Wave Zine x Lomography: Intervista a Carolina Davalli
Share TweetThe Liberation è un progetto sulla libertà e la celebrazione delle identità individuali di Masseria Wave, masseria storica nel cuore del Salento convertita in un centro di produzione culturale con focus sulla cultura e eventi queer. Recentemente abbiamo collaborato al numero 0 della loro nuovissima zine: Wave Zine. La fotografa Eleonora Sabet ha ritratto diversi artisti, musicisti e creativi su pellicole Lomography e, in questa nuova serie di interviste, abbiamo voluto conoscere più a fondo le persone di fronte all'obiettivo. Oggi vi presentiamo Carolina Davalli.

Ciao Carolina, benvenuta! Potresti fare una tua presentazione per i lettori del nostro Online Magazine?
Ciao Lomography! Mi piace studiare la moda, in particolare di tutto ciò che verte attorno al mondo delle riviste e della cultura visuale. Questo interesse si è tradotto in collaborazioni con alcuni magazine di settore, ma anche nel supporto a progetti curatoriali e d’archivio. Nel tempo libero colleziono carta stampata e mi cibo di nozioni bizzarre, che puntualmente dimenticherò dopo pochi giorni. Tipo recentemente ho scoperto che la dieta dei bachi da seta consiste esclusivamente di foglie di gelso.
Oltre che delle ultime tendenze di moda, i tuoi articoli trattano di interessantissime tematiche sociali e culturali: collettivi e progetti indipendenti italiani, donne non convenzionali che hanno fatto - e continuano a fare - la storia, suggerimenti per le migliori riviste indipendenti queer da leggere e non solo...Quando ti sei resa conto che questa era la carriera che avresti voluto intraprendere?
Durante la mia infanzia non ho mai avuto contatti diretti con l’industria della moda, dunque non ne ho mai subito il fascino o sognato di farne parte con un ruolo specifico. Volevo però conoscerla, studiarla e soprattutto capire quali risvolti avesse sulla cultura, così ho intrapreso un percorso di studi legato alle discipline della moda. Poi, sfogliando riviste di moda da sempre, quando è successo di poterci lavorare in prima persona non ho esitato.

Queste fotografie che ti ritraggono, sono state scattate da Eleonora Sabet su pellicole Lomography. Tu che rapporto hai con la fotografia analogica?
Il processo fotografico, specialmente analogico, resta per me un mistero. Nell’epoca del VR, AI e AR, il mio cervello è ancora lì fermo a capire come sia possibile che un istante della vita in 3D possa essere scelto, asportato e conservato su negativo. Sarà banale e retorico, ma lo penso come un processo magico. Eleonora in questo è una potente alchimista.
Queste foto nascono inoltre da una collaborazione tra Lomography e Masseria Wave, che di recente ha lanciato il numero 0 della sua prima zine: Wave Zine. Che importanza hanno secondo te realtà di questo tipo per la comunità queer?
Il progetto Masseria Wave è fondamentale per molte ragioni, a partire dal contesto geografico in cui si trova e alla disposizione sul territorio: fuori dagli epicentri blasonati come Roma o Milano, ma anche fuori letteralmente dal centro urbano più vicino, ossia Lecce. Grazie al lavoro del fondatore Gilberto Genco, questo non ha mai fatto di MW una lontana oasi nel deserto o un’irraggiungibile isola felice: al contrario, dalla sua nascita MW è subito diventata un centro nevralgico interconnesso, vivo, inclusivo e accessibile. La natura di MW è dunque duplice: da una parte è una radice, profondamente legata al territorio salentino, dall’altra è anche parte di un micelio, una rete di relazioni ampia, aperta, in costante evoluzione ed espansione. MW è anche e soprattutto uno spazio per immaginare, creare, svagarsi e rappresentarsi e Wave Zine è frutto di questa forza propulsiva. Si tratta di un progetto corale creato da professionist3 interdisciplinari, ma anche una cassa di risonanza per voci, istanze, corpi e pensieri liberi–non a caso il numero pilota del progetto è intitolato “The Liberation Issue 0”. È estensione di tutto ciò che è e che partecipa a MW.
Hai progetti imminenti che vorresti condividere con la nostra community?
Da poco ho intrapreso un percorso accademico di ricerca a cui dedicherò i prossimi tre anni. Vedremo che cosa ne verrà fuori!
Segui Carolina sul suo profilo Instagram e Wave Zine QUI
The Liberation ISSUE 0 è ora disponibile sul sito di Masseria Wave.
Scritto da melissaperitore il 2023-07-14 in #gear #wavezine
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