Pellicole in Bianco e Nero: Differenze tra Ortocromatico e Pancromatico
Share TweetLa quintessenza della pellicola in bianco e nero può essere suddivisa in due rami principali: pellicole ortocromatiche e pancromatiche. Per assestare che tipo di pellicola sia, bisogna conoscerne la sensibilità alle lunghezze d'onda. Ogni emulsione è composta da minuscoli cristalli di alogenuro d'argento in sospensione, tipicamente bromuro d'argento con una parte di ioduro d'argento.
Le pellicole Lomography sono pancromatiche, tuttavia presentano una buona gamma di bianco e nero. Alcune pellicole hanno un contrasto profondo, come le Potsdam, Fantôme e Babylon Kino. Mentre Berlin Kino, Earl Grey e Lady Grey hanno un aspetto classico con un'ampia scala di grigi.

Poiché i cristalli di alogenuro d'argento sono naturalmente sensibili al blu, qualsiasi pellicola parte da questo principio. Le pellicole ortocromatiche sono sensibili solo alle onde di luce blu e verde e non sono sensibili alle onde di luce rossa. Possono arrivare a catturare onde fino a 550 nanometri.
Le prime emulsioni ortocromatiche sono state prodotte nel 1873. I tratti distintivi di queste prime pellicole si riconoscono soprattutto nei primi film prodotti all'inizio del secolo scorso, quando erano le pellicole comunemente utilizzate nelle produzioni cinematografiche. Inconfondibile è infatti il colore delle labbra rosse, drammaticamente scure, segno distintivo di una pellicola ortocromatica.
La sensibilità alla luce blu tende a sovraesporre il cielo, il che si traduce in un notevole distacco dallo sfondo quando i soggetti sono all'aperto. Questo comporta anche che i toni della pelle saranno più scuri, a seconda dei soggetti e della loro tonalità.
La strada per ampliare lo spettro cromatico delle pellicole, fu aperta da un chimico austriaco, Josef Maria Eder, che nel 1884 sviluppò un processo di gelatina d'argento particolarmente sensibilizzata che tramite l'ausilio di filtri, permetteva di riprodurre una lunghezza d'onda dello spettro più ampia, e più fedele alla realtà.
Solo nel 1906 un chimico tedesco, Hermann W. Vogel, scoprì come estendere la lunghezza d'onda fino alla sensibilità del rosso direttamente nell'emulsione. Vogel scoprì che, aggiungendo coloranti alle emulsioni, si sarebbe ampliato lo spettro disponibile passando sopra i verdi, rendendolae in grado di registare gli arancioni e i rossi. In questo modo si ottiene una pellicola pancromatica, che diventa la riproduzione più fedele alla realtà per le pellicole in bianco e nero, che sono in grado di rispecchiare con un ampio spettro di sfumature di grigio.
È importante notare che, nei diagrammi delle pellicole, guardando i dati della scheda tecnica, non troveremo mai una curva piatta, poiché vogliamo comunque avere una buona separazione tra i diversi elementi. Per questo motivo, se vogliamo avere una riproduzione con tonalità variabili tra colori diversi abbiamo bisogno di una curva modulata, che risulterà poi in aree scure e in aree chiare con una decisa separazione del contrasto.
Ortocromatico
Non sensibile alla luce rossa, le onde rosse non vengono registrate.
- Alto rischio di sovraesporre il cielo.
- Può essere sviluppata in modo sicuro sotto una luce rossa.
- Il rosso diventerà scuro nelle immagini e gli accenti della pelle, come lentiggini, brufoli e tonalità più scure della pelle, saranno accentuati.
- Fogliame, acqua, cielo, e tutto ciò che riflette queste onde, avra' toni più chiari e leggeri.
Pancromatico
Sensibile all'intero spettro dei colori visibili fino a 700 nanometri.
- Pellicola per uso generale
- Aspetto classico
- Le pellicole con uno spettro più lungo possono essere adatte a varie tonalità di pelle, in quanto possono rappresentare tutte le sfumature di rosso e marrone. Una maggiore estensione della lunghezza d'onda rende una bella separazione tra le diverse aree del viso.
- I colori del paesaggio, delle foglie e degli alberi risultano bilanciati e con ampie variazioni di tonalità
Esiste una terza categoria di pellicole con uno spettro esteso chiamato infrarossi. I veri infrarossi sono stati concepiti a scopo militare per distinguere chiaramente tra la vegetazione e l'attività umana, quindi possiamo vedere il verde degli alberi diventare un bianco lussureggiante, mentre tutto ciò che ha un rosso caldo si riflette come scuro.
Sebbene non vi sia più una produzione di pellicole puramente ad infrarossi, i produttori, per ottenere un risultato simile, estendono lo spettro della luce rossa per andare oltre i 700 nanometri di sensibilità. Questo tipo di pellicole può dare una sensazione quasi surreale alle immagini.
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Scritto da eparrino il 2025-02-21 in #gear #bianco-e-nero
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