West of Babylonia: la Prima Italiana Presso il Cinema Rossini di Venezia

West of Babylonia, opera prima del regista Emanuele Mengotti, è un documentario girato nel deserto Californiano che racconta la vita di una comunità che ha deciso di lasciare i comforts della società moderna per vivere in totale libertà in un territorio ostile e selvaggio: Slab City.

Slab City sorge nel deserto ai confini con una base militare dove vengono testati ordigni esplosivi. Qui si vive senza acqua corrente e senza elettricità; le strade sono sterrate e la popolazione (gli “Slabber”) oscilla tra le 400 persone d’estate e le 4.000 d’inverno. Gli Slabber sono giovani e anziani, hippy e neo nazisti, fuorilegge ed artisti, tutti accomunati dalla voglia di essere liberi e di non dover rispondere alle regole della società americana. Tutto ciò che sta al di fuori di Slab City per loro è “Babylonia”.

Il documentario è stato presentato in anteprima al Biografilm nel 2020 ma a causa della pandemia è stato visibile solo online sulla piattaforma di Mymovies. Per questo motivo la proiezione del 7 marzo presso il Cinema Rossini di Venezia sarà la prima assoluta italiana in sala.

Il regista veneziano Emanuele Mengotti e il direttore della fotografia Marco Tomaselli hanno vissuto per lunghi periodi nel deserto, a stretto contatto con la comunità di Slab City, creando un rapporto di fiducia e rispetto che ha favorito l’intimità con i protagonisti di questo lavoro. Il documentario è stato girato unendo uno stile d’osservazione e di cinema veritè. Marco Tomaselli è riuscito ad abbinare questi due stili narrativi ad una fotografia cinematografica. Il montaggio del film è stato curato da Michele Castelli, vincitore ai Nastri d’Argento del “Nastro dell’anno" per il film di Francesco Zippel Sergio Leone - L’italiano che inventò l’America; la colonna sonora è invece stata composta da Paolo Cognetti, che sarà anche lui con il regista presente in sala.

Emanuele Mengotti e Marco Tomaselli

Il film è un caleidoscopio di personaggi e storie che vivono ed abitano questo terreno ai confini con la società, dove i paesaggi sono a metà tra ambientazioni in stile film Western ed un mondo apocalittico simile a Mad Max. Il regista, assieme al direttore della fotografia hanno deciso di utilizzare una delle lenti artistiche Lomography: il New Petzval 58, reinvenzione dell'originale obiettivo da ritratto di Joseph Petzval del 19° secolo che è stata utilizzata per girare la scena finale del prom, ovvero il tradizionale ballo scolastico di fine anno, che ritualisticamente sancisce l’ingresso dei giovani americani nella società adulta. A Slab City però non sono soltanto i giovani, ma tutti i membri della comunità partecipano al prom e attraverso questo momento cercano una seconda chance di riscatto nella vita. Questo evento si festeggia in un periodo molto significativo: la fine del mite Inverno e l’inizio dell’estate che può essere mortale per molti membri della comunità a causa delle condizioni climatiche primitive.

Oltre alla lente Petzval, il direttore della fotografia si è servito dei rullini Lomography, per avere degli appunti visivi e per immortalare alcuni personaggi del film.

La proiezione di West of Babylonia sarà presentata da Marco Bertozzi, autore e docente allo IUAV. In concomitanza all’evento sarà allestita al Risto Pub Rossini, una mostra temporanea di immagini tratte dal documentario e schede di approfondimento sul lavoro, sui personaggi e sugli autori.


Per maggiori informazioni visita l'evento su Facebook e segui West of Babylonia su Instagram.

Scritto da melissaperitore il 2023-03-01 in #gear #videos

New Petzval 58 Bokeh Control Art Lens

Rivivi i primi tempi della fotografia con questo obiettivo fatto a mano che unisce il design storico e l'originale ottica russa con una innovativa ghiera di controllo del Bokeh.

Altri Articoli Interessanti