Manifesto Brianzolo: la Brianza su Pellicola LomoChrome Color '92 Sun-kissed
Share TweetNato con l’intento di raccontare la Brianza attraverso uno sguardo attento ai dettagli del quotidiano, Manifesto Brianzolo è un progetto visivo che esplora l’anima di un territorio fatto di contrasti. Con gli anni, ha ampliato il suo orizzonte, dando spazio anche alle storie delle persone che abitano questo paesaggio attraverso una rubrica dedicata a chi porta avanti percorsi di vita unici, spesso al di fuori degli schemi imposti dalla narrazione tradizionale del territorio.
In questa intervista, scopriamo il dietro le quinte del progetto, la scelta della fotografia analogica come mezzo espressivo e il legame profondo tra la Brianza e chi la vive, tra desiderio di fuga e radici impossibili da spezzare.
Come e perchè nasce il progetto Manifesto Brianzolo?
Manifesto Brianzolo è un progetto visivo nato con l’intento di raccontare il quotidiano della Brianza, un paesaggio caratterizzato da contraddizioni emblematiche. In questo scenario, tra strade provinciali, cartelloni pubblicitari e luci al neon, l’attenzione si concentra sull’inaspettato e su dettagli spesso trascurati, ma che fanno parte della vita di tutti i giorni. L’obiettivo è costruire un racconto di periferia in cui chiunque possa riconoscersi, un racconto che vuole accorciare le distanze, sia fisiche che culturali, e offrire uno sguardo diverso a chi tendrimanere entro confini ristretti

Dopo qualche mese dalla nascita del progetto è stata inserita la rubrica Manifesto People: cosa ti ha spinto a voler raccontare le storie dei brianzoli?
L’intento iniziale era quello di rappresentare il territorio attraverso la narrazione visiva, come una sorta di grande bolla sociale, ma presto è emersa la necessità di dare un volto a chi la vive ogni giorno. All'interno di questa bolla, molte persone faticano a emergere anche a causa della narrazione stereotipata che le circonda. Alcune di loro svolgono professioni poco comuni: artisti, artigiani, attivisti, comici, piloti e persino wrestler. Raccontare queste esperienze è un modo per valorizzare percorsi fuori dagli schemi e far emergere il potenziale di Manifesto Brianzolo come qualcosa di più di un semplice progetto visivo. Così è nata Manifesto People, una rubrica pensata per dare spazio a queste voci spesso trascurate.
La Brianza viene raccontata principalmente nella sua globalità, ma è in realtà un territorio frammentato, con distanze fisiche e culturali significative tra le sue diverse aree Manifesto Brianzolo si muove con uno sguardo quasi topografico, esplorando il territorio nella sua quotidianità e registrandone le trasformazioni. Dare voce direttamente a chi la abita ogni giorno non è solo un modo per abbattere le barriere culturali tra i diversi luoghi, ma anche per restituire una mappa visiva e umana della Brianza, fatta di volti, storie e dettagli che spesso passano inosservati.
Le foto condivise sono esclusivamente scattate su pellicola: come mai questa scelta?
La pellicola rappresenta un esercizio di lentezza e consapevolezza. In un contesto frenetico, dove tutto corre verso l'iper-produttività, si dà valore al fermarsi e al calibrare ogni scatto con attenzione, attribuendo importanza a ogni singolo momento. Le atmosfere della pellicola riescono a trasmettere emozioni che il digitale fatica a restituire.
Queste foto sono state scattate con la nostra pellicola LomoChrome Color '92 Sun-kissed: quali caratteristiche ti sono piaciute maggiormente?
La resa cromatica degli scatti ottenuti con questa pellicola ha esaltato la malinconia e le sensazioni tipiche di Manifesto Brianzolo, integrandosi perfettamente con il progetto. La curiosità è nata dal desiderio di testarla durante la golden hour, in contrasto con i palazzoni e le insegne vintage che caratterizzano il territorio. La Sun-kissed ha catturato alla perfezione quei momenti di luce e ombra.
Con quale fotocamera sono state realizzate?
Principalmente una Canon AT-1.
Come scegli le immagini da pubblicare? Quali criteri utilizzi per selezionare i contenuti che meglio rappresentano la Brianza?
Le fotografie del progetto immortalano non-luoghi di passaggio, spazi quotidiani riconoscibilda chi vive il territorio. Ci sono riferimenti iconici, iconografici e facilmente identificabili, come aziende, autolavaggi, hotel, discoteche. Ma anche elementi del paesaggio che, pur essendo sotto gli occhi di tutti, spesso passano inosservati dalle centinaia di migliaia di persone che attraversano ogni giorno le strade della Brianza.
Quali sono le principali sfide che si devono affrontare nella gestione di un profilo come il tuo e nella creazione dei contenuti?
Le principali sfide nella gestione di un profilo come questo e nella creazione dei conten derivano dalla contrapposizione tra la filosofia dell’analogico e le dinamiche dei social med
Da un lato, la pellicola richiede lentezza e attenzione, con la necessità di prendersi il tempo per calibrare ogni scatto. Dall’altro, gli algoritmi dei social media spingono a una condivisione costante e a una produzione rapida di contenuti. Queste dinamiche opposte, pur rappresentando una difficoltà, si rivelano anche una qualità. Permettono di bilanciare riflessione e la velocità, creando un flusso creativo che risponde tanto alla lente dell'analogico quanto alla rapidità del digitale. Grazie anche al supporto di una community
responsiva, che apprezza il progetto, è possibile gestire al meglio questa sfida.
Un commento o un feedback ricevuto dal pubblico che ti particolarmente colpito?
Un ragazzo brianzolo che vive a Bruxelles ha scritto chiedendo di ricevere degli stickers di Manifesto Brianzolo da attaccare sopra un palo nella sua via, per sentirsi a casa anche lontano dalla Brianza. Questa richiesta in realtà riflette un sentimento comune che emerge spesso nelle testimonianze di chi segue il progetto: con la Brianza si ha un legame profondo e contrastante. Qui le persone vivono una sorta di frattura interiore, tra il desiderio di allontanarsi e l’amore viscerale per il proprio territorio. "Non so se ho più paura di andarmene o di non andarmene mai!" Oppure: "Volevo scappare, ma alle sagre mi commuovevo sempre. Sono scappata e tornata."
Quali sono i tuoi piani futuri per "Manifesto Brianzolo”?
L’obiettivo è quello di allargare i confini del progetto e di portarlo fuori dai social avvicinandolo così ancora di più alla gente. Qualcosa di più concreto e meno digitale.
Hai qualche progetto o collaborazione interessante in programma?
Attualmente, è in corso una collaborazione con una realtà locale, Genuine Studio, per la realizzazione di prodotti ispirati a Manifesto Brianzolo, che saranno presto disponibili per l’acquisto.
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Scritto da melissaperitore il 2025-02-12 in #gear #luoghi #brianza #pellicole-lomography #manifesto-brianzolo
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