“Adam”: la Nuova Serie di Vito Lauciello Scattata su Pellicola LomoChrome Classicolor
Il fotografo Vito Lauciello, dopo aver testato la pellicola LomoChrome Color '92 Sun-kissed, torna sul nostro magazine per presentarci la sua serie "Adam", realizzata sulla nuovissima pellicola LomoChrome Classicolor, che ha avuto l'opportunità di provare in anteprima. Leggi l'intervista qui sotto per scoprire le sue prime impressioni e la storia dietro questi scatti.
Il titolo di questa serie è Adam. Cosa volevi trasmettere con queste foto? Ti sei ispirato a qualcosa in particolare?
Di base c’è una nostalgia primordiale, per uno stato dell’essere. Adamo non rimpiange soltanto un giardino, ma l’armonia con sé stesso e con ciò che lo circondava. È un dolore nuovo, quasi metafisico: la perdita dell’unione con il divino, ma anche con Eva, perché ora entrambi sono separati non solo dal Creatore, ma anche l’uno dall’altra da un nuovo tipo di distanza, quella della consapevolezza. È il momento in cui nasce l’uomo moderno, con lo sguardo rivolto indietro, dove il Paradiso si chiude alle sue spalle in una luce dorata che ormai non può più toccare. Questa posa, la tensione tra il voltarsi e l’andare, è la sintesi perfetta della condizione umana.
Il progetto prende ispirazione da diverse fonti: in primo luogo dal Libro della Genesi, da cui ho tratto il contenuto narrativo. Successivamente nella scelta stilistica, ho preso come riferimento i giochi di luce presenti nella Primavera di Botticelli per quello che mi era possibile sfruttandola la luce naturale.
Raccontaci della giornata che hai passato con la LomoChrome Classicolor 200 ISO. Dove hai scattato e com’è andata la sessione?
È stato un pomeriggio di ottobre in Puglia, ma le temperature facevano pensare alla fine di agosto. Ho scattato in una spiaggia isolata dal mondo, un luogo molto caratteristico, che mi ha subito colpito per lo scenario che offre: una distesa di verde, una piccola pineta, rocce a strapiombo sul mare e scogli percorribili. Questo spazio, sviluppandosi su più livelli, mi ha permesso di giocare con tagli di luce e ombra naturali, elementi che sono poi diventati centrali per tradurre alcune idee artistiche legate all’atmosfera che volevo ricreare nelle immagini.
Quali sono state le tue prime impressioni quando hai visto i risultati? Che tipo di atmosfera o sensazione trasmette secondo te questa pellicola?
Le prime impressioni sono state molto positive: la pellicola mi ha stupito per la naturalezza dei colori e per la morbidezza con cui gestisce la luce. Ho percepito subito un’atmosfera calda e armoniosa, capace di restituire una sensazione autentica, quasi intima, della scena.
Guardandola più da vicino, cosa ti ha colpito di più del suo rendering, i colori, il contrasto o la grana?
Guardando la pellicola sviluppata, mi ha colpito soprattutto la resa dei contrasti e dei colori, caldi e ben bilanciati. Nonostante le condizioni di luce molto forte, la pellicola ha mantenuto in modo eccellente la profondità e la definizione dei toni, e questo mi ha piacevolmente sorpreso su più fronti.
Hai già testato anche la LomoChrome Color ’92 Sun-kissed: che differenze hai riscontrato tra le due pellicole? Per quali situazioni o stili di fotografia le consiglieresti?
Rispetto alla LomoChrome Color ’92 Sun-kissed, ho notato differenze soprattutto nei colori e nella dominante. La Classicolor 200, per la mia esperienza, risulta più contrastata e con toni più caldi. È una pellicola molto versatile: la vedo perfetta per la fotografia street e di reportage, ma anche nei ritratti si comporta benissimo, come nel caso del mio lavoro.
C’è uno scatto di questa serie che per te rappresenta al meglio Adamo? Cosa lo rende così speciale?
Lo scatto che sento più rappresentativo è uno degli ultimi, quello in cui il modello ha i capelli che gli coprono il volto e la mela poggiata sulla testa. È l’immagine che, più di tutte, restituisce la sensazione che volevo evocare: una nostalgia quieta, una riflessione interiore, quasi una consapevolezza appena. Anche la luce, attesa appositamente per quel preciso momento della giornata, contribuisce a definire l’atmosfera che cercavo.
Se questa serie fotografica avesse una colonna sonora, quale canzone sceglieresti per catturarne lo spirito e perché?
Il brano che ho scelto per questa serie è “How It Ends di DeVotchKa”. Lo sceglierei perché racchiude lo stesso equilibrio fragile che ho cercato di rappresentare: la malinconia di una fine e, allo stesso tempo, la possibilità di un nuovo inizio. La voce, le corde, la tensione crescente del brano sembrano seguire il percorso emotivo di Adamo: dal momento della perdita alla presa di coscienza, fino a una quieta accettazione.
Model: Michele Caprioli
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Scritto da ludovicazen il 2025-11-11 in #gear #persone #lomochrome-classicolor















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