LomoAmigas x 8 Marzo - Arianna Angelini con la Diana F+

Buona Giornata Internazionale della Donna! In occasione di questo giorno così importante e per tutto il mese di marzo, vogliamo lasciare spazio alle fotografe, alle loro storie e alle loro esperienze. Abbiamo mandato una fotocamera Diana ad alcune LomoAmigas e abbiamo chiesto loro di esprimersi nella massima libertà attraverso la pellicola.

La nostra LomoAmiga Arianna Angelini ha realizzato questi bellissimi ritratti con la Diana F+, sperimentando anche dopo lo scatto per creare qualcosa di unico e speciale. In quest'intervista, Arianna ci racconta inoltre cosa significa essere una donna che lavora nell'ambito della fotografia e ci porta con sé nel suo mondo analogico.

© Arianna Angelini - Diana F+

Ciao Arianna, bentornata sul nostro magazine! A cosa ti sei dedicata di bello nell’ultimo periodo?

Ciao Lomography, è un piacere tornare a fare due chiacchiere con voi. Questi due ultimi mesi sono stati molti intensi ma anche ricchi di lavoro e novità, una fra queste che finalmente posso svelarvi. Domani 9 marzo sarà acquistabile la mia prima fanzine analogica che racchiude il lavoro di un anno e mezzo. Ogni sabato notte ho scattato, ritratto, e raccontato la scena clubbing di Milano sperimentando sempre e soltanto con macchinette usa e getta. In quelle 32 pagine c’è probabilmente un’Arianna che in pochi conoscono. Vi lascio una piccola preview che potete vedere qui.

In occasione del Mese della Donna, ti andrebbe di raccontarci la tua esperienza di fotografa?

Il mio rapporto con la fotografia è da sempre un conflitto perpetuo perché ci sono periodi in cui la amo follemente ed altri in cui la detesto. Se dovessi pensare al momento esatto in cui mi sono detta “è questo quello che voglio fare nella mia vita” non lo ricordo, so solo che quando mi sono trasferita all’estero mi sono ritrovata a scattare di continuo perché sentivo dentro di me un forte impulso. Ogni altra cosa che facevo non mi rendeva mai felice quanto lo faceva la fotografia. Fu allora che iniziai a pensare seriamente di mollare tutto quanto, città, lavoro, affetti per fare quell’enorme salto nel vuoto. Sentivo che se non c’avessi provato me ne sarei pentita per tutta la vita. A distanza di due anni da quella decisione penso che non avrei potuto fare scelta migliore.

© Arianna Angelini - Diana F+

Ti è mai capitato di sentirti discriminata nell’ambito lavorativo in quanto donna? Se sì, come hai reagito?

Sì, purtroppo a volte mi sono sentita discriminata per il mio essere fotografa donna. Mi è capitato che non venissi presa sul serio dai clienti e non venissi retribuita quanto dovuto soltanto per il mio genere. Il mondo della moda sa essere alienante e molto spesso discriminante soprattutto se si fa un mestiere che in Italia è ancora considerato tipicamente “maschile”. Ovviamente all’inizio tutto questo faceva male e mi ha in un certo senso buttato giù, poi, però, ho pensato che la cosa peggiore che potessi fare era lasciarmi travolgere da queste esperienze negative e ho deciso da allora di battermi sempre e comunque per poter far valere l’artista che sono.

Qual è il miglior consiglio che hai ricevuto e qual è invece quello che daresti a chi vuole intraprendere la carriera di fotografa?

Se dovessi pensare ad un consiglio che mi ha cambiata profondamente è quello che mi diede un mio professore mentre studiavo il master in fotografia. Mi ripeteva continuamente che se avessi voluto fare la fotografa nella vita avrei dovuto rischiare e spingermi oltre con la mia fotografia. In quel momento non colsi a pieno le sue parole, ma a distanza di tempo adesso so che mi hanno portata alla fotografa che sono oggi. Se dovessi invece dare io un consiglio a chi sta per intraprendere questa carriera gli direi di avere pazienza, perseveranza e soprattutto umiltà.

Raccontaci la storia che si nasconde dietro a questi meravigliosi scatti. Hai realizzato questa serie con la Diana F+ & Flash su pellicola Color Negative 400, com’è stata l’esperienza con la fotocamera?

Io e Perla ci siamo conosciute il giorno stesso che ho scattato queste foto. Sono andata a casa sua e tra una chiacchiera e l’altra abbiamo deciso di sperimentare lasciandoci ispirare dalla musica latina che c’era di sottofondo. È stato tutto molto naturale ed era come se ci conoscessimo da tempo. L’idea vera e propria è nata una volta sviluppate le foto, vedendole stampate ho notato che c’era un’atmosfera molto malinconica che ho voluto portare all’estremo usando un acido ed il bianco e nero.

Ho continuato a sperimentare anche dopo lo scatto perché volevo vedere fin dove potevo arrivare improvvisando non ponendomi limiti. Scattare con la Diana F+ sicuramente ha contribuito e mi ha aiutato in questo. È una macchina leggera e maneggevole che permette di sperimentare cose nuove nonostante la sua semplicità. Due degli scatti sono infatti doppie esposizioni che sono venute fuori utilizzando proprio una funzione della macchina stessa. Era una cosa che non avevo mai provato finora e che mi ha lasciato piacevolmente stupita.

© Arianna Angelini - Diana F+

Qual è stato il processo che hai adottato per queste immagini prima, durante e dopo lo scatto?

Per queste foto ho seguito l’istinto e l’improvvisazione. L’idea è venuta fuori mano mano che facevo le stampe. Da sempre mi piace sperimentare soprattutto anche dopo lo scatto ed è per quello che una sera in cui non riuscivo a dormire ho passato ore ed ore a tirare l’acido sopra le foto. Questo procedimento richiede tempo perché in base a quanto e dove viene tirato questo reagisce in maniera diversa. Vi confesso che quella notte la maggior parte delle stampe le ho dovute buttare perché non erano venute come volevo.

Condivideresti con noi il nome di una o più fotografe che apprezzi e che vorresti far conoscere ai nostri lettori?

Ho deciso di condividere con voi delle fotografe che ho avuto il piacere di incrociare e conoscere durante il mio cammino. La prima Eleonora, meglio conosciuta come @elesabet, che ammiro per la sua ricerca ed introspezione continua ed il suo essere schietta e sincera non solo negli scatti ma anche nella vita. La seconda, Sara Lorusso (@loruponyo) che con la sua sensibilità disarmante è in grado di raccontare tematiche sociali e personali con tatto e dolcezza. La terza, Carmen Colombo (@carmen_colombo) artista capace di dipingere la quotidianità in maniera estremamente poetica e nostalgica ed infine Beatrice (@bea.slmn, amica e giovane fotografa che nei suoi scatti racconta un mondo giocoso fatto di toni caldi ed atmosfere estive sognanti.

Se potessi dire qualcosa alle altre fotografe di tutto il mondo, quale sarebbe?

Direi di allenare lo sguardo ma soprattutto il cuore. Penso e dico sempre che una foto è davvero una foto quando dentro c’è un sentimento.


Grazie mille Arianna per questi interessanti spunti di riflessione e per questi magici ritratti! Segui Arianna su Instagram per scoprire i suoi lavori e la sua nuova zine.

Scritto da ludovicazen il 2023-03-08 in #gear #persone #diana-f #experimental-photography #lomoamigas #lomowomen

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