Fotografia Wulz. Trieste, la Famiglia, l’Atelier
Share TweetLa mostra, organizzata dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con la Fondazione Alinari, presenta una selezione storica e critica dell’archivio dello Studio fotografico Wulz di Trieste (1868-1981), uno tra i più importanti complessi archivistici conservati oggi negli Archivi Alinari, divenuti patrimonio pubblico grazie all’acquisizione della Regione Toscana. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 27 aprile.
Un percorso fotografico lungo oltre cent’anni, scandito sia dagli eventi che hanno collocato la città di Trieste al centro dello scenario internazionale, sia dalle tappe del suo sviluppo economico, demografico, sociale e culturale.
Una lunga storia vista attraverso il filtro privilegiato della famiglia Wulz, che per più di un secolo gestì l’omonimo atelier fotografico triestino.

Grazie alla selezione critica del patrimonio Alinari operata dai due curatori e alla presenza di altri materiali provenienti da istituzioni pubbliche, come la Wolfsoniana di Genova, il Museo Revoltella e i Civici Musei di Storia e Arte di Trieste, ma anche da collezioni private quali quelle della Libreria antiquaria Drogheria 28 di Trieste e la Collezione Sergio Vatta, con questa mostra si vogliono offrire nuovi spunti di riflessione e proporre letture nuove o aggiornate della produzione fotografica dei Wulz.
Attraverso quasi trecento pezzi, tra scatti fotografici, negativi, vintage prints, documenti e oggetti dell’archivio dello Studio fotografico Wulz, la mostra ci restituisce una Trieste per certi versi inedita, una città calata in un periodo storico cruciale per la sua evoluzione, quello che va dalla seconda metà dell’800 alla seconda del ‘900 e non solo.

Le immagini realizzate nell’ultimo periodo di attività dello studio, dalle sorelle Wanda e Marion Wulz, possono essere lette come l’occasione di visualizzare concretamente i progressivi mutamenti dell’identità delle donne, che nei primi decenni del Novecento intrapresero una delle fasi più importanti del loro percorso di emancipazione e indipendenza.
La mostra è sostenuta da Calliope Arts Foundation, ente impegnato nella salvaguardia e promozione del patrimonio culturale delle donne. Calliope cura pubblicazioni come The Curators’ Quaderno, che vedrà per l’occasione la stampa di un nuovo numero dedicato alle sorelle Wulz.
Per maggiori informazioni visita www.alinari.it.
Scritto da melissaperitore il 2025-02-24 in #cultura #videos #bianco-e-nero #mostrafotografica
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