Typewriter 008

Como, 21 Agosto 2019 -- In un grande parcheggio pubblico, ore 11:10. Antares Capri + Zorki 1 + orologio Seiko a carica automatica che sto utilizzando da una settimanella. Si tratta del parcheggio adiacente alla stazione ferroviaria di Como Grandate. Come al solito, strapieno. Alle 11:18 un passante entra in stazione, in un deserto urbano totale ed in un territorio abbandonato all'incuria ed alle erbacce. Di certo non è un bel vedere a pochi passi da una stazione ferroviaria frequentata ogni giorno da centinaia di studenti (si trova a due passi dalla mia scuola frequentata da un migliaio di alunni). Alle 11:20 un altro anziano passante mi lancia uno sguardo furtivo e non chiede nulla. Mentre due ragazzi di origine africana si dirigono dignitosamente in stazione con la loro bici e degli attrezzi di pulizia. Per fortuna che loro non sono vittime di paure indotte! Alle 11:23 scatto la foto dell'aiuola degradata di fronte alla stazione. E pensare che quando ero bambino e prendevo il treno con mio nonno tutte le stazioni delle Ferrovie Nord erano abbellite con splendidi fiori. Leggevo anni fa su un quotidiano che nell'ex Unione Sovietica era proibito coltivare fiori, una idiozia di un industrialismo fallito. Ma penso che anche il turbocapitalismo occidentale sia degenerato allo stesso modo, non si apprezza più la bellezza delle piccole cose. Bisogna solo lavorare, consumare e divertirsi in modo idiota. Ogni piccolo contributo artistico naufraga nell'indifferenza delle masse. Non aggiungo altro. Alle 11:28 me ne vado mentre l'altoparlante della stazione annuncia in lontananza l'arrivo di un treno. D.

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