Wave Zine x Lomography: Intervista a Ella Bottom Rouge

The Liberation è un progetto sulla libertà e la celebrazione delle identità individuali di Masseria Wave, masseria storica nel cuore del Salento convertita in un centro di produzione culturale con focus sulla cultura e eventi queer. Recentemente abbiamo collaborato al numero 0 della loro nuovissima zine: Wave Zine. La fotografa Eleonora Sabet ha ritratto diversi artisti, musicisti e creativi su pellicole Lomography e, in questa nuova serie di interviste, abbiamo voluto conoscere più a fondo le persone di fronte all'obiettivo. Oggi vi presentiamo la performer di burlesque, insegnante e producer Ella Bottom Rouge.

Ella Bottom Rouge by © Eleonora Sabet - Pellicola Color Negative 400

Ciao Ella Bottom Rouge, potresti fare una tua presentazione per i lettori del nostro Online Magazine Ciao Lomography!!

Sono Ella Bottom Rouge, performer di burlesque, insegnante, producer e mille altre cose. Genitrice delle Rougettes, grandissima mangiatrice di gelato al mango e in fissa perenne con il mare. Recentissimamente sono entrata anche nel mondo dei podcast, e in uno speciale: raccontiamo di sesso tra donne!! Brave Mai n.d.r.

Quando ti sei avvicinata al mondo del Burlesque e quando hai capito che avresti voluto farne parte?

Quando la prima volta ho visto uno spettacolo di burlesque ho pensato: ma cos'è sta figataaaaaaaaaaaaaaaa. Ero al'estero, e tornata in Italia ho subito cercato una scuola, volevo sapere tutto!

Come spiega cosa sia il Burlesque a chi non è ha idea?

Il burlesque è l'arte dello striptease e della seduzione, è far sognare, divertire, ammaliare a volte far commuovere il pubblico, raccontando una storia con il nostro corpo.

Quando nasce Ella Bottom Rouge?

Quasi dieci anni fa, in un'aula studio, durante il mio primo corso di burlesque. O meglio, io me ne sono innamorata subito di quest'arte così libera e corporea, quasi carnale, e per me, che arrivavo dal teatro parlare con il corpo è essenziale. Ella è nata poco dopo, ma si è strutturata con più studio, più consapevolezza e coscienza, non soltanto di me ma anche del messaggio che volevo portare in scena .

Sei fondatrice di Rouge Academy: ci racconti com'è nato questo progetto e a chi è rivolto?

Iniziare a insegnare è iniziato quasi per caso, con il tempo ho semplicemnete ascoltato la mia community, letteralmente chi veniva a seguire le mie lezioni. Persone queer, questioning, ma anche colleghe drag e attori e attrici, il mio messaggio di inclusione stava arrivando forte. Così è nata l'Academy, un luogo per tutt* e che comprenda non soltanto l'insegnamento del burlesque ma anche makeup, recitazione, flessibilità, etica. Il burlesque è un grande contenitore, così volevo che fosse anche la scuola.

Performer, insegnante, ma anche modella e producer. Ci parli delle tue produzioni?

All'attivo ci sono tre progetti: Burlesque, Bodies and Bumps è uno show pensato per l* alliev* e l* non professionist* che vogliono misurarsi con il palcoscenico. Poi abbiamo WET, il mio format classico, dove burlesque, cabaret, musica, arti circensi si fonsono insieme in uno show da lasciare senza fiato! Non ultimo B!tchbox, format mensile resident da anni in OstelloBello Milano Duomo che coniuga l'arte dell'improvvisazione e la comicità. E' uno show folle dove il pubblico è coinvolto al 100%, sopra e sotto il palco!

Cosa vuoi trasmettere attraverso le tue performance?

Libertà creativa e d'espressione. Se avessi seguito "quello che dicevano" non sarei mai stata un'artista indipendente, nè una donna super fiera di esserlo. Con il corpo, le esperienze, i desideri, sogni, incubi e complessità.

Chi sono le performers dalle quali trai ispirazione? Perchè proprio loro?

Pina Bausch, Marina Abramovic, Shakespeare; per il movimento, l'arte, la scrittura, la tensione drammatica. Angie Pontani per il burlesque, energica e super smiley! Mi ci rivedo molto.

Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere una carriera di performer Burlesque?

Studiare. Danza, teatro, reference per i costumi ma soprattutto la storia passata e presente del burlesque. Capire che c'è stata gente prima di noi che ha reso l'arte dello striptease mainstream! E studiare i movimenti di lotta femministi correnti. Il burlesque è anche rivoluzione sociale!!

Queste fotografie di Eleonora Sabet che ti ritraggono, sono state scattate su pellicole Lomography con una fotocamera analogica: tu che rapporto hai con l'analogico/vintage?

Poso davanti alla camera fotografica da oltre 10 anni ormai e ogni volta farmi ritrarre è un'esperienza a se. Non saprai mai il risultato ma soprattutto non sai cosa colpisce l'occhio dell* fotograf*, è uno sguardo unico e non replicabile. Con l'analogico però è differente. Devi prima di tutto connetterti con chi ti sta scattando, capire cosa guarda, cosa desidera catturare con il suo sguardo, respirare e sperare che sia buona la prima.

Queste foto nascono da una collaborazione tra Lomography e Masseria Wave, che di recente ha lanciato Wave Zine. Che importanza hanno secondo te realtà di questo tipo per la comunità queer?

Queer è un aggettivo ormai sdoganato, persino abusato, perché è diventato fashionable. Progetti autentici creati e portati avanti da persone autentiche sono la chiave, perché creano reale connessione tra le persone e fanno bene alla comunità.

Per concludere: dove possiamo vedere le tue performance in Italia?

Basta dare un occhio al mio sito internet per conoscere il calendario aggiornato! E sicuramente a Drama! Il primo cabaret italiano che ha fatto la storia dello spettacolo queer degli ultimi anni!!


Segui Ella Bottom Rouge su Instagram e visita il suo sito per scoprire le sue prossime performance.

The Liberation ISSUE 0 è ora disponibile sul sito di Masseria Wave.

Scritto da melissaperitore il 2023-09-21 in #gear #burlesque #pellicole-lomography #masseriawave #wavezine #ella-bottom-rouge

Maggiori informazioni

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