Ritratti Medio Formato su Pellicola Color Negative 400: Fotografie di Riccardo Montanini
3 Share TweetIl fotografo Riccardo Montanini torna da noi con nuovi fenomenali ritratti catturati su pellicola medio formato Color Negative 400.
Ciao Riccardo! Questa bellissima serie è stata scattata con la nostra pellicola Color Negative 400 120: era la prima volta che la usavi? Come ti sei trovato?
Ciao a tutti! No, in realtà era il secondo rullo che ho scattato con una Color Negative 400 in medio formato. Mi sono capitati per le mani due pacchi da tre rulli ciascuno di pellicole Color Negative 100 e 400 scaduti nel 2012. Ho regalato un rullo per ciascuno dei formati e me ne sono rimasti 2 da 100 e 2 da 400. Una volta sviluppati quelli da 100 ASA, mi sono reso conto che, purtroppo, sono stati rovinati dal fatto che, essendo così scaduti, l’emulsione si è “fusa” con la carta sul retro del 120 e quindi i dati stampati sulla carta sono stati esposti sul negativo rendendo le foto inutilizzabili; mentre quelli da 400 ASA invece si sono conservati meglio e le foto sono uscite perfette, giusto qualche leggero shift di colore sui magenta.
Quali sono le caratteristiche che ti sono piaciute maggiormente?
Sicuramente mi ha sorpreso la tenuta nel tempo del rullo, non ho idea di come siano stati conservati però per essere un rullo di 120 scaduto da più di 10 anni devo dire che la sensibilità non è quasi per nulla calata e ho ottenuto dei risultati apprezzabili in termini di esposizione anche esponendo ai 400 ASA nativi. Essendo una pellicola molto scaduta non posso fare grossi paragoni ma confrontandolo anche con un rullino che ho scattato di Lomography Color Negative 400 per 35mm non scaduto, devo dire che si tratta di una pellicola con una grana poco pronunciata per un 400 ASA, anche quando ci sono zone dell’immagine più sottoesposte. In più ha un ottima resa colore, molto fedele, paragonabile forse a un Kodak Portra 400 o a un Ultramax 400.
Se dovessi scegliere tra medio formato e 35 mm, quale sarebbe il formato a cui non potresti rinunciare e per quale motivo?
Probabilmente, ma si tratta di gusti personali ovviamente, il 35 mm. È un formato facilmente reperibile, c’è una maggior varietà di scelta - non essendo tutti i rullini prodotti per 35 mm prodotti anche per il 120 - e, oggettivamente, non dovendo fare grosse stampe, il 35 mm ha, a parità di prezzo, il triplo dei fotogrammi a disposizione (se si scatta con una macchina 6x6). Inoltre, sono un fan degli Aspect Ratio panoramici come il 16:9 e il 2.35:1 e, avendo appunto a disposizione per il 120 solamente una macchina dal formato quadrato, solo tagliando la maggior parte del fotogramma posso ottenere questi formati.
Quale fotocamera hai usato per questi scatti?
Ho utilizzato una Seagull 4A, una biottica di fine anni '60 prodotta ad Hong Kong che nasce come imitazione delle Rolleicord.
Scatti la maggior parte dei tuoi lavori su pellicole 35 mm: quali sono le difficoltà (se credi che ce ne siano) nello scattare in medio formato?
Il medio formato, in particolare con la macchina che ho utilizzato, presenta alcune sfide in più rispetto al mio solito setup per 35 mm. Intanto la Seagull è una macchina completamente manuale, senza esposimetro quindi per l’esposizione o ti affidi a un esposimetro esterno o vai più o meno ad occhio. Inoltre fare il fuoco sul vetro smerigliato di una biottica, anche se molto affascinante, è comunque più complesso che attraverso un pentaprisma di una SLR 35mm. Infine, il medio formato ti costringe a non poter in alcun modo ripetere lo scatto, avendo a disposizione solamente 12 fotogrammi.
Qual è la tua foto preferita di questa serie e per quale motivo?
Penso il fotogramma in cui Elena è su un ponte con uno sguardo sognante e i toni magenta dati dallo shift dei colori della pellicola dati al suo deterioramento matchano abbastanza con il mood della foto, con la luce del tramonto e il colore dei capelli della modella.
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Scritto da melissaperitore il 2023-04-17 in #gear #color-negative #medio-formato #pellicola-scaduta #pellicole-negative #pellicole-lomography
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