un fan della Horizon - peraltro oggi distribuita da Lomography -, adoro il formato panoramico, e l’esperienza con la Lomo Sprocket Rocket è stata quindi quasi una conseguenza della mia passione per le fotocamere panoramiche. La possibiltà poi di poter scattare anche in formato 35 x 70 mm, facendo in modo che l’immagine vada a coprire anche la doppia perforazione e i numeri dei fotogrammi ha reso i risultati ancora più interessanti. Lo scatto singolo e la possibilità di contare su solo due aperture di diaframmi non mi hanno creato problemi, grazie alla notevole latitudine di posa delle negative, specie quelle a colori che sono quelle che ho utilizzato
Ricordiamo ai nostri lettori che sei un fedele appassionato del bianco e nero. Sei soddisfatto dei risultati ottenuti con le pellicole Lomography Potsdam Kino, Earl Grey e Lady Grey 35 mm?
Mi sono trovato bene anche se, confesso, preferisco le pellicole su base PET anziché su base triacetato. Ma i risultati che ho ottenuto parlano da sé, tutte le pellicole hanno dimostrato una buona gamma tonale, una definizione insospettabile, visto che l’obiettivo della Sprocket è discreto ma ovvviamente non eccezionale, e una grana molto contenuta. Una delle pellicole citate non riportava i numeri di fotogramma quindi la “cornice” insieme alla perforazioni non ha ottenuto la grafica a cornice che mi aspettavo, ma sono cose che capitano.
Queste foto sono state digitalizzate con il nostro kit di scansione DigitaLIZA Max! Qual è la prima cosa che hai notato quando hai avuto tra le mani il kit? E quali sono state le tue impressioni dopo aver realizzato le scansioni?
Di norma, prima di stampare i miei negativi usando un ingranditore tradizionale, faccio sempre le scansioni, per poter scegliere al meglio gli scatti meritevoli; il risultato è migliore del provino a contatto tradizionale, perchè i fotogrammi risultano molto più ingranditi e con un tale numero di pixel da poterli stampare anche in ink jet o con un plotter. Il Digitaliza MX è assolutamente prodigioso. Robusto. La sorgente di illuminazione funziona con due batterie stilo AA oppure collegato al classico trasformatore da 6V USB dei cellulari, è quindi un sistema assolutamente portatile, da usare ovunque, anche dove non è disponibile la corrente elettrica.
La possibiltà di scannerizzare sia negativi colore e bianco e nero e diapositive, dal medio formato fino al 24 x 36 mm, lo rende versatile per qualsiasi pellicola e ho apprezzato anche il fatto che, grazie al telaietto in dotazione, sia addirittura possibile riprodurre anche i negativi in formato 127. Il sistema di trascinamento dentellato del classico negativo 35mm permette di posizionare velocemente e alla perfezione il fotogramma, tanto sotto a una fotocamera che sotto a uno smartphone, e l’accessorio incluso che permette di riprodurre i negativi ottenuti dalla Sprocket Rocket, che sono in formato 35 x 70 mm è assolutamente unico. Nessun sistema di scansione - neppure gli scanner piani, lo permettono, includendo, a piacere, anche le perforazioni e i numeri di fotogramma. Durante i miei corsi one to one sulla fotografia - a pellicola, ovviamente - è diventato un must.
Quale attrezzatura hai usato per la scansione di questi negativi?
Io di norma uso come sorgente di illuminazione un negatoscopio Kaiser Slim e come fotocamera una Nikon D5600 con come obiettivo l’eccellente Micro Nikkor 60mmG f/2.8. Il tutto montato sulla colonna di un ingranditore a cui ho tolto la testa per potermi avvicinare o allontanare dal negativo in modo micrometrico e in stato di totale pian parallelismo tra il sensore e il negativo. Se non si è interessati alla scansione anche attraverso lo smartphone, va benissimo anche il DigitaLIZA +: il prezzo è più conveniente, l’unico accessorio che manca è la colonna per fissare lo smartphone, per il resto sono identici.
Hai utilizzato la nostra nuova applicazione online gratuita DigitaLIZA LAB per invertire ed editare le scansioni? Se sì, come ti sei trovato?
Benissimo, soprattutto con i negativi colore. Mentre i negativi bianco e nero possono facilmente essere invertiti in positivi anche con programmi basici di fotoritocco, la conversione dei negativi colore in positivi è molto più complessa. L’app è intuitiva, permette comunque di personalizzare il risultato finale, definendo il punto di bianco, il punto di nero, la variazione cromatica e l’enfatizzazione delle alte o delle basse luci. Un software eccellente, alla portata anche di un neofita e per di più gratuito. Speriamo che Lomography lo trasformi anche in una app per poter fare le inversioni anche direttamente dallo smartphone. [Nota: è possibile utilizzare il DigitaLIZA LAB anche da smartphone]
Cosa consiglieresti a chi vorrebbe provare a scansionare da casa in autonomia con il DigitaLIZA?
Io suggerisco una fotocamera digitale di qualsiasi marca con un obiettivo macro. Il risultato che si ottiene con lo smartphone è valente per andare poi sui social, ma usando una fotocamera si arriva a livelli di fatto professionali ed è possibile poi stampare anche in formati insospettabili, ben oltre il 30 x 40 cm, sia via stampante ink jet che via plotter. Chi non possiede la colonna di un ingranditore può posizionare la fotocamera al di sopra del DigitaLIZA Max con un treppiedi, e il gioco è fatto. Non si può chiedere davvero di meglio.
Grazie Gerardo per aver condiviso con noi le tue impressioni! Guarda il suo video Youtube sulla Sprocket Rocket, leggi gli articoli sul suo blog e seguilo su Instagram.
Scritto da ludovicazen il 2023-03-21 in #gear #videos
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