Open Call - Lomography x Artika: VIVIAN MAIER, Shadows and Mirrors

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La mostra VIVIAN MAIER. Shadows and Mirrors, composta da 93 autoritratti, racconta la grande fotografa e la sua ricerca incessante di trovare un senso e una definizione del proprio essere.

In ordine orario dall'alto a sinistra: New York. October 18, 1953 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY. Self-portrait ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY. Self-portrait, Chicago, 1970 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY. Self-portrait, Chicago, 1970 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

In concomitanza con questa fantastica mostra, insieme ad ARTIKA e diChroma Photography - enti organizzatori dell'esposizione - desideriamo coinvolgervi in una nuova e avvincente sfida fotografica.

Prima che il termine selfie diventasse di moda, l'autoritratto era un modo per esprimere se stessi attraverso la fotografia. L'artista diventa il soggetto mentre l'obiettivo è rivolto verso di lui: la semplice immagine del fotografo non è solo uno strumento artistico, ma può anche documentare i cambiamenti e la vita stessa.

Vivian Maier adottò la tecnica delle ombre - SHADOWS - utilizzando la proiezione della propria silhouette: l’ombra è la forma più vicina alla realtà, è una copia simultanea. È il primo livello di una autorappresentazione, dal momento che impone una presenza senza rivelare nulla di ciò che rappresenta. Attraverso invece le fotografie nella sezione MIRROR (specchio) della mostra, questo oggetto appare spesso frammentato o posto di fronte a un altro specchio oppure posizionato in modo tale che il suo viso sia proiettato su altri specchi, in una cascata infinita. È lo strumento attraverso il quale l’artista affronta il proprio sguardo.

Vi invitiamo quindi a partecipare a questa call prendendo ispirazione dagli autoritratti di Vivian Maier per creare nuove fotografie con le nostre pellicole e la nostra fotocamera medio formato Diana F+ che verrà fornita in prestito per la realizzazione di questo progetto. Invia la tua candidatura compilando questo Form.

La call é gratuita e aperta a tutti coloro che risiedono in Italia; si potranno inviare le candidature fino al 16 aprile compreso. Di seguito tutti i dettagli:

  • Verranno selezionati 5 fotografi.
  • A ciascun fotografo selezionato verrà inviata 1 pellicola Lomography 120 e una fotocamera Diana F+ in prestito per realizzare le fotografie
  • Lomography si occuperà dello sviluppo e della scansione dei rullini presso il LomoLab
  • Pubblicheremo infine sul nostro Online Magazine un'intervista ad ogni fotografo insieme alle immagini realizzate; i 5 fotografi riceveranno inoltre 1 biglietto omaggio per visitare la mostra presso Palazzo Sarcinelli.

Sei pronto a reinterpretare le immagini della fantastica Vivian Mayer? Invia la tua candidatura qui entro la mezzanotte il 16 aprile.

In ordine orario dall'alto a sinistra: Self-portrait, 1959 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY. Self-portrait, New York, 1955 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY. Self-portrait, New York, 1953 ©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY

VIVIAN MAIER. Shadows and Mirrors è in programma presso Palazzo Sarcinelli a Conegliano, fino all'11 giugno 2023. La mostra, a cura di Anne Morin in collaborazione con Tessa Demichel e Daniel Buso, è organizzata da ARTIKA, in sinergia con diChroma Photography e la Città di Conegliano.

La mostra ripercorre l’opera della famosa tata-fotografa che, attraverso la fotocamera Rolleiflex e poi con la Leica, trasporta idealmente i visitatori per le strade di New York e Chicago, dove i continui giochi di ombre e riflessi mostrano la presenza-assenza dell’artista che, con i suoi autoritratti, cerca di mettersi in relazione con il mondo circostante.

Vivian Maier fotografò per più di quarant'anni, a partire dai primi anni '50, pur lavorando come bambinaia a New York e a Chicago. Spese la sua intera vita nel più completo anonimato, fino al 2007, quando il suo corpus di fotografie vide la luce. Un enorme e impressionante mole di lavoro, costituita da oltre 120.000 negativi, film in super 8 e 16mm, diverse registrazioni audio, alcune stampe fotografiche e centinaia di rullini e pellicole non sviluppate. Il suo pervasivo hobby finì per renderla una delle più acclamate rappresentanti della street photography. Gli storici della fotografia l'hanno collocata nella hall of fame, accanto a personalità straordinarie come Diane Arbus, Robert Frank, Helen Levitt e Garry Winograd.

"Un ritratto non è fatto nella macchina fotografica. Ma su entrambi i lati di essa", così il fotografo Edward Steichen riassumeva il principio della fotografia. Un processo creativo che ha origine dalla visione dell’artista e che si concretizza solo in un secondo tempo nello scatto. Nel caso di Vivian Maier: il suo stile, i suoi autoritratti, hanno origine da una visione artistica al di qua dell’obiettivo fotografico. Per lei fotografare non ha mai significato dar vita a immagini stampate e quindi diffuse nel mondo, quanto piuttosto un percorso di definizione della propria identità.


Trovi maggiori informazioni sulla mostra visita www.artikaeventi.com.

Scritto da melissaperitore il 2023-04-07 in #cultura #diana-f #medio-formato #pellicole-lomography #mostrafotografica #open-call #vivianmayer

2 Commenti

  1. mrco
    mrco ·

    Dove è possibile vedere la lista dei fotografi selezionati?

  2. melissaperitore
    melissaperitore ·

    Grazie a tutti coloro che hanno mandato la propria candidatura e complimenti ai 5 fotografi selezionati:

    Tiziano Demuro
    Marta Mengardo
    Giulia Monacolli
    Valentina Paglioni
    Chiara Vitellozzi

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